Page 232 - Le Storie Dei Profeti

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Intanto, dopo alcuni vani tentativi di attraversare il fossato, un malessere diffuso
penetrava tra gli assedianti. Inoltre, nella convinzione di una rapida vittoria non si
erano sufficientemente forniti e il cibo cominciava a scarseggiare. Dopo una ventina
di giorni, quando il loro morale era già al minimo, Allah Altissimo inviò contro di
loro una bufera di vento e pioggia che spazzò il loro campo, abbatté le tende e spense
tutti i loro fuochi. L’indomani mattina, felici di essere ancora in vita, seppur disfatti
dalla fatica e dal freddo, i nemici si ritirarono lasciando i loro alleati Bani Qurayza al
loro destino.
La punizione dei Bani Qurayza:
All’indomani della fine dell’assedio l’Angelo
Gabriele comparve all’Inviato di Allah e lo invitò, a ordine di Allah, di regolare i
conti con i Bani Qurayza. Nel giro di poche ore gli stessi uomini che avevano difeso
il fossato si ritrovarono in armi attorno alle fortezze della tribù ebrea. Essi si
rinchiusero nella loro fortezza e sopportarono l’assedio per venticinque giorni. Il
Profeta gli suggerì di abbracciare l’Islam, ma loro non accettarono. Indeboliti dai
disaccordi interni si arresero e aprirono le porte. Il Profeta stabilì che fossero
giudicati da uno dei loro antichi alleati, Sad ibn Muaz il capo degli Aws di Medina, e
secondo le loro stesse leggi. Recita
il Deuteronomio XX,10-15
:
Quando ti avvicinerai
ad una città per assalirla, proponile prima la pace. Se l’accetta e ti apre le
porte, tutto il suo popolo ti sia sottomesso. Ma se essa rifiuta la pace e
comincia a farti guerra assediala. Il Signore, Iddio tuo, te la darà nelle
mani e allora metti a fil di spada tutti i maschi; ma le donne, i bambini, il
bestiame e tutto ciò che sarà nella città, tutto quanto il suo bottino, portalo
via con te e goditi il bottino dei tuoi nemici, che il Signore, Iddio tuo, ti
avrà dato
."
Così avvenne,
s
i decise per il tradimento dei Qurayza lo sterminio dei loro maschi e
la resa in schiavitù delle donne e dei fanciulli.
La calunnia contro Aisha
:
Instancabili, gli ipocriti non perdevano
un’occasione per nuocere al Profeta e ai Musulmani. Non essendo riusciti a far sì che
fosse sconfitto militarmente, approfittarono di una sua vicenda famigliare per cercare
di indebolirne il prestigio e l’autorità.
Durante una spedizione contro la tribù dei Bani Mustalak, Aisha, che accompagnava
il Profeta, perse la sua collana quando si allontanò per un bisogno naturale. Quando
se ne rese conto tornò indietro a cercarla senza curarsi di nulla. Quando giunse
all'accampamento, la carovana era già ripartita. Poiché lei era molto piccola e leggera,
non ci si erano accorti che non si trovava nella portantina sul suo cammello.