Page 168 - Le Storie Dei Profeti

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"semplici" del Paradiso. Va fatta una speciale menzione per il diritto dato ai bambini
di difendere i propri genitori. Il bambino innocente, il quale ha la salvezza garantita,
rinuncerà di andare da solo in Paradiso. Perciò, aggrappandosi alle vesti dei genitori,
condannati per i loro peccati, li porta con sé in Paradiso, con il permesso di Dio.
Anche quelli che vanno all'inferno, dopo aver scontato le proprie colpe di peccatori,
vengono fatti uscire da lì.
Questo felice finale spetta per primi ai Musulmani - nel senso stretto della parola, i
seguaci di Muhammad - e in un senso più ampio, ai monoteisti in generale. Poi, a tutti
coloro che hanno una briciola di fede nel cuore; e, infine, secondo l'opinione di quasi
tutti gli interpreti del Corano, a tutti i peccatori che abitano nell'inferno.
Nessuno deve disperarsi. Tutti possono sperare nel perdono, inclusi gli ultimi
peccatori e il nemico accanito di Dio, Satana. Non è forse detto nelle Scritture: “La
mia pietà è universale” ?
In realtà Dio vuole solo dire che il comportamento di Adamo è il comportamento che
assume ogni uomo di fronte alla realtà. Non c’è peccato senza responsabilità e non ce
responsabilità senza libertà.
C’è un episodio, nella tradizione profetica, in cui è riferito che il Profeta Muhammad
ebbe una visione. Nella città di Mecca i primi Musulmani venivano perseguitati,
spesso anche uccisi. Il Profeta in quel periodo fece un sogno nel quale vide in
Paradiso i figli dei suoi persecutori. Quando i suoi compagni lo interrogarono sul
significato di tale sogno, egli rispose che i bambini sono innocenti e non pagano per
gli errori commessi dai loro genitori. Questa tradizione offre diversi punti su cui
riflettere: fino all’età della responsabilità (che comincia più o meno dall’età di 12
anni) nessuno può essere definito peccatore; nell’Islam nessuno paga per ciò che non
ha commesso, e nessuno deve sopportare il peso degli errori altrui.
I Cristiani e gli Ebrei dicono sì che Dio è Misericordioso, ma ha l'aria d'essere un pò
più misericordioso nell'Islam che nel Cristianesimo.
Se viene assicurato che Cristo, col suo sacrificio, abbia garantito agli uomini
l’espiazione dei peccati allora è impossibile parlare di perdono di Dio o della
gratitudine dell’uomo per avergli concesso il Suo perdono dal momento in cui chi
viene battezzato nel nome di Cristo acquisisce automaticamente la redenzione dai
suoi peccati prima che Dio Stesso possa redimerli.
Seguire tale dottrina significa sostenere che la legge di Dio non è più obbligatoria per
i suoi servi, dal momento che la punizione per tutti i possibili peccati è stata già
eseguita in pieno. L’uomo quindi ha la piena libertà di fare quello che vuole.