Page 151 - Le Storie Dei Profeti

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contatto, tanto che uno dei motivi per cui Giulio Cesare fu considerato semi-dio
furono i suoi attacchi epilettici.
La tradizione ci passa l’immagine di un omino storpio, in preda a crisi epilettiche
tramite le quali avrebbe “visto Gesù comandargli di portare il suo Vangelo nel mondo
intero”, mentre la storia ci propone un personaggio molto legato al mondo romano,
soprattutto per il fatto che la sua professione sarebbe stata quella di produrre tessuti
per tendaggi usati dalle unità militari imperiali. una persona molto calcolatrice e
dedita al profitto, quale un mercante Ebreo/Romano avrebbe potuto essere.
Il suo ritiro nel deserto :
Paolo poi lasciò Damasco e, invece di cercare la
compagnia degli altri discepoli si recò nel deserto arabo, dove rimase nascosto per tre
anni. Con ogni probabilità è in quel luogo che cominciò a formulare la sua versione
del nuovo cristianesimo e compose il suo Vangelo.
Fu dopo questo lungo periodo di ritiro nel deserto che Paolo andò dagli Apostoli a
Gerusalemme. L’improvviso arrivo di Paolo causò più sospetto che sorpresa. Le
storie delle sue persecuzioni dei seguaci di Gesù dovevano ancora essere fresche
nelle loro menti. Può un lupo cambiare pelo? Sembra che i discepoli non avessero
nessuna ragione per accettarlo nel loro gruppo: non solo egli era stato il loro
persecutore, ma adesso sosteneva anche di conoscere quello che Gesù aveva
insegnato pur non avendolo mai visto ed avendo speso poco e niente del suo tempo
con coloro che erano stati con lui. Invece di cercare di imparare da coloro che erano
stati in così intimi rapporti con Gesù durante il suo soggiorno terreno, Paolo voleva
insegnare a loro.
L’annuncio del suo Vangelo:
Successivamente Paolo giustificò questo suo
atteggiamento nella sua lettera ai Galati nella quale afferma:
Vi dichiaro dunque,
fratelli, che il Vangelo da me annunziato non è modellato sull’uomo;
infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini ma per rivelazione
di Gesù Cristo
(Galati 1:12)
. Così Paolo sosteneva di aver un legame con Gesù che era
stato negato ai più vicini discepoli quando era sulla terra.
Paolo nel suo vangelo dimostrò la sua tendenza a cambiare l’insegnamento originale
di Gesù, ciò comportò un rifiuto della Legge Ebraica, il che significava ignorare il
fatto che, durante tutta la vita, Gesù era rimasto un ebreo praticante e sempre cercò di
attenersi agli insegnamenti che Mosè aveva portato prima di lui.
deve aver pensato che era assolutamente necessario apportare degli “aggiustamenti”
per rendere l’insegnamento di Gesù accettabile alla gente comune.