Page 305 - Le Storie Dei Profeti

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campi. Occupatene tu al posto mio per oggi". Lungo la via, passai accanto ad una
chiesa Cristiana, e le voci della gente che vi pregava attrassero la mia attenzione. A
quel tempo, non sapevo nulla del Cristianesimo, né dei seguaci di qualsiasi altra
religione, poiché mio padre mi aveva sempre tenuto in casa, lontano dagli altri.
Quando sentii le voci dei Cristiani, entrai nella chiesa per vedere cosa stessero
facendo. Fui impressionato dal loro modo di pregare e mi sentii attratto dalla loro
religione. "Per Dio" dissi, "Questa religione è migliore della nostra. Non me ne andrò
fino al tramonto". Chiesi informazioni, e mi fu detto che la religione cristiana era
originaria del 'Sham' (La Grande Siria). Quel giorno non andai al campo di mio
padre, e la notte rientrai a casa. Mio padre mi vide e mi chiese cosa avessi fatto. Io gli
raccontai del mio incontro con i Cristiani e di come fossi rimasto impressionato dalla
loro religione. Egli rimase sbalordito e mi disse: "Figlio mio, non vi è nulla di buono
in quella religione. La tua religione e la religione dei tuoi antenati è migliore".
"No, la loro religione è migliore della nostra" insistetti io. Mio padre ebbe paura che
io volessi lasciare la nostra religione. Così mi rinchiuse in casa, legandomi una
catena al piede. Tuttavia, io riuscii ad inviare un messaggio ai Cristiani, chiedendo
loro di informarmi di ogni carovana che fosse partita per la Siria. Molto tempo dopo,
essi riuscirono a comunicare con me, dicendomi che c'era una carovana che stava
partendo proprio per la Siria. Riuscii a liberarmi, e mi recai subito presso la carovana,
dove chiesi chi fosse il capo. Mi venne indicato il vescovo. Andai da lui e gli dissi:
"Voglio diventare un Cristiano, seguirti e mettermi al tuo servizio, imparare da te e
pregare con te". Il vescovo ne fu felice ed io entrai nella chiesa al suo servizio.
Tuttavia, presto mi accorsi che quest'uomo era corrotto. Egli, infatti, ordinava ai suoi
seguaci di donare molto denaro in carità, dicendo loro che questa sarebbe stata una
fonte di benedizioni. Ma quando essi gli consegnavano qualcosa da spendere sulla
Via di Dio, egli accumulava questo denaro per sé, e non dava nulla ai poveri e ai
bisognosi. In questo modo, ammassò una consistente quantità d'oro.
Quando il vescovo morì, i Cristiani volevano seppellirlo. Io allora raccontai loro della
sua corruzione, e, su loro richiesta, mostrai loro il luogo in cui erano nascoste le
donazioni. Quando essi videro gli enormi tesori accumulati, l'oro e l'argento, dissero:
"Per Dio, non lo seppelliremo". Lo inchiodarono ad una croce e lo lapidarono. Io
continuai a prestare il mio servizio al nuovo vescovo; egli era una persona
contemplativa, che si occupava solo dell'Aldilà ed era impegnato giorno e notte in atti
di adorazione. Gli ero molto devoto e rimanevo a lungo in sua compagnia».
Dopo la morte di questo vescovo, Salman si mise al servizio di altri vescovi, a Mosul
e in altri luoghi. L'ultimo vescovo presso cui si trovava, gli parlò una volta
dell'apparizione di un Profeta, nella terra degli Arabi, che aveva la reputazione di