Page 324 - Le Storie Dei Profeti

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Poi l’angelo si recò dal cieco, chiedendogli: “Quale è per te la cosa più
desiderabile?”. Rispose: ”Che Dio mi renda la vista, ed io veda la gente”. L’angelo lo
strofinò, e lui riacquistò la vista. Poi l’angelo gli chiese: “Quali beni preferisci?”; “Gli
ovini”; gli fu data una pecora gravida.
Tutti i tre divennero pastori; il primo ebbe una valle piena di cammelli, il secondo
una piena di bovini, ed il terzo piena di pecore. L’angelo si recò dal lebbroso, e gli
disse: “Sono un povero uomo in viaggio, non ho più da vivere, chiedo a te nel nome
di Colui Che ti ha dato questa bella pelle e tutti i beni che possiedi, di darmi un
cammello col quale possa arrivare alla fine del mio viaggio”. Quello rispose: “Gli
impegni sono tanti”. L’angelo aggiunse: “E’ come se ti conoscessi; non eri tu il
lebbroso che la gente evitava? Non eri povero e Iddio ti ha dato?”. Rispose: “Ho
semplicemente ereditato questi beni, di generazione in generazione”. L’angelo
replicò: “Se stai mentendo, Iddio ti faccia ritornare nella condizione nella quale ti
trovavi prima”.
Quindi si recò dal calvo, e chiese come aveva chiesto l’altro, ed esso rispose in
uguale modo, l’angelo replicò; “Se stai mentendo, ti faccia ritornare Iddio nella
stessa condizione nella quale ti trovavi prima”.
Poi recandosi dal cieco, gli disse: “Sono un viandante povero, non possiedo più nulla.
Chiedo a te nel Nome di Colui Che ti ha reso la vista, una pecora, colla quale arrivi a
buon fine nel mio viaggio”. Quello rispose: “Ero cieco, e Dio mi ha reso la vista e la
ricchezza: in nome di Dio Potente e Glorioso prendi tutto quello che ti serve per
affrontare il tuo viaggio”. L’angelo disse:Tieneti i tuoi beni;siete stati soltanto messi
alla prova, e Dio è rimasto soddisfatto di te, mentre è in collera coi tuoi due
compagni”.