Page 376 - Le Storie Dei Profeti

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Al contrario l'Islam, oltre 1400 anni fa, diede alla donna diritti paritari; il
diritto di eredità, quello di possedere un'attività, di scegliersi il marito, di
divorziare, di lavorare, il diritto all'educazione e molti altri diritti che
l'Occidente non dà neppure oggigiorno. E’ pur vero, purtroppo, che in
molti paesi di religione islamica la donna è maltrattata, segregata e
torturata. Ma questi modi di comportarsi, derivano unicamente dall’
ignoranza, che appartiene a molte persone indifferentemente dalla fede o
dalla nazionalità.
La donna musulmana
agli occhi del mondo europeo
Purtroppo, chi non è musulmano, non riesce a comprendere il mondo delle donne
musulmane, e in molti tendono a considerarle come povere sciocche sottomesse al
marito, senza personalità né libertà di scelta nella vita. Ma questa è un’immagine
completamente distorta e lontana dalla realtà.
Le Musulmane indossano il velo e gli abiti lunghi non perché le li impongono i loro
padri o i loro mariti, ma perché, essendo Musulmane praticanti, il loro amore verso
Dio le spinge di fare spontaneamente ciò che Dio le chiede tramite il Sacro Corano e
che viene precisato dai detti del Profeta Mohammed.
Molte Musulmane scelgono di non portar il velo così come molti cattolici non vanno
a messa.
Come mogli, possono logicamente scegliere con chi sposarci quindi, amando e
rispettando il proprio marito, creare un ambiente affettuoso e caloroso affinché sia un
rifugio sereno per la famiglia, appoggiare e consigliare il proprio coniuge nel miglior
modo possibile.
Inoltre sono libere di svolgere i loro incarichi anche fuori casa, di studiare, di
approfondire la religione e di praticarla.
Possono anche richiedere il divorzio se il matrimonio le diventa insopportabile (se
esistono seri motivi, non per futilità).
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Come emerge da tutto ciò, le donne musulmane non sono “schiave” dei
loro uomini, né si ritengono tali.