Page 27 - Le Storie Dei Profeti

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Abramo vedeva i topi mangiare questo cibo, e gli idoli non li impedivano. Lui li
osservava, erano di pietra e non parlavano, non udivano e non potevano procurare né
danno né utilità.
Abramo, crescendo, non si prosternò mai a un idolo. All’età di 15,16 anni cominciò a
discutere con la gente e cominciò proprio da suo padre, poiché era anche il
fabbricante delle statue. Cercava di convincerli che gli idoli non possono essere veri
dei e non possono procurare né danno né utilità. La gente rispose : “Trovammo i
nostri avi che li adoravano”. Abramo non era convinto di questa risposta e Allah lo
guidò alla riscoperta della vera fede attraverso l’osservazione dell’universo.
Abramo dialoga con gli adoratori delle stelle:
Una notte Abramo si recò con la
gente che andava tutte le sere all’aperto per pregare le stelle , con l’intenzione di farli
riflettere sul suo culto. Uno di loro scelse una stella, Abramo scelse invece un astro,
più grande e più luminoso della stella. Egli disse: «Ecco il mio Signore! » lo disse
solo per dimostrare che c'è qualcosa di più grande, quando l'astro tramontò disse "non
mi piace ciò che tramonta, questo non è il mio Signore".
Abramo tornò la notte successiva con loro e vide la luna e disse: «Ecco il mio
Signore!». Abramo scelse la luna, più grande, più bella e più luminoso dell'astro, poi
disse "Ma se questo dio sparisce adesso come faccio di giorno se ho bisogno di lui?"
E fece subito l'invocazione: «Se il mio Signore non mi guida sarò certamente tra
coloro che si perdono!». Abramo convinse quella gente ad andare con lui di giorno
per vedere il sole. Quando poi vide il sole che sorgeva, disse:« Ecco il mio Signore,
ecco il più grande!» . Quando il sole tramontò Abramo disse : “ O popolo mio, io
rinnego ciò che associate ad Allah! Il sole è il più grande e splendente, ma tramonta.
Questa è la dimostrazione che persino il sole, che è creato da Dio tramonta. C'è
Qualcuno più grande del sole, ed è Dio”.
Abramo rinnegò davanti a loro tutto ciò che loro associavano a Dio. Lo fece per fargli
riflettere, per non adorare le stelle, la luna, il sole che, seppur grandi, luminosi e
splendenti tramontano, perché non sono il vero Dio, sono state create da Dio.
Allah in quella notte mostrò a Abramo il creato come nessun uomo l’avrebbe mai
visto. Gli furono spalancati i sette cieli fino al Trono di Dio, e gli si aprirono le sette
terre. Allah gli mostrò la sua luce in tutto il creato ed Abramo intuì l’esistenza del
creatore unico e supremo.
La lotta di Abramo contro l’idolatria:
Abramo non pensava ad altro che cercare di
convincere il suo popolo a credere in Dio, usando la logica e la ragione. Era saggio e
maturo, un caso rarissimo per un giovane della sua età dato che aveva solo 16 anni.