Page 298 - Le Storie Dei Profeti

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quando Amina andava a visitare la tomba di Abdullah. Ogni giorno, per molte
settimane, Amina rimase presso la tomba, consumata dal dolore.
Sulla strada del ritorno verso Mecca, Amina si ammalò gravemente. Si fermarono in
un paesino chiamato al Abwa’. Amina aveva la febbre sempre più alta. Una notte,
con voce flebile, chiamò Baraka e le sussurrò: «Oh Baraka, tra poco lascerò questo
mondo. Ti raccomando mio figlio Muhammad, lo affido alle tue cure. Ha perso il
padre quando era ancora nel mio ventre, e ora sta vedendo morire sua madre sotto i
suoi occhi. Sii una madre per lui, Baraka! E non abbandonarlo mai!». Baraka
cominciò a singhiozzare; il bambino fu svegliato dai suoi lamenti e cominciò a sua
volta a piangere. Abbracciò sua madre, che diede poco dopo l'ultimo respiro. Baraka
pianse a lungo. Poi, con le sue stesse mani, scavò una fossa nella sabbia e seppellì
Amina, ricoprendo la tomba con tutte le lacrime che le erano rimaste.
Quindi ritornò con il piccolo orfano a Mecca, e lo affidò alla tutela di suo nonno.
Rimase anche lei in quella casa, per occuparsi di lui. Quando Abdu al Muttaleb morì,
due anni dopo, Baraka si trasferì col bambino a casa dello zio Abu Taleb, e continuò
ad allevarlo. Quando Muhammad ormai divenuto uomo, sposò la nobile Khadijah,
Baraka andò a vivere con loro, dicendo: «Io non l'ho mai lasciato e lui non ha mai
lasciato me». Un giorno, Muhammad la chiamò:
«
Mamma!(la chiamava sempre così)
Ora sono un uomo sposato, e tu sei ancora nubile. Che cosa ne diresti se adesso
venisse qualcuno a chiedere la tua mano?».
Baraka lo guardò e rispose: «Non ti
lascerò mai. Una madre può forse abbandonare suo figlio?». Muhammad sorrise e la
baciò sulla testa. Guardò sua moglie Khadijah e le disse:
«
Questa è Baraka. È mia
madre, dopo la mia vera madre. Lei è ciò che resta della mia famiglia».
Baraka guardò Khadijah, che le disse:«Baraka, tu hai sacrificato la tua giovinezza per
amore di Muhammad. Adesso, egli vuole in parte sdebitarsi. Per amore nostro,
accetta di sposarti, prima che giunga la vecchiaia». «Chi dovrei sposare, mia
signora?» chiese Baraka. «C'è qui Obayd ibn Zayd, della tribù dei Khazraj, di
Yathrib. Per amore nostro accetta la sua proposta di matrimonio!».
I due si sposarono, e Baraka seguì il marito a Yathrib. Laggiù diede alla luce un
bambino, che chiamò Ayman; da quel momento, tutti la chiamarono, Om Ayman [la
mamma di Ayman]. Il suo matrimonio, tuttavia, non durò a lungo. Suo marito, infatti,
morì di lì a poco, e Baraka tornò a Mecca, a vivere con Muhammad e con Khadijah.
Il matrimonio di Baraka e Zayd:
Nella stessa casa vivevano allora Ali ibn Abi
Taleb e Zayd ibn Harithah. Zayd era un Arabo della tribù dei Kalb, ed era stato
catturato da piccolo e venduto al mercato degli schiavi di Mecca. Venne acquistato
dal nipote di Khadijah, perché fosse al servizio della zia. Khadija poi gli donò a
Muhammad come regalo di nozze. Zayd presto si affezionò a Muhammad, e il loro