Page 328 - Le Storie Dei Profeti

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Durante il mese di Ramadan di ogni anno, tutte le parti del Corano rivelate fino a quel
momento venivano riconfermate e revisionate dal Profeta insieme all'Angelo
Gabriele. Durante l'ultimo Ramadan della sua vita terrena, il Sublime Corano venne
recitato completamente per due volte dal Profeta, sempre sotto il controllo di
Gabriele.
Perciò è chiaro ed evidente che il Sublime Corano fu compilato e autenticato dal
Messaggero di Allah stesso durante la sua vita terrena, sia nella sua forma scritta che
nella memoria di moltissimi Sahaba.
Il Corano era dunque già stato completamente messo per iscritto, con la corretta
sequenza dei versetti, durante la vita del Messaggero di Allah. Tuttavia, le varie parti
erano state scritte su diversi frammenti, pezzi di cuoio, pietre sottili e piatte, foglie di
palma, ossa, ecc.
Il manoscritto originale del Corano:
Dopo la morte del Profeta, Abu Bakr, il primo
Califfo dell'Islam, ordinò che il Corano venisse ricopiato dai differenti materiali su
uno stesso, comune materiale, che potesse essere ridotto in forma di “foglio”. Tutti
questi “fogli” furono poi legati insieme, in modo che nessuna delle parti della
compilazione andasse perduta.
Moltissimi Sahaba erano soliti trascrivere la Rivelazione del Sublime Corano per se
stessi, ogni volta che sentivano pronunciare un nuovo versetto dalle labbra del
Profeta. Tuttavia, ciò che essi avevano scritto a titolo personale non era sempre
verificato personalmente dal Messaggero di Allah, e quindi potevano, al contrario,
contenere qualche errore.
Durante il Califfato di Othman, egli fece allora
consegnare l'originale del manoscritto del Corano
(che era stato raccolto nell’epoca di Abu Bakr, ed
era in custodia di Hafsah, una delle moglie del
Profeta e figlia di Omar). Othman ordinò a quattro
Sahaba, che facevano parte del gruppo dei 'segretari'
del Sacro Profeta, di ricopiare l'originale,
producendo sette copie perfette, conformi
all'originale. A capo dei quattro 'segretari' vi era Zayd ibn Thabit, il segretario
personale del Profeta Muhammad.
Le sette copie perfette, conformi all'originale dettato dal Profeta, vennero poi spedite
dal Califfo nei sette maggiori centri del mondo Musulmano.
Tutte le altre 'collezioni personali' conservate da alcuni Sahaba, che non erano state
controllate personalmente dal Profeta, e che, dunque, potevano contenere degli errori,