Page 65 - Le Storie Dei Profeti

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I due giovani divennero amici di Giuseppe. Ognuno di loro ricevette un sogno, il
coppiere disse:”Mi sono visto in sogno mentre schiacciavo dell’uva “. L’altro
disse:”Mi sono visto mentre portavo sulla testa una cesta di pane e gli uccelli lo
mangiavano”. I due dissero: ” O Giuseppe, spiegaci l’interpretazione di tutto ciò”.
Prima di rispondere alle loro domande, Giuseppe insegnò loro la religione del suo
antenato Abramo pace su di lui. Cercò di convertirli alla fede nell’Unicità di Allah in
maniera che entrambi e sopratutto quello che sarebbe stato di lì a poco condannato a
morte , potesse salvare la sua anima . Il culto e la fede di Giuseppe erano le
caratteristiche che avevano colpito i suoi compagni di prigionia al punto da spingerli
di rivolgersi a lui affinché interpretasse i loro sogni.
Giuseppe gli disse: “ Uno di voi sarà messo in libertà e continuerà a servire il re,
mentre l’altro verrà crocifisso e gli uccelli beccheranno la sua testa”. Si avverarono le
previsioni di Giuseppe, venne impiccato il cuoco e liberato il coppiere.
Al momento della liberazione del coppiere, Giuseppe gli chiese di ricordarsi di lui
presso il suo faraone e di raccontargli la storia di un prigioniero innocente. Ma il
satana, nemico del genere umano,fece sì che il coppiere dimenticasse di raccontare al
suo signore di Giuseppe. Così Giuseppe venne dimenticato in prigione per lunghi
nove anni, che li sopportò con fede e pazienza, fiducioso nella giustizia di Dio.
Il sogno del re :
Dopo circa nove anni, un giorno il re d’Egitto ebbe un sogno e
disse ai suoi uomini: “ Ho sognato sette vacche grasse inseguite da sette vacche
magre, quest’ultimi si sono trasformate in mostri e hanno divorate quelle grasse. Poi
ho visto spuntare sulla sponda del Nilo sette spighe verdi e piene, che sono sparite nel
fango, il loro posto è stato preso da sette spighe secche e vuote. Voi sapienti !
rivelatemi il senso di questa mia visione”. Risposero :” Incubi confusi, non sappiamo
interpretare gli incubi”.
La notizia del sogno giunse al coppiere del re, che ricordandosi di Giuseppe, andò
subito a parlarne al re e gli disse : “ Giuseppe è l’unico che possa interpretare questo
sogno, quando ero in prigione mi aveva raccomandato di raccontarle la sua storia ma
mi sono dimenticato. Lasciate fare a me, vi farò sapere la spiegazione” così il
coppiere andò da Giuseppe e lo raccontò del sogno del re.
Giuseppe gli disse: “Coltiverete per sette anni come vostra consuetudine. Tutto quello
che avrete raccolto dovete lasciarlo in spiga per conservarlo, eccetto il poco che
consumerete. Poi verranno sette anni di carestia, consumerete tutto quello che avete
risparmiato, eccetto quel poco che conserverete. Verrà in seguito un’annata in cui la
gente sarà soccorsa dalle piogge, ritorna la fertilità e ci sarà tanta prosperità al punto
che la gente farà la fila davanti al pressatore per spremere olive, uva e altra frutta”.