Page 55 - Le Storie Dei Profeti

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(Zul Nun) l’uomo della balena
Allah inviò a Ninive, l’attuale Mosul in Iraq, il migliore tra i grandi Profeti del tempo
per invitare gli abitanti ad abbracciare l’Islam, il Profeta Giona pace su di lui (in
Arabo Yunus) che visse nell’ VIII secolo avanti Cristo. Giona ammonì il suo popolo
che sarebbe arrivato dal cielo un grande castigo, ma loro non vollero ascoltarlo;
prendendosi gioco di lui, deridendolo,e non credeva a un castigo divino.
Giona nel frattempo, stanco del suo popolo miscredente, abbandonò la città, senza
ordine di Dio, e salì su una nave. Giona scordò che un inviato è sottomesso all’ordine
divino e la sua missione non è far credere la gente, ma continuare a diffondere la
parola di Dio qualsiasi fosse il risultato ottenuto.
La città, fu allora circondata dalle fiamme, gli abitanti spaventati, ebbero un
pentimento totale e improvviso, talmente sincero, che Allah li perdonò fermando il
Suo castigo, che stava per giungere.
Sul mare arrivò una terribile tempesta; secondo una superstizione dei marinai
chiunque fugge dal suo luogo crea al mare una tale agitazione. Per trovare una
soluzione il capitano disse: “dobbiamo tirare a sorte, la persona che esce il suo nome
va gettato in mare”. Tirarono a sorte per tre volte e per tre volte uscì il nome di
Giona. Egli si rese conto del suo sbaglio, capì che era lui il responsabile di questa
tempesta. Si accorse che Dio voleva punirlo per essersene andato senza il Suo
permesso.
Era una notte buia senza luna, Giona era terrorizzato. I
marinai, lo presero e lo gettarono in mare, dove fu
inghiottito da una grossa balena, alla quale Dio aveva
ordinato di dirigersi verso la nave e aspettare il lancio di
Giona per inghiottirlo, ma senza morderlo o ferirlo.
All’improvviso Giona si trovò dentro tre strati di buio
profondo: il ventre della balena, il buio del profondo del
mare e il buio della notte. Giona si pentì, cominciò a piangere, implorò Dio dicendo:”
Non c’è altro dio all’infuori di Te, gloria a Te, sono stato ingiusto”. Rimase tre giorni
nello stomaco della balena, continuando a piangere glorificando Allah. Dio disse nel
Corano :”
Se non fosse stato uno di coloro che glorificavano Allah, sarebbe rimasto
nel suo ventre fino al giorno della resurrezione.”