Page 224 - Le Storie Dei Profeti

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a sentirlo parlare. Tornarono scuri in volto e preoccupati. "Allora è proprio lui - disse
uno - è il Profeta di cui parlano le nostre Scritture? " Si - rispose il fratello. "Lo
dobbiamo riconoscere? chiese il primo. "Mai! - concluse l’altro- Anzi, lo
combatteremo con tutte le nostre forze”.
Un altro fatto che doveva aver infastidito non poco gli Ebrei era stato il
cambiamento dell’orientazione della preghiera:
Fino ad allora i Musulmani
avevano sempre pregato rivolgendosi
verso Gerusalemme
, ma il Profeta
Muhammad sentiva che erano maturi i tempi di dare un segno certo del ritorno alla
purezza iniziale del culto abramico. Quale miglior segno se non quello di rivolgersi
verso il Tempio che lo stesso Abramo e suo figlio Ismaele avevano costruito? La
Kaaba. L’ordine Divino avvenne in maniera netta e clamorosa; l’Inviato di Allah
stava guidando la preghiera del mezzogiorno, quando a metà dell’orazione ricevette
dall’Angelo Gabriele il versetto contenente l’ordine di rivolgersi
verso la Kaaba
.
Essendo rivolto verso nord si alzò, risalì le file dei fedeli per compiere una rotazione
di 180 gradi che lo ponesse con fronte a Sud, in direzione della Mecca. Questo fatto
provocò un minimo di scompiglio tra la gente.
Le difficoltà degli Emigrati:
Lasciando Mecca gli Emigrati avevano perso tutti i
loro beni che vennero confiscati dai Meccani, e la solidarietà dei Madienesi alleviò in
parte questa miseria. Qualcuno di loro riuscì a mettere a profitto le capacità per le
quali già eccelleva; un esempio per tutti quello di Abdurrahman Ibn Auf; era stato
uno degli uomini più ricchi della Mecca ma quando arrivò a Medina non possedeva
più nulla. L’ausiliario che il Profeta gli aveva assegnato, con tutto l’affetto fraterno
gli disse: "Possiedo due case, prendine una; possiedo due giardini, uno è il tuo; ho
anche due mogli, se vuoi divorzio da una di loro e tu potrai sposarla”. Abdurrahman
rifiutò l’offerta ringraziandolo moltissimo e gli disse: "Indicami solo dov’è il
mercato”. Vi si recò, comprò qualche merce a credito e la vendette guadagnando;
pagò il debito e ne comprò dell’altra. Nel giro di pochi mesi era di nuovo uno degli
uomini più facoltosi della comunità; quando morì, dovettero usare la pala per spostare
l’oro che aveva accumulato.
- La Mecca era una città basata sull’attività commerciale, mentre la Madina era una
città di attività agricola. Gli Emigrati non sapevano niente di agricoltura, erano più
bravi come commercianti. Il loro numero era in continuo crescita, e trovare un
occupazione per tutti era assai difficile.
- il cambiamento climatico tra Mecca e Madina causò epidemia tra gli emigrati; il
clima a Mecca è caldo secco, mentre a Madina è un clima umida.