Page 134 - Le Storie Dei Profeti

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Il ruolo di Giovanni Battista (Yahya) :
Quando Gesù era appena adolescente si
sparse la voce che Giovanni si era allontanato dalla società degli Esseni e stava
vivendo da solo in luoghi selvaggi. “
Giovanni portava un vestito di cammello e una
cintura di pelle attorno ai fianchi;il suo cibo erano locuste e miele selvatico
(Matteo3:4).
Cominciò a predicare direttamente alle masse e non insistette sul lungo
periodo di apprendistato che era necessario per una persona che desiderava far parte a
pieno titolo della confraternita degli Esseni: il suo era dunque, un movimento
pubblico. Incitò tutti a volgersi verso
Yahweh (il nome di Dio in ebraico)
e assicurò
che il Regno di Dio sarebbe stato presto stabilito.
Luoghi disabitati erano stati il rifugio di Davide e di altri Profeti (pace su tutti loro )
prima di lui: era un luogo in cui gli Ebrei si potevano liberare dalla dominazione dei
loro governanti stranieri e dall’influenza dei falsi dei.
Uscendo allo scoperto Giovanni aveva smesso di osservare un’importante
convinzione del codice di condotta degli Esseni:”
non rivela nessuno dei segreti della
setta ad altri,anche se torturato a morte
”. Il mancato adempimento a questa regola
rese più facile ai Romani il compito di infiltrare spie nel movimento. Giovanni, con la
sua missione profetica, vide oltre il loro travestimento e li chiamò “
vipere
”(Matteo).
Gesù, suo cugino più giovane, si unì al movimento e fu, probabilmente, uno dei primi
ad essere battezzato.
Giovanni sapeva che le “
vipere
” avrebbero avuto la meglio prima del momento in cui
avrebbe potuto cominciare la lotta e, perciò, il battesimo di Gesù fu fonte per lui di
grande soddisfazione perché ciò significava che il suo movimento non sarebbe finito
con la sua morte.
La morte di Giovanni Battista:
La
letteratura cristiana racconta che Giovanni
Battista morì a 33 anni, venne ucciso dal re del suo tempo che gli chiese se era giusto
sposare una nipote (la figlia di suo fratello), il Profeta gli disse che era vietato. La
nipote ebrea del re insisteva nel volerlo sposare, allora disse: “Se vuoi sposarmi devi
tagliare la testa a Giovanni”, così lo uccisero.
Ma il testo coranico lascia intendere che la morte di Giovanni avvenne in modo
naturale e non fu una morte violenta. Dio dice:
«O Giovanni, tieneti saldamente alla
Scrittura ». E gli demmo la saggezza fin da fanciullo, tenerezza da parte Nostra e
purezza. Era uno dei timorati, amorevole con i suoi genitori, né violento né
disobbediente.
Pace su di lui nel giorno in cui nacque, in quello della sua morte
e
nel Giorno in cui sarà risuscitato a [nuova] vita”.
(Surat Maria). Qui il Corano dice:
Pace su di lui nel giorno in cui nacque, in quello della sua morte,
e questo significa
che lui era morto in pace, il che significa che era una morte naturale e non violenta.