Page 226 - Le Storie Dei Profeti

Basic HTML Version

226 www.islamicbulletin.com 
l’autorizzazione [di difendersi], perché certamente
sono stati oppressi”
.
(
Corano)
. Il Profeta, fino a questo
momento, non aveva addestrato un solo uomo alla
guerra; non possedeva affatto un esercito.
Il primo scontro avvenne a Sud della Mecca, sulla
pista che conduceva allo Yemen, Quando il Profeta
inviò un gruppo di nove esploratori, che si imbatté in
una piccola carovana di mercanti meccani e decise di
attaccarla . I Coreisciti non si aspettavano certo
attacchi a Sud della Mecca. L’attacco ebbe successo
e la squadra del Profeta tornò a Madina carica di
preda portando con sé anche due prigionieri.
Qualche tempo più tardi l’Inviato di Allah aveva
uscì con 300 uomini per attaccare una carovana coreiscita che tornava dalla Siria
carica di merci pregiate. Avvertito del pericolo di un'aggressione, Abu Sufyan il capo
della carovana, chiese urgenti rinforzi ai Meccani.
I Musulmani si trovarono a dover scegliere tra l’inseguimento della spedizione
commerciale e lo scontro con un vero esercito di circa mille uomini che era partito
dalla Mecca in suo soccorso.
Questo cambiamento di programma costituiva un rischio militare e politico
importante. Attaccare una carovana difesa da poche decine di armati poteva essere
un’azione senza gravi conseguenze; scontrarsi con una grossa armata di meccani
guidata dai notabili più in vista, era un fatto grave che poteva condizionare il futuro
della Comunità islamica e la stessa sicurezza di Madina.
Ottenuto l’appoggio dei Muhajirun (gli Emigrati) e degli Ansar (gli Ausiliari
Madienesi), l’Inviato di Allah accettò il combattimento in campo aperto. Questa
battaglia costituisce il primo fatto d'arme della storia dell'Islam.
Lo scontro avvenne il 624,
il 17 Ramadan dell’anno
2 AH
ai pozzi di Badr a sud-
ovest di Medina.
I
l Profeta fece infatti insabbiare tutti i pozzi salvo quello più vicino
allo esercito musulmano. L’armata islamica era in notevole inferiorità numerica:
erano 314, mal equipaggiata: montavano (a turno) su 70 cammelli e tre cavalli, in
proporzione di un uomo contro tre, e senza esperienza militare. Mentre l’esercito dei
Meccani era ben preparato di circa mille uomini e un centinaio di cavalli, armato e
deciso a battere i Musulmani una volta per tutte.