Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, Colui Che dona misericordia

DIALOGO TRA UN MUSULMANO E UN CRISTIANO

dott. Hassan M. Baagil

Affinché la Parola di Allah sia la più alta

Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, Colui Che dona misericordia

Sono grato ad Allah per aver letto il manoscritto di questo libro in grado di aprire gli occhi, e che mi sia stato chiesto di scrivere una introduzione.

Chiunque sia interessato al confronto tra le religioni vi troverà molte sorprese che sfidano quelle che una volta si credeva fossero verità assolute.

Questo lavoro del dott. Hassan M. Baagie riflette i suoi meticolosi e appassionati sforzi per presentare le sue scoperte in modo chiaro, preciso e conciso.

Come risultato dei suoi studi riguardo il Cristianesimo e la Bibbia, durante un periodo di quattro anni, il dottor Baagie, un devoto Musulmano, ha imparato non solo che i Cristiani differiscono molto tra loro anche nella dottrina di base (trinità, divinità di Gesù, ecc...), ma anche che essi non sanno che la dottrina della Chiesa contraddice la Bibbia moltissime volte e che persino la Bibbia è in contraddizione con se stessa!

Le sue conversazioni con Cristiani sia del clero che laici durante i suoi studi, gli ha fornito lo spunto per questo libro.

Il lettore sarà sorpreso di sapere che nella Bibbia, Gesù (pace su di lui) non dichiarò mai di essere Dio, che Gesù non morì sulla croce, che i miracoli compiuti da Gesù furono compiuti anche da molti altri Profeti e anche da non credenti e che Gesù stesso profetizzò l’avvento del Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui).

Questo e molto altro è contenuto in molti passaggi delle scritture Bibliche. La domanda che ovviamente ci si pone dopo aver constatato simili contraddizioni è: la Bibbia è parola di Dio?

Gli sforzi compiuti dal dott. Baagie non intendono deridere i Cristiani, né deridere la figura di Gesù (‘alayhi-s-salâm) e i suoi insegnamenti. Che Allah ci preservi da ciò! L’intento è ovviamente quello di indicare che la falsità, le false rappresentazioni, le bugie contro Allah e i Suoi Profeti sono di per sé ridicole e sono la base del non credere.

Il “dialogo tra un Musulmano e un Cristiano” inoltre espone chiaramente il punto di vista islamico in tali questioni e mostra come il Corano, rivelato al Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) circa 600 anni dopo la vita terrena di Gesù (pace su di lui) corregga gli errori interpolati al messaggio che Gesù stesso portò.

Questo libro desidera essere un punto di incontro tra Musulmani e Cristiani, dando particolare risalto ai dialoghi tra le due fedi.

In più, i Cristiani potranno essere maggiormente consapevoli di ciò che dice la Bibbia e di ciò che furono gli intenti di Gesù (pace su di lui), leggendo questolibro.

In conclusione, noi Musulmani speriamo che i non Musulmani accettino la Verità e professino l’Unicità di Allah e dichiarino che Muhammad è il Suo servo e Messaggero.

Che Allah ricompensi il dott. Baagie per i suoi sforzi nel disperdere le tenebre dell’ignoranza. Che Allah dia pace a tutti noi.

Muhammad A. Nubee

Sono un americano educato fin dalla fanciullezza nel credo Cristiano.

Fino al momento in cui cominciai a porre domande al mio animo riguardo a Dio, cioè Allah, avevo sempre dato per scontate moltissime importanti questioni.

Dopo diverse discussioni e dopo aver letto e riletto im manoscritto di questo libro abbandonai la versione della Bibbia di Re Giacomo.

Alla fine annunciai pubblicamente la mia Shahâdah (testimonianza di fede) prima in inglese e poi in arabo: “Testimonio che non vi è altra divinità eccetto Allah, che la Sua qualità divina è incondivisa, e che Muhammad è Suo servo e Messaggero”, “Ash-adu an lâ ilâha illâ Allâh, ash-adu anna Muhammadan RasuluLlah”.

