Page 32 - Le Storie Dei Profeti

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Dopo due giorni finì la scorta dell’acqua e del cibo, Hagar e il bimbo furono assaliti
dalla sete, il bimbo piangeva in continuazione e
Hagar era disperata non sapeva cosa fare. La
salvezza sarebbe potuta venire solo da qualche
carovana di passaggio. Allora Hagar salì su una
colle
(il Safa)
per vedere se ne passava una, ma
non vide niente. Poi corse verso l’altra parte della
valle e salì l’altra colle di fronte
(il Marwa)
distante dall’altro qualche centinaia di metri,ma
non passava nessuno neanche da lì. Con il cuore
infranto per il pianto di Ismaele Hagar ripeté sette volte il percorso, senza poter
avvistare nulla.
Alla fine della settima corsa,
stremata, Hagar sedette a riposare su una roccia. Dio
mandò l’angelo Gabriele che con la sua ala scosse la terra sotto il tallone di Ismaele.
Improvvisamente uscì l’acqua di
Zamzam
, la
più pura sulla terra, sgorgò lentamente.
Quando Hagar la vide gioì e andò a
raccoglierla e disse “Zamm Zamm” che
significa letteralmente “non far scappare
l’acqua” ed è da qui che l’acqua prese il nome
di Zamzam. Hagar dissetò Ismaele e poi se
stessa, riempì l’otre e ringraziò l’Altissimo.
Il nostro Profeta Mohammad disse
: “Se Hagar non avesse trattenuto quell’acqua con
la barriera di sabbia, essa avrebbe formato uno dei fiumi più grandi mai esistiti, per la
benedizione di Allah a Ismaele, ma l’acqua bloccata, non aumentò il suo getto e
rimase lì formando una piscina”.
Gli uccelli del deserto volano dove trovano l’acqua e così arrivarono alla sorgente.
Gli abitanti del deserto videro gli uccelli, li seguirono e trovarono la sorgente.
Chiesero a Hagar chi fosse, e da dove veniva quell’acqua. Hagar rispose che era la
madre del bambino e Allah aveva donato loro l’acqua salvandogli la vita. Le chiesero
il permesso di stabilirsi nella valle e bere l’acqua del pozzo, lei accettò.
L’invocazione di Abramo venne esaudita, la valle di Mecca cominciò a popolarsi
intorno a quella sorgente miracolosa buona e Abbondante e divenne sosta per le
carovane. Poi vi si stabilì anche una tribù di nome Gorhom emigrò dallo Yemen dopo
il crollo di una vecchia diga. Arrivando a Mecca chiesero a Hagar, essendo lei la
proprietaria del pozzo, il permesso a stabilirsi lì in cambio di soldi e cibo, lei lo