Page 113 - Le Storie Dei Profeti

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Il Tempio rimase il luogo di culto fino alla
conquista e distruzione di Gerusalemme da
parte di Nabucodonosor, il re babilonese nel
587 a.C., e il Tempio venne distrutto e
saccheggiato dai suoi soldati. Questo Tempio
è anche conosciuto come il primo tempio di
Gerusalemme.
Dopo la fine dell'esilio babilonese nel 515
a.c. i Giudei ricostruirono il Tempio: questa ricostruzione prese il nome di Secondo
Tempio che venne distrutto nel 70 a.C. dall’imperatore romano Tito,
e non rimase
dal secondo Tempio che una parte del muro occidentale che oggi molto famosa come
il Muro del Pianto come lo chiamano gli Ebrei o il Muro
del Buraq secondo la tradizione islamica.
Gli Ebrei pregano là da duemila anni, ritenendo che quel
punto sia il più sacro disponibile sulla faccia della Terra,
e che Dio sia presente lì vicino per sentire le loro
preghiere.
- Il Profeta Mohammad (PBSL), nell’epoca
dell’imperatore bizantino Eraclio(610-641), durante il suo viaggio notturno
miracoloso cavalcando il cavallo alato, al Buraq fece una tappa a Gerusalemme al
luogo sacro del Tempio, legò il suo mitico cavallo a quel pezzo di muro rimanente e
guidò tutti i Profeti in preghiera. Da qui venne il nome il
Muro del Buraq
.
-
La costruzione della Moschea del Aksa:
Dopo la conquista di Gerusalemme nel
638, Omar Ibn El Khattab, il secondo califfo islamico, edificò una casa di preghiera
molto modesta
sul luogo dell'antico Tempio ebraico.
- Circa cinquant'anni più tardi, nel 691, il califfo Umayyade Abd el-Malik ibn
Marwan costruì la grande Moschea Al-Aqsa
al posto di quella di Omar.
Oggi e dopo 2000 anni dalla distruzione del
secondo Tempio, e 1344 anni dalla
costruzione della Moschea nell’epoca
islamica, nelle preghiere degli Ebrei, ripetute
per tre volte ogni giorno davanti al muro del
pianto, sono incluse le ferventi richieste a Dio per il ritorno di tutti gli Ebrei esiliati
nella terra di Israele e la ricostruzione del Tempio (il terzo) per raggiungere