Attraverso questa basilare e semplice Testimonianza, credo che molte persone si sottometteranno ad Allah, con cuore sincero.

Spero che questo libro breve e di facile lettura sia propagato in tutto il mondo e attragga molti di coloro che stanno cercando la vera fede, in cui le loro menti possano trovare riposo e soddisfazione.

Roj Earl Jones

Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, Colui Che dona misericordia

Questo libro è stato scritto come risultato dei miei dialoghi con Cristiani sia del clero sia laici.

Le discussioni sono state oneste, piacevoli, amichevoli e costruttive, senza alcuna sottile intenzione di ferire i sentimenti religiosi di nessun Cristiano.

Questo libro intende essere provocatorio e di confronto per la Cristianità.

Spero risulti utile agli studenti di religioni comparate e a tutti coloro che cercano la verità.

Dott. H.M. Baagil

Gennaio 1984

Traduzione a cura della sorella Dhatu-n-Nurayn, che Allah la ricompensi

CAPITOLO 1

Il primo contatto tra un Cristiano e un Musulmano

Cristiano – Perché sono sorte, negli ultimi decenni, discussioni tra Cristiani e Musulmani riguardo alle loro dottrine?

Musulmano – Penso perché entrambi abbiamo molte cose in comune; noi crediamo in Un solo Creatore che ha inviato molti Profeti e crediamo che Gesù (pace su di lui) sia il Messia e Verbo di Dio, cose queste che sono negate dagli Ebrei.

Il Corano dice:

O Maria, Allah ti annuncia la lieta novella di una Parola da Lui proveniente: il suo nome è il Messia, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell’Altro, uno dei più vicini (ad Allah) (Corano III. Âl-‘Imrân, 45)

I dialoghi sono iniziati ovunque, in Europa, Canada, Stati Uniti e Australia.

Perfino in Vaticano ci sono stati confronti tra teologi del Vaticano e studiosi Musulmani dell’Egitto a Roma nel 1974, al Cairo nel 1974 e nel 1978 e tra teologi cattolici e studiosi Musulmani dell’Arabia Saudita a Roma nel 1974. Molti dialoghi si sono aperti a Colombo ed i Musulmani sono regolarmente invitati anche nelle chiese per discutere dell’Islâm.

C – Se il Cristianesimo è presente da quasi 2000 anni e l’Islâm da più di 1400 anni, perchè queste discussioni non sono avvenute secoli fa?

M – Negli ultimi 3/400 anni molti paesi asiatici ed africani, dominati da Musulmani, furono colonizzati dall’Inghilterra, Francia, Olanda, Belgio, Spagna e Portogallo. Molti coloni missionari Cristiani cercarono di convertire più Musulmani che poterono con ogni mezzo possibile, ad esempio concedendo loro cure mediche, vestiti, cibo, lavoro per i poveri, ma solo pochi si convertirono.

Alcuni si convertirono al Cristianesimo, poiché avevano l’errata convinzione che il Cristianesimo avrebbe portato loro progresso e civilizzazione. Si sbagliavano, dato che questo progresso fu conseguito in Europa solo dopo la separazione dei poteri dello Stato e della Chiesa.

Inoltre gli studenti Musulmani erano attivi nel proporre l’Islâm in occidente.

C – Vede altre ragioni per cui si organizzano molti dialoghi oggigiorno?

M – Penso che il divario tra i due gruppo si stia stringendo con la crescente apertura all’Islâm da parte dei Cristiani; ciascuno è più tollerante ed entrambi competono nella ricerca di proseliti da convertire.

