Page 12 - Le Storie Dei Profeti

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Il timore che aveva per il guardiano del Paradiso, impediva a Satana di entrarvi.
Infine Satana riuscì, con l’aiuto del serpente, ad entrare in modo che il guardiano non
lo vedesse. Il serpente si spalancò la bocca, e Satana s’infilò dentro facendosi portare
da Adamo ed Eva.
"O Adamo, abita il Paradiso insieme con la tua sposa; mangiate a vostro piacere ma
non avvicinatevi a questo albero ….. Satana li tentò per rendere manifesto la nudità
che era loro nascosta.
Disse: ‘il Vostro Signore vi ha proibito questo albero, affinché non diventiate angeli o
esseri immortali.' E giurò. ‘ In verità sono per voi un consigliere sincero ’. Con
l’inganno li fece cadere entrambi. Quando ebbero mangiato dei frutti dall’albero, si
accorsero della loro nudità e cercarono di coprirsi con le foglie del Giardino”.
Corano
Adamo fu tentato ma non mangiò il frutto, mentre Eva si fidò di Satana, e mangiò il
frutto, senza sentire alcun male. Quando Adamo la vide mangiare lo mangiò anche
lui. Ecco che qualche cosa cambiò, i due si accorsero di essere improvvisamente nudi
provando vergogna l’uno dell’altra. E di corsa staccarono le foglie dagli alberi per
coprirsi.
Li richiamò il loro Signore: ‘Non vi avevo vietato quel albero, non vi avevo detto che
Satana è il vostro dichiarato nemico?’ Dissero: ‘O Signor nostro abbiamo mancato
contro noi stessi. Se non ci perdoni e non hai misericordia di noi, saremo certamente
tra i perdenti ’
Corano
Adamo ed Eva peccarono di disobbedienza, così furono cacciati dal Paradiso. Anche
il serpente peccò e per punizione fu trasformato da un essere bello a quattro zambe a
un essere strisciante, ma fu Satana il più colpevole. Così scesero tutti sulla terra.
Adamo scese a Mecca e Eva a Gadda, ognuno si sentiva perso senza l’altro e si
cercavano. Dopo un pò di tempo si ritrovarono a Mecca.
Adamo comprese il valore dell’azione di disobbedienza ad Allah, e si pentì
amaramente, continuò a piangere e pregare prosternando faccia a terra finché Dio lo
perdonò mandando l’Arcangelo Gabriele ad insegnargli la recitazione delle parole del
perdono:
“Nostro Signore abbiamo fatto del male a noi stessi, se Tu non ci perdoni e
non avrai misericordia di noi saremo perduti”.
Adamo le recitò e Allah Clemente e
Misericordioso accolse il suo pentimento.
L’Arcangelo Gabriele aiutò Adamo ad ambientarsi nella sua nuova vita sulla terra
insegnandogli come battere il ferro, seminare, coltivare, irrigare. E al momento della
raccolta gli insegnò come raccogliere il grano, batterlo, fare la spulatura, macinarlo,
impastarlo, e fare il pane.
Dio fece scendere dal cielo la Kaaba, il Suo sacro santuario sulla terra, come punto di
riferimento per Adamo e la sua generazione per lodare Dio e pregarLo.