Page 230 - Le Storie Dei Profeti

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conseguenze della violazione degli ordini del Santo Profeta Muhammad e presero
così un’importante lezione da questa spiacevole esperienza.
In merito alla battaglia di Uhud, gli storici si sono chiesti perché i Meccani non
cercarono di applicare un colpo mortale alla Comunità musulmana, conquistando la
Medina e uccidendo il Profeta? !!. Le ipotesi a questo riguardo sono molte, tra cui che
le energie impiegate nello scontro li avesse talmente esauriti da non poter neppure
sperare in una vittoria definitiva. E che la loro intenzione era solo la volontà di
vendicare i caduti di Badr e dare una dimostrazione della loro forza.
Il complotto degli Ebrei di Bani Nadir:
Inviati dal Profeta per insegnare
l’Islam a una tribù di beduini, una quarantina di Musulmani furono massacrati da una
banda di politeisti. Si trattò di un massacro orrendo avvenuto nel
4 AH
. L’unico
sopravvissuto alla tragedia infatti, incontrò sulla via del ritorno due Arabi che credeva
fossero alleati dei responsabili del massacro e li uccise. I due erano del tutto estranei
alla faccenda, e il Profeta si impegnò a versare il
"prezzo del sangue"
,
ossia il
risarcimento del danno provocato con un certo numero di cammelli per evitare più
pesanti conseguenze: un omicidio era compensato con 100 cammelli, 20 maschi e 80
femmine; le ferite venivano calcolate secondo la gravità.
Visto che i Bani Nadir, uno dei clan ebraici che avevano accettato il patto con i
Musulmani, era vecchio alleato dei danneggiati, il Profeta si recò presso di loro per
chiedere di contribuire a mettere insieme il risarcimento. Mentre conversava con i
loro capi gli apparve l’angelo Gabriele, visibile solo a lui, lo informò che i Bani Nadir
si stavano preparando per fargli precipitare addosso un masso dall’alto delle mura
della fortezza. Muhammad si alzò immediatamente e se ne andò, seguito poco dopo
dagli altri credenti che lo avevano accompagnato.
Il fatto era molto grave e confermava il sospetto che i Bani Nadir avessero accettato il
patto con la segreta intenzione di non rispettarlo e che avessero stabilito accordi con i
Coreisciti di Mecca per aiutarli contro il Profeta e contro i Musulmani.
La decisione del Profeta fu rapida: se i Bani Nadir volevano salva la vita dovevano
abbandonare la città entro dieci giorni. Ma loro rifiutarono l’ultimatum
e
consolidarono le difese delle loro fortezze in previsione dell’assedio dei Musulmani.
L’Inviato di Allah ordinò ai credenti di armarsi, e marciò con loro fin sotto le fortezze
dei Bani Nadir nella parte meridionale del Madina. Dopo quindici giorni di assedio,
traditi dai loro alleati, minati dalle discordie interne e indeboliti dal terrore che
trasmettevano loro i Musulmani,
gli Ebrei si arresero senza condizioni. Vennero