Ricordo ancora un insegnante Cristiano che diceva: “Maometto l’impostore, l’illuso, l’epilettico”. Ora solo pochi scrittori raffigurano l’Islâm in maniera così ostile. Noi Musulmani siamo più vicini ai Cristiani che agli Ebrei ed ai miscredenti. Come il Corano profetizzò:

Troverai che i più acerrimi nemici dei credenti sono i giudei e i politeisti e troverai che i più prossimi all’amore per i credenti sono coloro che dicono: “In verità siamo nazareni”, perché tra loro ci sono uomini dediti allo studio e monaci e che non hanno alcuna superbia” (Corano V. Al-Mâ’ida, 82)

Alcune sette cristiane stanno solo ora facendo enormi progressi, riconoscendo per la prima volta nella storia che Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) discende da Ismaele attraverso il suo secondo figlio Kedar. Il “Devis dictionary of the Bible” del 1980, stampato col contributo del Ministero per l’educazione cristiana della Chiesa Presbiteriana in America, scrive sotto la parola “Kedar”: “Una tribù che discende da Ismaele (Genesi 25:13) e dalla loro tribù infine discende Muhammad”.

La “International standard Bible encyclopedia” cita la seguente affermazione di A.S. Fulton: “...delle tribù di ismailiti, la tribù “Kedar” deve essere stata una delle più importanti e di conseguenza nei tempi successivi il nome fu applicato a tutte le selvagge tribù del deserto. È attraverso Kedar (in arabo Kaydar) che gli esperti di genealogia musulmani tracciano la discendenza di Muhammad da Ismaele”.

Anche lo “Smith’s Bible Dictionary” riporta questa nota: “Kedar: secondo figlio di Ismaele (Genesi 25:13). Muhammad tracciò il suo legame genealogico con Abramo attraverso la famosa tribù dei Quraishiti, che sorse da Kedar; gli arabi dell’Hijâz sono chiamati “Bani Harb” (uomini della guerra) e sono ismailiti in quanto alle origini”.

Pelgave dice: “La loro lingua è ancora oggi come identica a quando fu scritto il Corano (610 d.C.) essendo rimasta incorrotta per più di 1200 anni”.

Il più grande patrimonio portato dagli immigrati Musulmani nell’area occidentale non è la loro manodopera, bensì l’Islâm che proprio lì sta mettendo radici. Si stanno I genitori o la comunità lo convertono poi al Giudaismo, al Cristianesimo, e ad altri culti,

o all’ateismo. È inoltre provato che l’Islâm non si sta propagando con la spada, ma semplicemente con la propaganda di un singolo individuo o di un gruppo di Musulmani; noi non abbiamo missionari specializzati come nelle missioni Cristiane.

Dal 1934 al 1974, la popolazione mondiale è aumentata del 136%. Durante questo stesso periodo, il numero di Cristiani è cresciuto del 47%, mentre quello dei Musulmani del 235% (fonte: reader’s Digest Almanac and year-book del 1983).

C – Se le tre religioni – Ebraismo, Cristianesimo e Islâm – dicono di provenire dallo stesso ed Unico Creatore, perché differiscono tra loro?

M – Tutti i Profeti da Adamo (pace su di lui) a Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) furono inviati con il medesimo messaggio: cioè la totale sottomissione, da parte degli uomini, ad Allah (‘azza waJalla).

Questa sottomissione in arabo si chiama Islâm. Islâm, inoltre, significa pace, pace tra il Creatore e le Sue creature.

Al contrario di “Giudaismo” o “Cristianesimo”, il nome Islâm è stato dato dal Allah, il Creatore Stesso, come è menzionato nel Corano:

Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l’Islâm (Corano V. Al-Mâ’ida, 3)

Né il nome Giudaismo, né Cristianesimo si trovano nella Bibbia e neppure nel dizionario biblico. Nessun Profeta Israelita nominò la parola Giudaismo, Gesù non dichiarò mai di stabilire il Cristianesimo sulla terra e non chiamò mai se stesso un Cristiano. La parola Cristianesimo è nominata solo tre volte nel Nuovo Testamento e per la prima volta fu usata da pagani ed Ebrei di Antiochia nel 43 d.C., molto tempo dopo che Gesù lasciò questa terra.

Leggete in Atti (11:26):

Ed i discepoli furono chiamati Cristiani per primi in Antiochia (Atti 11:26)

Più tardi re Agrippa II viene ricordato per aver detto in Atti 26:28:

Poi Agrippa disse a Paolo: “Persino tu vuoi persuadermi ad essere un Cristiano?” (Atti 26:28)

Ma se uno soffre come un Cristiano, non si vergogni, canti invece gloria a Dio per questo nome (I Pietro 4:16)

La prima persona ad essere stata chiamata Musulmana non fu Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam), bensì Abramo (‘alayhi-s-salâm), che si sottomise totalmente ad Allah (‘azza waJalla).

