Page 235 - Le Storie Dei Profeti

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Di fronte al rischio di un grande spargimento di sangue, l’Inviato di Allah, accettò di
stipulare con i Coreisciti un trattato di pace che sarebbe durata 10 anni, e che, tra le
altre, conteneva le seguenti condizioni: 1- I Musulmani ritornarono a Madina senza
compiere l’Omra, per il quale potranno ritornare l’anno seguente, e i Meccani per
l’occasione dovranno uscire da Mecca lasciandogli la città per tre giorni.
2- Se un Meccano fosse andato a Madina, senza il consenso del suo clan, i
Musulmani lo avrebbero riconsegnato ai Meccani, ma se un Musulmano fosse andato
a Mecca, i Quraysh non sarebbero stati obbligati a riconsegnarlo ai Musulmani.
I termini dell’accordo suscitarono reazioni di sconcerto e delusione tra i Musulmani,
che videro svanire la possibilità di recarsi in quell’anno alla Mecca per assolvere ai
riti. Si può chiaramente vedere quale grande prezzo il Profeta fosse disposto a pagare
per amore della pace; egli aveva acconsentito a non offrire rifugio a coloro che erano
perseguitati per aver accettato l’Islam, mentre i suoi stessi uomini erano liberi di
unirsi ai miscredenti e di trovare rifugio a Mecca.
Un incidente sopravvenuto appena concluse le trattative aggravò il disagio dei
credenti. Un giovane di nome Abu Jendal, niente meno che il figlio del negoziatore
meccano che aveva definito l’accordo con il Profeta, si presentò per chiedere la
protezione dei Musulmani. Si era convertito all’Islam da tempo e la sua famiglia lo
aveva incatenato per impedirgli di emigrare a Medina. Aveva approfittato della
distrazione dei suoi carcerieri ed aveva ancora al collo le catene che lo avevano
imprigionato.
Mentre i credenti stavano per festeggiarlo, suo padre spaventò tutti quanti colpendolo
violentemente al viso. Poi si rivolse all’Inviato di Allah: “Dai la prova della tua
buonafede e restituiscici quest’uomo che si è allontanato senza il consenso della sua
famiglia”. Nello sconcerto generale il Profeta non poté non esaudire la richiesta.
Confortò il giovane promettendogli il soccorso divino e cercò di spiegargli come non
poteva mancare alla parola data.
Mentre lo trascinavano via, Abu Jendal piangeva e chiedeva il soccorso dei
Musulmani. La scena era di quelle da spaccare il cuore. Omar protestò con violenza
interpretando il sentimento comune con la sua consueta sincerità. Solo Abu Bakr
mantenne la sua immancabile fiducia nell’operato di Muhammad.