Page 132 - Le Storie Dei Profeti

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Era un bel mistero: ci sono circa seicento grotte sparse sulle colline che sovrastano le
sponde del fiume Giordano. In quelle grotte vivevano gli Esseni, che prima della
scoperta dei Rotoli del Mar Morto molto poco si sapeva di loro. Sono una comunità
ebrea, di persone che avevano rinunciato alla vita mondana, perché un vero ebreo
non poteva vivere sottoposto all’autorità dell’imperatore romano e riconoscerlo come
sovrano, perché così, secondo la loro opinione, avrebbe commesso un peccato.
La vita e la fede degli Esseni:
Nel periodo che precedette l’arrivo di Gesù Palestina
era occupata dai Romani, la società ebraica era divisa in diverse sette religiose in
conflitto tra loro, tranne gli Esseni che scelsero di vivere lontano da queste discordie
nelle caverne e condurre una vita senza essere turbati dalle ondate dei conquistatori.
Loro cercarono rifugio nel silenzio delle colline che sovrastavano le rive del Mar
Morto. Si ritirarono nella solitudine delle grotte delle montagne per concentrarsi a
vivere in purezza per raggiungere la salvezza.
A differenza di molti Ebrei del Tempio, gli Esseni non potevano usare l’Antico
Testamento per fare soldi, ma cercarono di vivere secondo i suoi insegnamenti.
Conducendo questo tipo di vita speravano di raggiungere la
perfezione e la santità e porsi a modello per tutti gli Ebrei.
La loro vita lontano dalla società civile non era una fuga dalla
responsabilità di ogni Ebreo di combattere per la purezza della sua
religione e per liberare la Giudea dall’aggressione straniera.
Insieme alla preghiera ed allo studio delle sacre scritture, alcuni di
loro venivano istruiti nella pratica delle armi, efficienti forze che
non solo predicavano gli insegnamenti di Mosè, ma erano anche
pronti a combattere per la libertà di vivere nella maniera indicata
dai suoi insegnamenti. Così la loro lotta poteva essere al servizio di
Dio e non per ottenere potere o per ogni altro vantaggio personale. I membri di queste
forze combattenti erano chiamati
“Zeloti”
. Erano organizzati sotto una sola bandiera
ed ogni tribù aveva il suo proprio simbolo.
Così vivendo nella solitudine in queste caverne, gli Esseni sfuggirono alla mentalità
ricorrente della ricerca dei piaceri e disdegnarono il legame matrimoniale e le
ricchezze. Formarono una società segreta e i loro segreti non furono rivelati se non ai
seguaci. I Romani sapevano della loro esistenza, ma non poterono penetrare la
maschera di riservatezza che li circondava. Il sogno di ogni Ebreo dotato di spirito di
avventura era di diventare membro di questa società in quanto era il solo modo a sua
disposizione per combattere l’invasore straniero.