Ma l’Islâm come modo di vita fu rivelato ad altri Profeti ancor prima che ad Abramo, come Adamo e Noè (pace su di loro).

Infine l’Islâm diventò il modo di vita (voluto da Allah) per tutta l’umanità.

C – Come potrebbe essere stato Abramo un Musulmano?

È noto come Giudeo (ndt= col termine Giudeo si intende in senso anche religioso, mentre col termine Ebreo si intende in senso di appartenenza tribale originaria).

M – Un Giudeo? Chi le ha detto questo? C – Noi l’abbiamo sempre pensato e deve essere confermato anche nella Bibbia! M – Può mostrarmi nella Bibbia dove si dica che egli era un Giudeo? Se non lo trova

posso aiutarla, legga Genesi 11:31.

C – Poi Terah prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino ad Harran e vi si stabilirono.

M – Quindi Abramo, che nacque ad Ur dei Caldei, non poteva essere un Giudeo.

Primo, non poteva essere nato Giudeo, perché Ur si trova in Mesopotamia, che attualmente corrisponde all’Iraq, era più un Arabo che un Giudeo... Secondo, il nome Giudeo venne usato dopo l’esistenza di Giuda, il grande pronipote di Abramo.

(cfr lo schema alla fine del capitolo; sono stati mantenuti i nomi originari)

Legga anche Genesi 12:4,5.

C -... Abram aveva 75 anni quando lasciò Harran... e si incamminarono verso il paese di Canaan.

M – Quindi Abramo emigrò a Canaan all’età di 75 anni e la Bibbia dice chiaramente che egli era là uno straniero, in Genesi 17:8: “Darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese di Canaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio”.

C – Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abram l’Ebreo

M – Come potete dire che Abramo era un Giudeo se la Bibbia stessa lo chiama Ebreo, che significa “un uomo proveniente dall’altra parte dell’Eufrate”, oppure “appartenente ad Eber, un discendente di Shem”. Legga ora in Genesi 32:28 cosa avvenne al nome di Giacobbe dopo la lotta con un angelo.

C – Riprese: Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto

M – Quindi Abramo era un Ebreo (nel senso, discendente da Eber), i discendenti di Giacobbe furono Israeliti, divisi in dodici tribù. Quindi solo i discendenti di Giuda furono originariamente chiamati Giudei. Per sapere chi fu realmente Mosè, legga Esodo 6:16,20

C – Questi sono i nomi dei figli di Levi secondo le loro generazioni: Gherson, Kohath, e Merari...e i figli di Kohat: Amram... e Amram prese in moglie Jochedeb, sua zia, la quale gli partorì Aronne e Mosè

M – Quindi Mosè non era un Giudeo, perché non era un discendente di Giuda, bensì un Levita. Mosè fu il portatore della Legge (la Torah) ai Figli di Israele.

C – Come riesce a spiegarlo così chiaramente?

M – Perché noi usiamo il Sublime Corano come criterio.

Si può spiegare la Bibbia e correggere i pregiudizi ebraici e cristiani nel contesto del Corano; esso è l’ultimo Libro rivelato, che non è stato mai corrotto o cambiato. I suoi contenuti sono stati garantiti da Allah Stesso:

Questo è un Libro su cui non ci sono dubbi (Corano II. Al-Baqara, 2)

Ed anche:

Noi abbiamo fatto scendere il Monito, e Noi ne siamo i custodi (Corano XV. Al-Hijr, 9)

Quest’aya (versetto) è una garanzia per l’umanità; è un fatto certo che siano passati più di 1400 anni, e non una sola parola del Corano sia cambiata. Nonostante i miscredenti abbiano fatto tutto il possibile nel tentativo di cambiarlo, i loro sforzi sono falliti miseramente.

