Page 74 - Le Storie Dei Profeti

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dio supremo. Egli venne educato come un principe nella casa dell’uomo che sarebbe
stato il suo grande nemico.
Mosè uccide un Egiziano:
Quando raggiunse l’età adulta, Mosè era a conoscenza
della sua origine ebrea e aveva dei contrasti con il Faraone a causa delle pessime
condizioni in cui erano costretti a vivere i figli di Israele e anche per ragioni che
riguardavano la religione degli Egizi.
Un giorno Mosè andò di pomeriggio a fare una giro in città, la maggior parte degli
abitanti erano a casa a fare la siesta pomeridiana e le strade erano semivuote. Mosè
passeggiando trovò due uomini che si battevano corpo a corpo: uno era del suo
popolo (Ebreo) e l’altro degli avversari (Egiziano). L’uomo del suo popolo chiese
aiuto a Mosè contro il nemico: Mosè dette un colpo all’Egiziano per allontanarlo
dall’Ebreo, ma quello cadde morto. Mosè era robusto e forte, ma non si rendeva
conto della sua forza fisica finche non capitò questo incidente. Certamente lui non
voleva ucciderlo e non si immaginava che con un colpo di mano potesse ucciderlo.
Mosè si pentì e chiese perdono a Dio.
L’indomani mentre Mosè si nascondeva in città per paura di essere arrestato e ucciso
dai soldati del Faraone, si sentì chiamare a gran voce dallo stesso Ebreo che il giorno
precedente litigò con l’Egiziano, voleva che Mosè l’aiutasse perche stava litigando
con un altro Egiziano. Allora Mosè lo rimproverò per i suoi frequenti litigi dicendo:
“Davvero sei un evidente provocatore”. L’Ebreo si rivolse contro Mosè dicendo: “O
Mosè, vuoi uccidermi come hai fatto ieri con quell’altro?”. Così l’Egiziano scoprì che
Mosè era l’assassino. Questa era la ricompensa di Mosè per aver difeso questo Ebreo.
Egli si presentava agli Israeliti come uno di loro che poteva servirsi della sua
posizione di privilegio presso gli Egiziani per migliorare le loro condizioni.
La notizia dell’omicidio dell’Egiziano si diffuse in tutta la città, fino al Faraone che
condannò a morte Mosè e mandò i suoi uomini a cercarlo perché fosse eseguita la
sentenza. Dall’altro capo della città giunse correndo un uomo ( era uno degli uomini
del Faraone che divenne amico di Mosè, e si convertì alla sua fede) e disse a Mosè:
“O Mosè, i notabili sono riuniti in consiglio e hanno deciso la tua condanna a morte.
Fuggi! Questo è il mio consiglio sincero”.
Mosè lascia l’Egitto e va a Madyan:
Mosè uscì dalla città più timoroso che mai e
invocò Dio dicendo: “Signore, salvami da questo popolo ingiusto”. Infatti era un’
ingiustizia condannarlo a morte per l’uccisione non intenzionale dell’Egiziano.
Ma il Faraone, che non aveva mai accettato Mosè come suo figlio, in collaborazione
con il capo della polizia che odiava Mosè decisero questa condanna.