Page 60 - Le Storie Dei Profeti

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La storia di Giuseppe (in Arabo Yosef) , viene definita nel Corano “
la più bella delle
storie”
. La dodicesima sura del Corano rivelata quasi interamente a Mecca nell’anno
della tristezza, (in cui morì la moglie Khadija e lo zio Abu Taleb). Giuseppe
rappresenta un esempio di coraggio nell’ affrontare l’ingiustizia, e le difficoltà della
vita. Forse per questo la sua storia era la più adatta da raccontare in quel momento di
difficoltà nella vita del Sacro Profeta Muhammad.
Il Corano dedica un intera sura alla storia di Giuseppe, diversamente dagli altri
Profeti, le cui vicende sono accennate e riprese più volte nel libro santo.
La rivelazione della sura fu dovuta alle domande che alcuni meccani idolatri,
incoraggiati dai rabbini, cercavano di mettere in difficoltà il profeta Mohammad,
chiedendogli di spiegare perché il Profeta Giacobbe e la sua famiglia si stabilirono in
Egitto.
Giuseppe figlio di Giacobbe figlio di Isacco, figlio di Abramo, un’intera famiglia di
Profeti.
Il Profeta Giacobbe
Giacobbe s’innamorò della cugina “Rachele”, figlia minore di suo zio Laban che
chiese in sposa, ma fu ingannato, gli fu portata la sorella maggiore Lia al suo posto,
perché era quella che doveva sposare per prima. Dopo aver servito per altri sette anni
Laban, si sposò con Rachele (era lecito a quei tempi sposare due sorelle
contemporaneamente), ed ebbe da lei Giuseppe e Beniamino. Dall’altra moglie “Lia”
ebbe sei figli.
Giacobbe ebbe 12 figli da quali discesero le 12 tribù ebraiche; Giuseppe e Beniamine
erano figli di Rachele, la moglie preferita di Jacopo, gli altri figli erano Ruben,
Simone,Levi,Giuda,Isaccar e Zabulon, figli di Lia sorella di Rachele; Dan e Neftali
erano figli di Bala (serva di Rachele), Gad e Aser erano figli di Zelfa (serva di Lia).
L’insegnamenti di Abramo ai suoi figli:
‘Figli miei, Allah ha scelto per voi la
religione: non morirete se non Musulmani’. Forse eravate presenti quando la morte si
presentò a Giacobbe ed egli disse ai suoi figli: ‘Chi adorerete dopo di me?’:
Risposero: ‘Adoreremo la tua divinità, la divinità dei tuoi padri Abramo e Ismaele e
Isacco, il Dio unico al quale saremo sottomessi’.”
Corano, Sura Al Baqara
.