È scritto nel Corano che Allah è il Custode di questo Libro e Allah, come aveva promesso, ha custodito il Corano e l’ha preservato puro. Al contrario, tutti gli altri Libri C – Cosa dice il Corano di Abramo e Mosè?

M – Nella Sûrah Âl-Imrân si legge:

O Gente della scrittura, perché polemizzate a proposito di Abramo,mentre la Torah e il Vangelo sono scesi dopo di lui? Non capite dunque? (Corano III. Âl-Imrân, 65).

E ancora:

Abramo non era né Giudeo né Nazareno ma puro credente e Musulmano, e non era uno degli associatori (Corano III. Âl-Imrân, 67)

E nella Sûrah “Al-Baqara” leggiamo:

Vorreste forse sostenere che Abramo e Ismaele e Isacco e Giacobbe e le Tribù erano giudaizzati o nazareni? Di’: Ne sapete forse più di Allah? Chi è peggior empio di chi nasconde qualcosa che ha ricevuto da Allah? Ma Allah non è incurante di quello che fate (Corano II. Al-Baqara, 140)

Di certo essi non potevano essere né Giudei né Cristiani, dato che il nome “Giudeo” venne dopo Giuda ed il nome “Cristiano” venne molto dopo Gesù (pace su di lui).

C – È strano sentire il nome di Allah! Perché non usa il termine “Dio” quando parla nella sua lingua?

M – Certo il nome “Allah” può sembrare strano ai non musulmani, ma questo nome è stato usato da tutti i Profeti, da Adamo a Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di loro). Si tratta della contrazione dei termini arabi Al-Ilah, cioè “Il Dio, Iddio”. Sopprimendo la lettera “l” dell’articolo, si ottiene la parola “Allah”. Secondo la grammatica araba possiamo avere la forma “Allaha”, che è prossima al nome ebraico che indica il Creatore, cioè “Eloha”. Ma gli Ebrei, erroneamente, usano la forma plurale “Elohim”, che indica più di una divinità. La parola “Allah” inoltre è molto più vicina alla parola aramaica che indica Dio, usata da Gesù, cioè “Alaha”.

Quindi, mentre il nome di Allah è strano per i non musulmani, non era affatto strano per tutti i Profeti da Adamo a Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di loro), i quali professavano tutti lo stesso Islâm, cioè la totale sottomissione (al Creatore), e la parola “Allah” indica il nome dell’Essere Supremo.

Il nome non è soggetto a plurale o a genere, quindi non esiste una cosa come “gli Allah”

o un Allah maschio o femmina, mentre esiste “dei”, “dio” o “dea”. Deriva quindi dall’uso confuso del termine Dio il fatto che molti Cristiani considerino Gesù come Dio. Anche la

Non solo la parola “Allah” risulta strana ai non musulmani, ma anche il modo dei Musulmani di adorare Allah compiendo le abluzioni, chinandosi, inginocchiandosi, prostrandosi, digiunando, non era strano per i Profeti (pace su tutti loro).

Mentre l’abluzione (cioè lavarsi tutto il viso, le braccia, i piedi, e inumidire i capelli) prima dell’adorazione è stata abbandonata dai Cristiani moderni, è ancora richiesto ai Musulmani, così come lo era per i Profeti, come si vede nel seguente passaggio della Bibbia:

E Mosè, Aronne e i sui figli si lavavano le mani e i piedi quando entravano nella tenda del Convegno e quando si accostavano all’Altare. Essi si lavavano come il Signore aveva ordinato a Mosè (Esodo 40:31,32)

Sebbene Paolo apportò molti cambiamenti agli insegnamenti di Gesù, restò comunque fedele alla pratica dell’abluzione, come si legge negli Atti degli apostoli:

Allora Paolo, presi quegli uomini, il giorno seguente si purificò con loro ed entrò nel Tempio (Atti 21:26)

Le donne Musulmane compiono la preghiera a capo coperto così come era scritto anche nella prima Lettera ai Corinzi:

