Page 267 - Le Storie Dei Profeti

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Non appena il Profeta tornò in sé, le sue prime parole furono:
"Chi andrà da Zaynab a
portarle la buona notizia che Allah me l'ha concessa in sposa proprio dal cielo?"
. Una
serva si recò in tutta fretta a casa di Zaynab. Sentita la meravigliosa notizia, Zaynab
glorificò Allah e si prosternò verso Mecca; poi si tolse gli ornamenti delle caviglie e i
braccialetti d'argento e li donò alla serva. Così, Zaynab fu condotta a casa del suo
nobile sposo.
La Rivelazione indicava non solo in questo caso particolare i limiti dell'adozione, ma,
più in generale, considerava questo legame una semplice protezione materiale e
morale, che non doveva essere assimilata ad una parentela 'di sangue', e dunque non
creava unioni ostacolanti il matrimonio:
“Date loro il nome dei loro padri: ciò è più
giusto davanti ad Allah. Ma se non conoscete i loro padri, siano allora vostri fratelli
nella religione e vostri protetti”
(Corano).
Da quel giorno, perciò, Zayd venne
conosciuto come Zayd ibn Haritha e non più come Zayd ibn Muhammad, come era
stato chiamato fin dalla sua adozione, quasi 35 anni prima.
Il versetto del Hijab:
La festa di nozze tra Zaynab ed il Profeta venne celebrata nel
5° A.H (627 d.C.). Gli invitati furono numerosi ed è in loro presenza che la Sunna fa
risalire la Rivelazione del 'versetto dell'Hijab': Alcuni degli invitati, infatti, si
intrattennero troppo a lungo, dimostrando scarso rispetto nei confronti del
Messaggero di Allah, che desiderava rimanere da solo con la sua sposa, ma era
troppo timido per dirlo esplicitamente a questi Sahabah. Venne allora rivelato il
versetto del Corano: “
O credenti, non entrate nelle case del Profeta, a meno che non
siate invitati per un pasto … dopo avere mangiato, andatevene senza cercare di
rimanere a chiacchierare familiarmente. Quando chiedete ad esse un qualche oggetto,
chiedetelo da dietro una cortina (Hijab): ciò è più puro per i vostri cuori e per i loro.
Non dovete mai offendere il Profeta e neppure sposare una delle sue mogli dopo di
lui: sarebbe un'azione disonorevole nei confronti di Allah”.
(Corano)
Questo versetto, importantissimo per quanto riguarda il codice di comportamento nei
confronti della famiglia del Profeta, che da allora in poi dovevano indurre tutte i
Credenti a rispettare l'intimità del Profeta e della sua famiglia.
Zaynab prese così il suo posto nella casa del Messaggero di Allah. La sua forte
personalità diede occasione a qualche bisticcio con le sue compagne, Aisha, che non
esiterà, in seguito, ad affermare che una sola delle sue compagne aveva osato tenerle
testa: appunto Zaynab. Zaynab si vantava che lei era stata data in sposa al Profeta
direttamente da Allah nello stesso Corano, nella Surah Al Ahzab (I Coalizzati).
Al suo nobile marito, infatti, era solita dire: "Sono stata condotta verso di te lungo
una via che non hanno conosciuto le tue altre mogli: il mio antenato è il tuo; è Allah
che dall'alto dei cieli mi ha sposata a te; e il mediatore è stato l’Arcangelo Gabriele".