Page 245 - Le Storie Dei Profeti

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“Mio Dio, assistimi contro le angosce della morte!”
Dopo circa dodici giorni di malattia, un Lunedì il 12 di Rabi’I, 11 A.H, il 632 D.C.
nell’appartamento di Aisha, il Profeta si alzò all’alba, aprì la porta e guardò gli
uomini radunati nella moschea pregando in file ordinate una dietro l’altra, mentre
Abu Bakr svolgeva il ruolo di Imam. Tale spettacolo diede al Profeta grande gioia, ed
egli esclamò:
“Sia lodato il Signore, poiché il mio popolo, dopo di me, seguirà le mie
istruzioni”
. Si distese sul suo letto con la testa appoggiata sul petto di Aisha. Venne a
trovarlo Abdurrahman, il fratello di Aisha, con in mano un Siwak ( una pianta
profumata si usa per pulire i denti). Il Profeta lo guardò, e Aisha lo prese, lo masticò
per ammorbidirlo e glielo diede. Il Profeta si sedette e si pulì i denti. Poi cadde sulle
ginocchia della moglie. Quando si riprese, Aisha sentì che diceva:
"Con Allah, il più
Alto Compagno"
. Capì che aveva scelto l'Altro Mondo. Il Profeta ripeteva senza
tregua quella frase, finché Aisha sentì tutto il peso del suo corpo. Lo guardò e si
accorse che la sua anima era volata verso Allah Altissimo. Aisha adagiò la testa del
Profeta su un cuscino e prese a piangere con le altre mogli.
Così all’età di 63 anni, il Sacro Profeta rese la propria anima al suo creatore. Le grida
laceranti che si levarono dalla sua casa e via dalle case circostanti annunciarono a
tutta l’Oasi quello che i Musulmani non avevano mai voluto prospettarsi. Muhammad
non era più tra i vivi e tutti quanti si sentirono per un attimo orfani e sbandati. Omar,
reso pazzo dal dolore, estrasse la spada e minacciò di uccidere tutti quelli che
avessero osato dire che il Profeta era morto.
Nella confusione generale Abu Bakr mantenne tutto il suo autocontrollo, entrò nella
stanza in cui era stata composta la spoglia del Sacro Profeta e le diede un estremo
saluto, poi uscì verso la folla che si era radunata dicendo: "O gente, coloro che
adoravano Muhammad, sappiano che Muhammad è morto; coloro che adorano Allah
sappiano che Allah è vivo e non muore mai. Quindi recitò un versetto del Corano:
"
Muhammad non è altro che un Messaggero, altri ne vennero prima di lui; se morisse
o se fosse ucciso, ritornereste sui vostri passi? "
.
(Corano)
Il Profeta fu sepolto nella camera di Aisha, là dove era morto. Molto tempo prima,
Aisha aveva visto in sogno tre lune che cadevano nella sua camera. Aveva raccontato
il sogno a suo padre. Quando il Profeta fu sepolto, Abu Bakr le disse: "E' una delle
lune della tua camera. E' la migliore delle tre!". La seconda luna sarebbe stato lui
stesso, Abu Bakr, e la terza 'Omar. Entrambi, infatti, sarebbero stati in seguito
seppelliti nella stessa camera.
La Moschea del Profeta A Madina, La cupola verde indica la
camera di Aisha dove venne sepolto il Profeta