Page 187 - Le Storie Dei Profeti

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interbancarie) e i debitori si trovavano con gli interessi raddoppiati e, pertanto, spesso
sorgevano le accuse di estorsione.
Durante lo scoppio della peste nera (che in Europa uccise milioni di persone), nel
trecento, l’ignoranza e la superstizione indussero le popolazioni a credere che la peste
fosse opera della cattiveria degli uomini e le accuse si concentrarono in maniera
particolare sugli Ebrei che avrebbero sparso della polvere velenosa nei pozzi, nelle
cisterne e nelle fonti intorno alle città. Pertanto, essi divennero un pericolo sociale da
evitare e, pertanto, furono costretti a risiedere in particolari quartieri delle città e
portare segni caratteristici ben visibili.
La propaganda antiebraica divenne così pressante che investì tutti i governanti e
sovrani cristiani e alla fine del 1400 provocò l’espulsione delle popolazioni ebraiche
dall’Europa occidentale. La questione ebraica peggiorò con l’avvento della Riforma
luterana (Martin Lutero).
L’odio contro gli Ebrei in Germania:
Gli Ebrei non erano amati nella Germania del
primo Cinquecento, né lo erano mai stati; ma non tanto per ragioni di tipo religioso
(che fornivano la giustificazione all'antisemitismo) , quanto per ragioni economico-
sociali. Gli Ebrei erano malvisti perché erano, generalmente, benestanti o addirittura
ricchi; e, per giunta, prestavano denaro a usura. Perciò il sentimento diffuso nei loro
confronti era il medesimo che accompagnava nobili e signori: una antipatia, che si
spingeva fino alla violenza fisica. Lo scopo, sia nelle violenze contro gli Ebrei, che in
quelle contro i signori, era sempre lo stesso: togliere ai ricchi per dare ai poveri.
"I contadini e gli abitanti dei piccoli centri di campagna odiavano anche gli Ebrei che
rappresentavano il denaro a caro prezzo, i debiti, gli interessi sempre troppo alti da
pagare. Il piccolo commercio e il prestito del denaro erano le loro principali attività.
L’espulsione degli Ebrei :
A partire dal 1492, l'anno della cacciata definitiva degli
Ebrei dalla Spagna, le città tedesche cominciarono a mandare via tutti i cittadini di
religione ebraica. All'inizio del 1500 solo a Francoforte, a Worms e a Praga
esistevano ancora quartieri ebrei. A Strasburgo e ad Augusta gli Israeliti potevano
entrare di giorno: quando, alle sei del pomeriggio, suonava il 'corno degli Ebrei',
questi dovevano lasciare la città.
Erano quindi costretti ad abitare nelle campagne senza il diritto di acquistare terra, di
coltivarla o di diventare artigiani. Lontani dalle città e dal grande commercio,
prestavano denaro ai più poveri, che per questo li odiavano. Non a caso il comitato
dei contadini chiedeva la fine dello strozzinaggio, dell'usura e la cacciata degli Ebrei.