Al contrario, ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto disonora il suo capo, perché è una medesima cosa che se fosse rasata. Quindi, se una donna non vuole portare il velo, si faccia tagliare anche i capelli, ma se è vergognoso per una donna farsi tagliare i capelli o farsi rasare, allora che porti il velo... giudicate voi stessi: è conveniente che una donna preghi Dio senza essere velata? (I Lettera ai Corinzi 11:5,6 e 13)

L’atto di adorazione dei Musulmani con l’inchinarsi, l’inginocchiarsi e il prostrarsi e senza calzature è stato compiuto anche dai Profeti precedenti:

Venite, adoriamo e prostriamoci, inginocchiamoci al Signore che ci ha fatti (Salmi 95:6)

Allora Giosuè cadde con la faccia a terra e si prostrò in adorazione (Giosuè 5:14)

Elia si recò alla cima del carmelo: gettatosi a terra pose la faccia tra le proprie ginocchia (I Re 18:42)

Essi (Mosè e Aronne) si prostrarono con la faccia a terra e la Gloria del Signore apparve loro (Numeri 20:6)

Subito Abramo si prostrò col viso a terra e Dio parlò con lui (Genesi 17:3)

E il Signore gli disse (a Mosè): sciogli i sandali dei tuoi piedi, perché il luogo in cui stai è terra santa (Esodo 3:5 e Atti 7:33).

C – Non ho mai letto del Pellegrinaggio o di un edificio sacro, nella Bibbia.

M – Eppure è menzionato chiaramente molte volte, ma i lettori della Bibbia l’hanno trascurato.

Giacobbe, sulla strada per Padan Aram, ebbe una visione ed il mattino seguente costruì una colonna di pietre che chiamò “Beth-El”, cioè “la casa del Signore” (Genesi 28:18,19)

Alcuni anni dopo lo stesso Profeta Giacobbe (pace su di lui) ricevette l’ordine di Allah di recarsi a Beth-El. Giacobbe rimosse tutte le altre divinità prima di recarvisi. Più tardi anche il Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) rimosse gli idoli dalla Sacra Ka’aba alla Mecca.

Un’altra stele (mizpah) fu costruita da Giacobbe e da suo suocero Laban (Genesi 31:45,49)

Giacobbe prese una pietra e la eresse come una stele, poi disse ai suoi parenti: raccogliete pietre. E quelli presero pietre e ne fecero un mucchio. Poi mangiarono là su quel mucchio, Laban lo chiamò “Iegar-saaduta”, mentre Giacobbe lo chiamò “Galeed” e anche mizpah perché disse: il Signore sarà di vedetta tra me e te. Jephthah e Ammon scesero in guerra l’uno contro l’altro (Giudici 11:29,39)

Jephthah giurò sul Signore presso la mizpah di Galaad che avrebbe sacrificato la sua unica figlia sacrificandola al Signore (Giudici 11:29,39)

400.000 guerrieri delle 11 tribù di Israele giurarono per il Signore presso mizpah di sterminare la tribù di Beniamino (Giudici 20:21)

I figli di Israele sotto Samuele giurarono presso mizpah di distruggere i loro idoli se avessero vinto contro i Filistei (I Samuele, 7)

L’intera nazione di Israele si riunì presso mizpah quando Samuele fu eletto re d’Israele (I Samuele 10)

È evidente pertanto che non è rimasta altra costruzione chiamata mizpah al mondo eccetto la più antica, nella città santa di Mecca, costruita da Abramo e da suo figlio Ismaele (pace su entrambi), da cui più tardi discese genealogicamente il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam). I Musulmani sono veramente i seguaci di tutti i Profeti.

Posso raccontarle altre cose riguardo ai Musulmani e all’Islâm, a Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) nella Bibbia, ma perché conoscere queste cose se lei non sta cercando la verità?

M – E questo ha influito sulla sua vita religiosa?

C – Sì, non vado più in chiesa regolarmente come prima. Ho letto di nascosto libri scritti da Musulmani. Ho chiesto ad alcuni Musulmani quello che non mi era chiaro, ma non tanto da esserne soddisfatto. Sto cercando una religione accettabile sia spiritualmente che razionalmente, una che non mi chieda di credere in qualcosa che non posso capire.

