Page 264 - Le Storie Dei Profeti

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Quando si seppe che i Bani Mustalaq erano diventati, tramite questo matrimonio,
parenti del Profeta, i Muhajirun e gli Ansar liberarono i prigionieri che non erano stati
ancora riscattati. Vennero così liberate quasi un centinaio di famiglie.
"Non so di nessuna donna" disse 'Aisha , riferendosi a Juwayriyyah , "che sia stata di
più grande benedizione per la sua gente di quanto lo sia stata lei".
Che Allah l'Altissimo sia soddisfatto di lei!
10- Safeyyah Bint Huyay:
Nel settembre del 628 d.C. nel 7°A.H, dopo la conquista
dell'Oasi ebraica di Khaibar, i cui abitanti avevano tradito il patto stretto con il
Profeta, incoraggiando i Quraysh all'attacco in occasione della 'Battaglia del Fossato',
tra le molte prigioniere di guerra si trovava anche la vedova di Kinana, capo
dell'Oasi, ucciso durante la battaglia: si trattava di Safeyyah , figlia di quell'Huyay
che aveva persuaso la tribù dei Bani Qurayza a rompere l'accordo col Profeta e che
era stato messo a morte con loro dopo la battaglia del Fossato.
Safeyyah aveva 17 anni e aveva sposato Kinana soltanto uno o due mesi prima che il
Profeta partisse da Madina per la battaglia contro l'Oasi. Il loro matrimonio non era
stato felice; a differenza di suo padre e di suo marito, Safeyyah era profondamente
pia. Fin dall'infanzia aveva sentito il suo popolo parlare di un Profeta la cui venuta
era prossima, e questa idea l'aveva profondamente colpita. In seguito aveva sentito
parlare di un Arabo di Mecca, uno di Quraysh, che affermava di essere quel Profeta, e
infine aveva saputo che era arrivato a Madina.
Tutto ciò si era verificato sette anni prima, quando aveva 10 anni; ricordava bene che
suo padre e suo zio erano andati fiduciosamente a Kebaà' per accertare che l'uomo
era, secondo loro, soltanto un impostore; ma quello che le era rimasto soprattutto
impresso nella memoria era stato il loro ritorno a notte fonda, poiché entrambi
apparivano in uno stato di grande abbattimento. Era evidente, da quanto avevano
detto, che ritenevano che il nuovo venuto fosse il Profeta promesso, ma intendevano,
nonostante ciò, o meglio proprio per questo, opporsigli ugualmente. La mente della
bambina ne era rimasta sconcertata.
Poco dopo il matrimonio e non molto prima dell'arrivo del Profeta a Khaybar,
Safeyyah aveva fatto un sogno: una luna brillante splendeva in cielo sopra la città di
Madina; la luna poi aveva cominciato a muoversi verso Khaybar fino a cadere nel suo
grembo. Svegliatasi, aveva narrato il sogno a suo marito Kinana, che l'aveva
schiaffeggiata dicendole: "Questo può solo voler dire che desideri il re dell'Higaz,
Muhammad".
Il segno del colpo era ancora visibile quando fu portata prigioniera davanti il Profeta,
che le chiese quale ne fosse la causa, ed ella gli narrò il sogno. Dihyah, re dei Bani
Kalb, che era entrato nell'Islam poco dopo Badr, aveva chiesto che Safeyyah gli