Page 121 - Le Storie Dei Profeti

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Quando poi Hanna diede alla luce una bimba, rimase con il dubbio di come rispettare
il proprio voto, dato che le bambine non erano ammesse al servizio del Tempio;
pregò Allah affinché le mostrasse la via e le concedesse il Suo perdono. Il Signore
rispose alle sue preghiere e inviò una rivelazione a Zaccaria, dicendogli di annunciare
ad Hanna la lieta notizia che l’Onnipotente aveva accettato sua figlia al Suo servizio,
anche se era una femmina.
Anche questo è menzionato nel Sacro Corano:
Poi, dopo aver partorito, disse: “ Mio
Signore, ecco che ho partorito una femmina”: ma Allah sapeva meglio di lei quello
che aveva partorito, “Il maschio non è certo simile alla femmina! L’ho chiamata
Maria e pongo lei e la sua discendenza sotto la Tua protezione contro Satana il
lapidato”. La accolse il suo Signore di accoglienza bella, e la fece crescere della
migliore crescita. La affidò a Zaccaria.
(Corano, La Famiglia di Imran,36-37).
Imran, il padre di Maria morì poco prima della sua nascita , Zaccaria informò i suoi
compagni sacerdoti della volontà dell’Altissimo, la notizia generò tra di loro una gran
confusione, perché educare una bambina nel recinto del Tempio era una cosa
inaudita, ma alla fine, essi accettarono l’autorità del Profeta.
Quando Maria compì cinque anni fu accompagnata da sua madre al Tempio per viver
e studiare sotto la tutela dei sacerdoti. Il caso era così eccezionale che tutti i sacerdoti
volevano avere l’onore di educare la piccola, e non riuscivano a trovare un accordo.
Zaccaria disse: “Come suo parente, è mio diritto e dovere diventare suo istruttore. In
fin dei conti è nipote di mia moglie.” Ma neppure questo ragionamento riuscì a
convincere tutti i sacerdoti. Fu l’angelo ad ordinare a Zaccaria di comunicare ai
sacerdoti di prendere ciascuno la propria penna, con la quale erano soliti ricopiare
pagine della Sacra Torah, e di scrivere su di essa il proprio nome, e Zaccaria fece lo
stesso. Poi, secondo una tradizione, coprirono tutte le penne con un foglio e chiesero
a Maria di mettere la mano sotto il foglio per scegliere una delle penne. Il proprietario
della penna estratta, sarebbe stato colui diveniva il suo insegnante. Secondo un’altra
narrazione, le penne furono tutte gettate in una bacinella d’acqua, dove affondarono
tutte fatta eccezione per la penna su cui era scritto il nome del suo insegnante. E come
Allah disse al Suo Profeta Muhammad nel Corano:
Ti riveliamo cose del mondo
invisibile, perché tu non eri con loro quando gettarono i loro calami per stabilire chi
dovesse avere la custodia di Maria e non eri presente quando disputavano tra loro
.
(
La
Famiglia di Imran, 44
).
In un modo o nell’altro, Maria fu assegnata in custodia a suo zio Zaccaria, che
la istruì scrupolosamente. Zaccaria la mise in una cella del santuario di cui lui solo
possedeva la chiave, per evitare che chiunque altro le si avvicinasse.