Page 443 - Le Storie Dei Profeti

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L’Islam ci insegna che bisogna usare misericordia e bontà con gli animali, in quanto
esseri viventi e creature di Dio.
Il Sacro Profeta disse:
“Chi non ha compassione per
gli altri non avrà la Compassione di Dio. Siate misericordiosi con gli esseri viventi ,
Dio vi tratterà alla stessa maniera”
.
E’ vietato ucciderli. Bisogna nutrirli o permettere loro che lo facciano da sé, non
bisogna torturarli, picchiarli, caricarli oltre le loro possibilità, mutilarli o bruciarli o
rinchiuderli. Come disse il Sacro Profeta:
“Una donna ha meritato l’Inferno a causa di
una gatta che aveva rinchiuso fino a che non morì. Non la nutriva e neanche la lasciò
andare in maniera che mangiasse qualche bestiola da terra”.
E disse
anche:
“Chiunque uccida un passero o qualcosa di più grande senza una
giusta causa, Allah lo riterrà responsabile nel Giorno del Giudizio”.
Quelli che
ascoltavano hanno chiesto: "O Messaggero di Allah quale è una giusta causa"? Ed il
Profeta rispose:
"Ucciderlo per mangiarlo, non semplicemente tagliargli la testa per
gettarlo via".
E’ inoltre il Sacro Profeta proibì l’utilizzo delle pellicce delle bestie feroci. E’ invece
permessa l’uccisione degli animali pericolosi, come il cane arrabbiato, il lupo, la
vipera, lo scorpione, i ratti e altri simili. Importante per il Musulmano vivere in
armonia con la natura e con gli animali che la popolano.
Attraverso questa ricerca possiamo quindi dire che questa religione antica quasi
di 1500 anni abbia avuto sempre come obbiettivo fondamentale l’equilibrio
uomo - natura.