M – Dovrebbe essere così. Apprezzo il suo atteggiamento. Ma non ci è permesso di sedurre nessuno. Noi discutiamo l’Islâm solo con coloro che vogliono ascoltarci.

C – Quindi sono libero di scegliere qualsiasi credo io voglia e nessuno mi può obbligare.

M – Sì, non c’è costrizione nella religione.

C – Allora, perché i Musulmani invitano gli altri ad accettare il loro credo?

M – Come i Cristiani chiedono ai Giudei di accettare Gesù come il Messia, così noi Musulmani chiediamo ai Cristiani ed ai Giudei e a tutti gli uomini di accettare Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) come sigillo dei Profeti. Il nostro Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “Trasmettete il mio Messaggio, se anche fosse una sola aya (versetto del Sublime Corano)”.

Anche Isaia disse:

Messaggio sull’Arabia (letteralmente: peso) (Isaia 21:13)

che significa la responsabilità degli arabi Musulmani (ovviamente di tutti i Musulmani oggigiorno) di diffondere l’Islâm. Isaia disse questo dopo aver avuto una visione di gente che cavalcava asini e gente che cavalcava cammelli (cfr. Isaia 21:27).

Se vede carovane, pariglie di cavalli, gente che cavalca asini, gente che cavalca cammelli, attenda con molta attenzione (Giovanni 12:14 e Matteo 21:5).

L’espressione “gente che cavalca asini” si scoprì che si riferiva a Gesù, quando entrò a Gerusalemme in groppa ad un asino.

Quindi, chi era il cavaliere che guidava la carovana di cammelli? Non potrebbe essere altri che Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) che giunse circa 600 anni dopo l’avvento del Messia!

Se questa spiegazione non viene accettata, allora la Profezia di Isaia sarebbe tuttora incompiuta.

C – La sua spiegazione mi spinge a rivedere la Bibbia più attentamente. Vorrei parlare ancora con lei.

La gente sta diventando sempre più materialista, sempre più legata alle cose terrene.

Incontriamoci ancora e discutiamo onestamente le nostre differenze, senza pregiudizi. L’Islâm è basato anche sulla ragione, lei non deve semplicemente accettare tutto ciò che le si dice. Anche la Bibbia dice: “Esaminate tutto e ritenete ciò che è buono” (I Tassalonicesi 5:21)

Ed il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Lasciate ciò che vi crea dubbi, per ciò che non vi fa dubitare”.

C – Lei ha citato adesso “colui che cavalca cammelli” da Isaia ed ha concluso che fosse Muhammad. Il suo avvento è dunque profetizzato nella Bibbia?

M – Certamente.

C – Nell’Antico o nel Nuovo Testamento?

M – In entrambi. Ma non può riconoscerlo nella Bibbia fintanto che lei non crederà nell’Unicità di Dio; intendo dire fintanto che lei continuerà a credere nella trinità, nella divinità di Gesù, nella divina figliolanza di Gesù, nel peccato originale e nella dottrina dell’espiazione.

Tutte queste dottrine sono state formulate dagli uomini, Gesù profetizzò in Matteo 15:9 che la gente lo avrebbe invano reso oggetto di adorazione e che avrebbero creduto in dottrine formulate dagli uomin:

Invano essi mi prestano culto, insegnando delle dottrine che sono precetti di uomini (Matteo 15:9)

ABRAHAM

ISHMAEL ISAAC ZIMRON MEDA MIDIAN ISHBAK SHUAH JOKSHAN
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ESSAU JACOB (ISRAEL)

↓↓---------------------------------------------------------------------------------- REUBEN SIMEON LEVI JUDAH ISSACHAR ZEBULON

↓↓ -- --------------------- ↓↓ JOSEPH BENJAMIN ---------------------------------------------------

--------------------------------------------- ER ONAM SHELAH PHREZ ZERAH --------- ------- --- GERSHON KOHATH MERARI DAN NAPHTALI

