Page 248 - Le Storie Dei Profeti

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Poco tempo dopo l’Hegira a Madina, le condizioni dei Musulmani erano cambiato i
quali intrapresero un commercio fruttuoso, ed ebbero tante ricchezze dal bottino delle
diverse battaglie che dovettero affrontare. Infatti al Profeta non mancavano i mezzi
per vivere una vita di benessere e comodità, lui e la sua Famiglia avevano diritto nella
quinta parte del bottino di guerra. Il che significa che egli non era affatto povero, anzi
era molto ricco ma preferiva condurre una vita modesta distribuendo la maggior parte
dei suoi soldi tra i bisognosi.
La conquista dell’Oasi di Khaibar portò al Profeta delle terre dalle quali guadagnava
un regolare rifornimento di grano. Al tempo della raccolta, egli dava a ciascuna sposa
il grano sufficiente per tutto l'anno. Ma le richieste d'aiuto arrivavano costantemente e
il Profeta non rifiutava mai. Il risultato era che, molto prima che l'anno finisse, le
provviste cominciavano a scarseggiare e la fame faceva la sua comparsa.
Le cose del mondo avevano uno scarso valore per il Profeta. Così come aveva
sdegnato la ricchezza, il potere e le cose belle che i Quraysh gli avevano offerto
quando era nelle condizioni più indi difese. Così rimase indifferente a esse quando
Dio gli donò tutte le ricchezze del mondo a suoi piedi.
Poco prima della sua morte la maggior parte della Penisola Arabica era sotto il suo
comando, ma il Profeta continuò a condurre un vita rigida e non permise nemmeno
che la ricchezza esercitasse alcun attrazione su sue mogli. Un umanissimo desiderio
crebbe nel cuore delle mogli del Profeta che, come altre famiglie musulmane,
potessero anche loro godersi delle stesse comodità. Perciò tutte insieme cercarono di
convincere il Profeta di concedere loro una legittima parte di benessere. Il Profeta
nutriva un grande amore verso sue mogli, ma quando gli chiesero di avere più gioielli
e ornamenti fu detto loro a ordine di Allah Altissimo che se avessero possedute
queste cose non sarebbero più state adatte a vivere nella casa del Profeta. Egli
preferiva separarsi da tutte loro piuttosto che cedesse a ciò che riteneva non degno di
loro cioè l’inclinazione verso le cose terrene.
La modestia era la base del suo carattere
: Malgrado le sue responsabilità come
Profeta, insegnante, uomo di stato e giudice, nella sua vita quotidiana faceva tutto con
le sue mani: era solito mungere la sua capra, badare personalmente alla sua cammella,
rattoppare e lavare i suoi panni, riparare le sue scarpe, aiutare nei lavori domestici e
fare visita a bisognosi e malati. La sua vita fu uno splendido modello di semplicità e
modestia. Nessun compito era troppo umile per lui; egli lavorò come modesto operaio
nella costruzione della moschea e partecipò nello scavare del fossato intorno al
Madina.Andava a fare la spesa non solo per la sua famiglia ma anche per i vicini e le
donne bisognose. Non sdegnò mai nessun tipo di lavoro, per quanto umile.