Page 307 - Le Storie Dei Profeti

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Salman giocò un ruolo fondamentale nella costruzione dello Stato Islamico di
Madina. Durante la Battaglia del Fossato, suggerì al Profeta un'innovativa strategia
militare. Gli fece infatti costruire un Fossato attorno alla città di Madina, per fermare
le armate meccane. Quando Abu Sufyan, il leader dei Quraysh, vide il fossato, disse:
"Questo stratagemma non era mai stato impiegato prima d'ora dagli Arabi!".
Salman era conosciuto come 'Salman il Buono'. Era un Sapiente, che viveva
un'esistenza ascetica. Possedeva un solo mantello, con il quale si copriva e sul quale
dormiva. Non aveva una stanza dove ripararsi, ma dormiva sotto un albero o contro
un muro. Una volta, qualcuno gli disse: "Non vuoi che ti costruisca una casa dove
vivere?", ma egli replicò: "Non ho bisogno di una casa!". L'uomo insistette: "So quale
tipo di casa è più indicato per te!". "Descrivimela" gli disse Salman . "Ti costruirò
una casa talmente piccola che, se tu ti alzerai in piedi, sbatterai con la testa contro il
soffitto, e, se allargherai le braccia, toccherai i muri".
Più tardi, come governatore del Madain, vicino a Baghdad, Salman riceveva uno
stipendio di cinquemila dirham, ma distribuiva tutto come sadaqa. Continuò sempre a
vivere del lavoro delle sue mani. Quando qualcuno si recava a Madain e lo vedeva
lavorare nei palmeti, gli diceva: "Ma come, tu sei il principe qui, hai uno stipendio
garantito e continui con questo lavoro!". Ma egli rispondeva: "Voglio mangiare ciò
che guadagno col lavoro delle mie mani!".
Salman al Farsi tradusse alcune parti del Sublime Corano in lingua Persiana durante
la vita del Profeta Muhammad. Egli fu così la prima persona a tradurre il Corano in
una lingua straniera, allo scopo di farlo conoscere anche a coloro che ancora non
erano in grado di leggere la lingua Araba.
Salman al Farsi, per via delle origini 'nobili' della sua famiglia, avrebbe potuto vivere
agiatamente in Persia, e divenire una figura di prestigio nell'Impero Persiano della sua
epoca. Ma la ricerca della Verità lo portò, anche prima della comparsa del Profeta
Muhammad sulla scena della Storia, a rinunciare ad ogni genere di vita confortevole,
fino a soffrire la condizione di schiavitù.
Secondo le fonti più autorevoli, Salman al Farsi morì nell'anno 35 dopo l'Hegra,
durante il Califfato di Othman, nella città di Madain.