Page 237 - Le Storie Dei Profeti

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L’Omra (la visita alla Kaaba):
Era trascorso l’anno previsto dagli accordi di
Hudaybiyyah, e tutta la Medina era in fermento per la preparazione dell’Omra. 2000
pellegrini si preparavano a coprire i 400 Km che li separavano dalla Città Santa con il
solo scopo di adorare l’Altissimo compiendo l’antico rito di Abramo.
Per gli Emigrati il momento era particolarmente emozionante, sarebbero rientrati
nella città che erano stati costretti ad abbandonare per sfuggire alle persecuzioni.
Giunti al limite del territorio della Mecca, si sacralizzarono indossando i panni
concessi ai pellegrini: un tessuto bianco che avvolge i fianchi e scende quasi fino ai
piedi e un altro drappeggiato sulle spalle.
Rispettando il patto, i Coreisciti abbandonarono la città ritirandosi sulle montagne e
da quell’osservatorio poterono vedere uno straordinario spettacolo: oltre duemila
uomini vestiti di bianco e a capo scoperto che con passo solenne apparvero tra le
montagne che circondano la città. Erano ancora molto lontani, ma già si sentiva il
suono della preghiera con la quale annunciavano il loro arrivo:
"Labbayka
Allahumma labbayk, Labbayka la sharika laka labbayk, inna al hamda wa niamata
laka wal mulk, l- sharika lak! "(Eccomi a Te Signore, eccomi a Te! Eccomi a Te che
non hai associati, eccomi a Te! A Te appartengono la lode e la grazia e il regno, Tu
non hai associati)
.
In testa a loro marciava l’Inviato di Allah sul dorso di Qaswa, la sua cammella
preferita, quella che aveva cavalcata durante l’Egira. Senza smontare entrò nel recinto
sacro, toccò la Pietra nera e cominciò i sette giri rituali, poi mise piede a terra e iniziò
i sette percorsi tra Safa e Marwa. Quindi sacrificò un cammello e si fece rasare la
testa. Cercò di entrare nella Kaaba, ma la porta era stata chiusa e non gli fu possibile
ottenerne l’apertura.
Quando venne l’ora della preghiera del mezzogiorno Bilal salì sul tetto della Kaaba,
annunciando il Azan (il richiamo della preghiera) e la sua voce potente risuonò in
tutta la città:
"Allahu Akbar, Allahu Akbar...(Allah è il Più Grande, Allah è il
Più Grande …..ecc".
Allo scadere dei tre giorni concordati, il Profeta e i credenti abbandonarono la città
con la netta sensazione che presto sarebbero tornati e sarebbe stata allora la vittoria
definitiva.
Il loro ordine, la fede che manifestavano nei loro volti e nei loro comportamenti,
avevano destato grande impressione negli abitanti della Mecca e molti di loro
decisero di abbracciare l’Islam. Il più noto fu
Khalid ibn Walid
, l’ardito comandante
della cavalleria meccana, l’uomo di Uhud e di Hudaybiyyah; si presentò all’Inviato di
Allah e gli chiese perdono per aver agito contro di lui e contro i Musulmani.
Il Profeta lo rassicurò dicendogli che l’adesione all’Islam cancellava tutte le colpe