Page 218 - Le Storie Dei Profeti

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L’Oasi di Yathrib (il Madina, città del Profeta):
Situata a 5oo km al Nord di
Mecca. La famiglia del Profeta (pbsl) era legata da diversi legami di parentela con le
più importanti famiglie di Yathrib. Sua bisnonna Salma, madre di Abdel Muttaleb, e
sua madre Amina erano originarie dell’oasi del Madina. Si trattava di un’oasi molto
antica ricca di acqua con un agricoltura fiorente. La maggioranza della popolazione
era formata da due
tribù arabe
gli
Aws e i Khazraj
che erano spesso in lotta tra
loro. Il resto degli abitanti consisteva di tre forti
clan ebraici
,
Bani Nadir
,
Bani
Qurayza
e
Bani Qaynuqa
che la loro presenza non favoriva la pacificazione. In caso
di conflitto tra i Khazraj e gli Aws, i rispettivi alleati Ebrei entravano in campo e
combattevano contro i loro fratelli di religione .
Il loro comportamento si innestava su quello litigioso dei vicini Arabi e manteneva
l’oasi in un clima di costante instabilità. Da questa situazione gli Ebrei ottenevano
benefici politici e materiali: essendo abili artigiani fabbricavano armi che vendevano
ai avversari e, al contempo finanziavano a caro prezzo il loro sforzo militare.
Il Profeta si rese conto che era inutile continuare la sua missione a Mecca dove ormai
dominante l’idea di ucciderlo e liberarsi di lui una volta per tutte. Per cui decise di
fare un giro tra le tribù che arrivavano a Mecca durante il periodo del pellegrinaggio.
In dieci giorni s’incontrò con 26 tribù ma venne smentito da tutte loro. Al decimo
giorno mentre tutti si stavano preparando per la partenza, il Profeta s’incontrò con sei
giovani originari del Madina della tribù di Khazraj. Si stavano tagliando i capelli dal
barbiere quando il Profeta gli chiese di ascoltarlo, gli parlò della sua missione e gli
recitò una parte del Corano. I giovani ascoltando le sue parole si stupirono e dissero:
“Allora sei tu l’ultimo dei Profeti di cui parlano sempre gli Ebrei al Madina”.
“Ritorneremo dai nostri -promisero- e li inviteremo ad accettare la tua religione così
come noi l’abbiamo accettata. Essi sono divisi dall’inimicizia e dal male e se Allah li
riunificherà intorno a te, nessun uomo lì potrà avere maggior potere di te”.
Il giuramento di Aqaba:
L’anno successivo, l’anno 621, cinque di loro rifecero il
pellegrinaggio insieme a sette loro concittadini tra cui due membri della tribù di Aws,
il clan loro rivale. Si incontrarono col Profeta presso la montagna di Aqaba, e fu
stipulato un patto detto “
prima Aqaba”
in base al
quale
essi si impegnarono a sottomettersi al Profeta di
Allah. Egli inviò con loro a Madina un suo compagno
Musaab Ibn Umayr, per far conoscere loro gli
insegnamenti e le regole dell'Islam. Musaab
f
ece un
ottimo lavoro, visto che l’anno seguente, il 622, ritornò
ad ‘Aqaba un numero più che quintuplicato di persone.