Page 163 - Le Storie Dei Profeti

Basic HTML Version

163 www.islamicbulletin.com 
Prima della nascita di Gesù
la crocifissione era un modo comune per eliminare i
prigionieri politici, assassini e ribelli. I fenici l’inventarono come un sistema che
produceva una morte molto lenta e sofferente.
Dopo la morte di Gesù per i successivi 300 anni la croce non rappresentava alcun
simbolo sacro per i primi Cristiani. La tradizione afferma che, sotto l’imperatore
Costantino, sua madre Elena nell’anno 327 d.c. si recò a Gerusalemme dove visitò i
luoghi santi che sono nelle memorie del Cristianesimo tramandati in modo vago e
incerto, il tutto oralmente da circa tre secoli. Arrivata in città palestinese Elena fece
distruggere il tempio pagano di Venere. Il luogo della presunta crocifissione di Gesù
divenne una discarica . Ella ordinò di pulirlo, e riportò alla luce la vera croce da
dov’era stata sepolta. Elena vi trovò tre croci sepolte; una era la croce del presunto
Cristo e le altre quelle di due ladroni. Questa leggenda della croce, del santo sepolcro
e della grotta della natività ci giungono solo da una memoria che dice che Costantino
iniziò subito a Roma a far costruire la basilica dell’Anastasia per contenere i
frammenti sacri che sua madre aveva portato al ritorno, e che per questo fu poi fatta
santa essa stessa. Appunto, santa. Da quel momento la croce divenne un simbolo
sacro del Cristianesimo.
Con questi ritrovamenti Elena fece diffondere la notizia in tutto il mondo cristiano, e
subito quella terra iniziò a diventare meta di pellegrinaggio, e cominciò proprio da
quell’anno ad essere considerata la Terra Santa.
La Chiesa Cattolica adotta ufficialmente
l'adorazione della croce
, delle
immagini
e
delle
reliquie
(resti sacri) dei santi. Ovviamente si tratta di pratiche superstiziose,
adatte a sottomettere psicologicamente il popolo e a mantenerlo in una
suggestionabile ignoranza. I primi Cristiani, proprio come gli Ebrei, consideravano
idolatria ogni pratica di questo tipo. Poiché il secondo dei famosi dieci comandamenti
di Mosè proibiva il culto delle immagini.
La Chiesa Cattolica e il tentativo di distruggere l’opposizione:
Durante gli otto
secoli che seguirono il Concilio di Nicea, la Chiesa Cattolica ebbe un passato
criminale, fatto di ossessiva ricerca di potere, di intrighi politici ed economici, di
stermini, di torture, di roghi, di repressione di ogni atteggiamento di opposizione, ma
soprattutto la religione era usata per sfruttare e sottomettere la gente semplice ed
umile.
La Chiesa Cattolica raggiunse la sua definitiva stabilizzazione, ponendo il suo
“quartier generale” non a Gerusalemme ma a Roma, acquisendo grandi proprietà e
terreni nella città e nei suoi dintorni, conosciuti come “
Donazione di Costantino
”.