Page 215 - Le Storie Dei Profeti

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salute divennero critiche, ma lei insistette a rimanere in esilio per stare accanto il suo
amato marito.
Questi tre anni furono il momento delle più pesanti sofferenze per i Musulmani, e lo
stesso Islam fece scarsi progressi in questo periodo.
L’Anno del Dolore:
L
a vita del bando era così dura che Khadija morì poco dopo
all’età di 65anni. La morte dello zio Abu Taleb giunse tre giorni dopo quella di
Khadija. Questo accadde nel decimo anno della Rivelazione, nel 619.
Nel giro di tre giorni il Profeta perse le due persone più amate, i due roccaforti della
sua realtà affettiva e sociale: l’amatissima moglie e lo zio, capo del suo clan e suo
protettore. Fu una grande tragedia per il Profeta e l’anno è conosciuto come Anno del
Dolore.
Il viaggio al Taif :
Abu Lahab, lo zio paterno del Profeta e il suo implacabile
oppositore, era diventato il nuovo capo del clan di Bani Hashim dopo la morte di Abu
Taleb, ed aveva fatto sì che Muhammad fosse isolato dal resto del clan.
In quei tempi, senza protezione tribale, l’esistenza poteva essere molto difficile per
chi si fosse messo in contrasto con la maggior parte dei
notabili della città.
In seguito al rifiuto totale da parte dei Meccani, il Profeta,
con la rinnovata speranza che una nuova tribù avrebbe
ascoltato la Parola di Allah, si recò al Taif, una città a 70
Km dalla Mecca verso est.
Il Taif era un ricco luogo di villeggiatura che i Coreisciti
meccani benestanti frequentavano nei mesi estivi. Il Profeta
non parlò a nessuno di questo viaggio tranne che a Zayd,
suo figlio adottivo, che lo accompagnò. All’arrivo a Taif il
Profeta parlò con i capi tribù separatamente ed espose a loro il messaggio di Dio,
invitandoli a stare al suo fianco. Invece di accettare il suo messaggio, non vollero
neanche ascoltarlo e, contraddicendo la nota ospitalità araba, lo trattarono molto
arrogantemente e scortesemente. Gli dissero chiaramente che non volevano che
restasse nella loro città.
Il Profeta si aspettava un civile e forse anche cordiale trattamento e la dovuta cortesia
nel dialogo da parte loro in quanto essi erano i capi tribù. Invece uno di loro si burlò
di lui: «Eh, Dio ti ha scelto come Profeta!». L’altro esclamò deridendolo: «Dio non
aveva nessun altro oltre te da scegliere come Profeta?». Il terzo lo scherni: «Non
voglio parlare con te perché se sei veramente un Profeta allora opporsi a te significa
cercare problemi; se invece solo fai finta di esserlo, perché dovrei parlare con un