Page 35 - Le Storie Dei Profeti

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fanno con tanta forza ed odio, poiché Satana è
l’eterno nemico dell’uomo. Lo facciamo con
l’intenzione che in quel momento dobbiamo
allontanarci dal Diavolo.
Arrivò il momento del sacrificio, Ismaele chiese:
“Padre mio per fare ciò mettimi con la fronte a
terra, in modo che tu non possa guardarmi negli
occhi mentre esegui l’ordine di Allah L’Altissimo,
per non farti prendere in quel momento dalla
debolezza. Affila la lama del coltello nel miglior modo possibile, lega le mie mani e
piedi per eseguire l’ordine di Dio correttamente”.”.
Abramo si preparò ad obbedire insieme al figlio, la sottomissione fu di entrambi,
Ismaele accettò il suo destino, non lo subì passivamente e dimostrò anche lui la sua
fede e ciò era indispensabile perché Abramo andasse avanti. In tutto questo c’è il vero
significato dell’Islam, la sottomissione totale in Dio.
Il padre Abramo disse “Bismillah Allahu Akbar” ed eseguì l’ordine di Allah
(Altissimo), ma il coltello non tagliava, insisteva diverse volte senza ottenere risultati,
accadde la stessa cosa come quando gettarono Abramo nel fuoco, il Profeta non si
bruciò, questa è la potenza di Iddio L’Altissima.
Qui Dio nostro Signore chiamò il Profeta Abramo e disse: “O Abramo hai superato
la più grande prova di fede in Me.
T
u hai seguito il mio ordine, ma non uccidere tuo
figlio, non voglio il suo sangue, volevo solo metterti alla prova”
Arrivò l’Arcangelo Gabriele con un montone con corna, bianco con occhi neri, che
aveva pascolato per 40 anni in Paradiso.
In ricordo del sacrificio di Ismaele i Musulmani celebrano
la festa del sacrificio
“Aid
Al- Adha” ogni anno, il 10° giorno del mese del pellegrinaggio. E’ una festa ricca di
significati nella sua asprezza e nella sua dolcezza. In questa festa ogni famiglia, che
ha possibilità economiche, sacrifica un montone e distribuisce la sua carne tra poveri
e parenti.
I montoni sacrificati devono essere maschi, di età superiore ai sei mesi, in
buona salute, non castrati, senza segni esteriori che siano sintomo di qualche "difetto"
(la coda tagliata, un gonfiore dovuto alla morsicatura di un cane.
così il Corano conferma che Ismaele è
“il Figlio del Sacrificio”
, non Isacco come
scritto nella Bibbia.