Page 116 - Le Storie Dei Profeti

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La Cattività Babilonese:
Così Dio si servì di Babilonia per punire il suo popolo e
fare piazza pulita. Il disastro si abbatté sul regno di Giuda e su Gerusalemme che fu
conquistata dalle armate del Re Nabucodonosor nel 587 a.C. che distrussero la città,
bruciarono il Tempio, un terzo del popolo di Israele fu ucciso e buona parte degli
Ebrei superstiti tra bambini e donne fu schiavizzata e portata a migliaia in Babilonia,
l’attuale Iraq dove si ebbe la cosiddetta cattività babilonese. Nel territorio di Giuda
rimase soltanto la gente più povera, sfruttata e maltrattata da bande di soldati sfuggiti
al massacro.
Il Re Nabucodonosor sentì in giro del Profeta Geremia e di quello che gli era
capitato, lo cercò e lo liberò, trattandolo con onore e rispetto e gli disse: “Un popolo
che smentisce e imprigiona il suo Profeta è un popolo malvagio”. Gli chiese di
accompagnarlo in Babilonia, ma Geremia preferì rimanere a Gerusalemme.
Geremia riunì quelli che erano rimasti del popolo di Israele tra deboli e vecchi che
ammisero il loro sbaglio e chiesero perdono al Signore. Dio disse a Geremia: “Non
accetto il loro pentimento. Se sono veramente sinceri allora devono stare con te a
Gerusalemme”. Ma loro rifiutarono dicendo: “Come facciamo a restare in una città
distrutta?”.
E così si dette il via alla dispersione del popolo ebraico nel mondo, che si disperse tra
Egitto , Arabia e altre paesi.
L’esilio durò solo una cinquantina d’anni perché Ciro il Grande, il re dei persiani,
entrò vincitore in Babilonia nel 539 a.c. e l’anno successivo uscì un decreto che
permise a coloro che lo desideravano, di far ritorno in patria. Allora, proprio perché
erano in massima parte della tribù di Giuda, furono detti
«Giudei»
(termine che, da
allora, è divenuto sinonimo di Ebrei), e con i fondi pubblici ordinò la ricostruzione
del Secondo Tempio e la restituzione degli arredi sottratti da Nabucodonosor come
bottino.
Il secondo Tempio non fu maestoso e solenne come il primo poiché non poteva più
contenere l'Arca dell'Alleanza bruciata durante la distruzione del Tempio.
La Sinagoga:
Durante l'esilio babilonese e per motivi di necessità, poiché in
Babilonia gli Ebrei non avevano un tempio istituirono la Sinagoga: una sala di
radunanza, in cui è conservato il Rotolo della Torah in un armadio santo, orientato
verso Gerusalemme dove i fedeli si ritrovavano per pregare e leggere la Torah. Una
vita culturale e religiosa fondata sulla parola di Dio sostituisce i riti sacrificali del
tempio e il rabbino (maestro) prende il posto del sacerdote. Ma, rientrati in patria,
conservarono questa forma di culto legata alle Sinagoghe che nel frattempo erano
sorte in molte città.