Page 295 - Le Storie Dei Profeti

Basic HTML Version

295 www.islamicbulletin.com 
Hurayra nessun momento della notte trascorreva senza che qualcuno vi eseguisse la
Salat.
La presenza di Abu Hurayra è attestata anche nelle battaglie, durante le quali egli
contribuì a proteggere e a rafforzare la Religione dell'Islam con la spada; e per tutta la
sua vita, fin dal momento in cui divenne Musulmano, non ci fu neanche una battaglia
durante la quale egli non fosse al fianco del nobile Profeta .
Dopo la morte del Messaggero di Allah , Abu Hurayra continuò la sua opera
di trasmettitore dei suoi insegnamenti. Alcuni rimanevano stupiti dal grande numero
di Hadith che egli riportava, ma ciò era giustificato dalla sua stupefacente memoria e
dal fatto che lui aveva passato tutto il suo tempo al servizio del Profeta.
Durante il Califfato di Omar, il Califfo assegnò ad Abu Hurayra il compito di
governatore del Bahrain, e là egli divenne ricco. Omar, essendo molto scrupoloso per
quanto riguardava il tipo di persone designate come governatori delle varie province,
riteneva giusto che i governatori vivessero in maniera semplice e misurata, senza
acquisire molte ricchezze, anche se con mezzi leciti.
Quando Omar seppe delle ricchezze accumulate da Abu Hurayra, lo richiamò a
Madina, temendo che egli le avesse acquisite illecitamente. Abu Hurayra rientrò a
Madina e Omar lo interrogò chiedendogli in che modo avesse ammassato una tale
fortuna. Egli rispose: «Allevando cavalli, e tramite i regali che ho ricevuto».
Omar gli ordinò di consegnare le sue ricchezze al Tesoro dei Musulmani. Abu
Hurayra fece ciò che gli era stato chiesto, poi alzò le braccia al cielo e pregò: «O
Signore, perdona il Principe dei Credenti!».
Dopo qualche tempo, Abu Hurayra fu chiamato da Omar, che gli offrì di tornare al
suo posto di governatore del Bahrain, ma egli rifiutò. Quando il Califfo gli chiese il
motivo di questo rifiuto, Abu Hurayra disse: «Perché il mio onore non venga
insudiciato, e le mie ricchezze non mi vengano portate via». Poi aggiunse: «Temo di
giudicare senza conoscenza e di parlare senza saggezza».
Un giorno, quando la sua salute stava peggiorando velocemente e i Sahaba pregavano
perché si rimettesse, Abu Hurayra alzò gli occhi al cielo e disse: «Oh Allah! Vorrei
incontrarTi e Ti chiedo di volermi incontrare!». Morì, così, nell'anno 59 dell'Hegira,
all'età di 78 anni. Morì avendo compiuto il suo dovere e il suo desiderio, quello di
preservare e trasmettere gli insegnamenti del nobile Profeta.
Chiediamo ad Allah , l'Altissimo- di ricompensare Abu Hurayra concedendogli la
compagnia del nobile Profeta nell'Altra Vita, così come gliela concesse in questo
mondo!