Page 361 - Le Storie Dei Profeti

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Profeta stava sveglio durante le ultime dieci notti, svegliava e faceva alzare i suoi
famigliari per pregare Dio.
La notte del 27 di Ramadan (notte di fine 26 ed inizio 27 al tramonto), le moschee
sono aperte tutta la notte e viene recitato continuamente il Corano, si prega, si
fanno più rakaah possibili. E' una notte dalla atmosfera molto particolare.
La preghiera di notte ha un grande valore da Allah perche aiuta il Musulmano a
essere più vicino a Dio.
Il digiuno nella tradizione ebraica
“Nella tradizione ebraica, digiunare vuol dire
precisamente ‘inchinare l’anima’. Riassumendo nella rivelazione ebraica il digiuno
ha una funzione di purificazione dai peccati e di rafforzare le suppliche a Dio, prepara
a ricevere “le vicinanze speciali di Dio” e quindi avvicina a Dio, a patto però, come
insistono i Profeti, che esso si accompagni ad un atteggiamento totale della persona di
allontanamento dal male e dall’ingiustizia e apertura alla misericordia verso i
bisognosi.
Anche oggi vengono osservati dei giorni di digiuno nel calendario ebraico, memoria
di avvenimenti storici, tra cui quello più importante rimane lo
Yom Kippur
. Il modo
in cui si celebra questo digiuno non è scritto, ma si tramanda attraverso una tradizione
orale e diffusa ora in tutti i paesi. Vi vengono praticate cinque divieti: non bere, non
mangiare, non ungere il corpo con oli profumati, non lavarsi e profumarsi, non
indossare scarpe di pelle, non avere rapporti sessuali.
Il digiuno nella tradizione cristiana:
Guardando ai testi di riferimento cristiano, che
sono compresi nella Bibbia, e in modo particolare nel Nuovo Testamento, possiamo
notare come il digiuno sia presente nella vita di Gesù (pace su di Lui) dall’inizio della
sua missione. Egli infatti si preparò alla vita pubblica con un periodo di digiuno di
quaranta giorni, nel quale “
non mangiò nulla
(Luca 4,2).
Nei primi secoli della Chiesa Cristiana il digiuno è consigliato in preparazione al
battesimo, nel periodo che prepara alla Pasqua e in altre occasioni in cui occorre
chiedere perdono a Dio per le proprie colpe.
S.Atanasio, uno dei padri del deserto scrive:”
Ecco quali sono gli effetti del digiuno:
guarisce i malati, arresta il flusso degli umori corporali, respinge i demoni,
allontana i pensieri malvagi, rende lo spirito più chiaro, purifica il cuore, santifica il
corpo, mette l’uomo sul trono di Dio. Il digiuno è una grande forza e procura un
grande successo
”.
La pratica antica del digiuno cristiano consiste normalmente nel consumare un solo
pasto nella giornata, dopo il tramonto, a cui fa seguito, abitualmente, la riunione
serale per l’ascolto della parola di Dio e la preghiera comunitaria.