DAVID --------------------------------------------------------------------- GAD ASHER AMRAN IZHAR HEBRON UZZIEL JESUS

AARON MOSES

Fonti : Genesi 16 :16 ; 21 :5 ; 25 :25, 26 ; 29 :32,35 ; 38 :3,5 ; 25 :1,2 I Cronache 2 :2,5 Esodo 1 :1,5 ; 6:16,20

La Sacra Bibbia

M – Lei è sicuro che la Bibbia sia “Sacra”? C – Sì, sono assolutamente certo di questo; è la parola di Dio. M – Legga cosa dice Luca in 1:2 e 3 riguardo alla sua narrazione. C – Come ci hanno tramandato coloro che dall’inizio furono testimoni oculari e ministri

della parola, è sembrato opportuno anche a me, che diligentemente ho investigato ogni cosa dall’origine, di scrivertene con ordine, eccellentissimo Teofilo

M – Se Luca dice di non essere stato egli stesso un testimone oculare e che le informazioni da lui raccolte provenivano da testimoni oculari e non sotto forma di parola ispirata da Dio, lei crede ancora che la Bibbia sia parola di Dio?

C – Forse solo questa parte non è parola di Dio!

M- La storia ha dimostrato che la Bibbia ha subito cambiamenti nel corso degli anni. La versione “aggiornata” del 1952 e quella del 1971, “La nuova Bibbia americana concordata” e “La traduzione per il Nuovo Mondo delle Sacre scritture” hanno subito l’eliminazione di alcuni versetti, contenuti invece nell’edizione di Re Giacomo.

Il Reader’s Digest ha ridotto l’Antico Testamento del 50% ed il Nuovo Testamento è stato “ridotto” del 25% (ndt. In questo contesto si parla di edizioni americane, ma lo stesso vale per diverse edizioni italiane ed europee che hanno subito modifiche nel corso degli anni).

Alcuni anni fa, i teologi Cristiani volevano togliere ogni accenno alla sfera sessuale nella Bibbia. “Sacra” Bibbia significa che la Bibbia dovrebbe essere esente da errori?

C – Sì, è così. Ma a quale tipo di errori si riferisce?

M – Supponga che un versetto affermi che una certa persona sia morta a 50 anni, e in un altro versetto affermi che la stessa persona sia morta all’età di 60 anni. Possono essere esatte entrambe le affermazioni?

C – No, entrambe non è possibile che siano esatte. Una sola è quella esatta, o entrambe sono sbagliate.

M – Ma se un libro santo contiene versetti contrastanti, lei lo considera ancora santo?

C – Certamente no, poiché una sacra scrittura è una rivelazione che proviene da Dio, ed è impossibile che contenga errori o versetti contrastanti tra loro.

C – Esatto, la sua sacralità sparisce. M – Se è così, lei non può fidarsi al 100%. Quali potrebbero essere le cause? C – Potrebbe essere un errore di trascrizione o un cambiamento volontario, cioè

un’aggiunta o una soppressione. M – Se ci fossero versetti contrastanti nella Bibbia, lei la considererebbe sacra? C – Io credo che la Bibbia sia Sacra fintanto che non veda in essa versetti che si

contraddicono. M – Invece ve ne sono molti. C – Nell’Antico o nel Nuovo testamento? M – In entrambi. Ora gliene mostro alcuni:

Davide gli tolse 1000 carri, 700 cavalieri e 20.000 fanti (II Samuele 8:4) E Davide gli prese 100 carri, 7.000 cavalli e 20.000 pedoni (I Cronache 18:4)

700 oppure 7.000?

Quando Toi, re di Hamath, venne a sapere che David aveva sconfitto tutto l’esercito di Hadadezer, mandò suo figlio Joram dal re David per domandargli come stava e per benedirlo per il fatto di aver combattuto e vinto Hadadezer, poiché Hadadezer era in guerra con Toi. E Joram portò con sé oggetti d’argento, d’oro e di rame (II Samuele 8:9,10)

Quando Tou, re di Hamath, intese che David aveva annientato le forze di Hadarezer, re di Soba, mandò al re David il proprio figlio Hadoram, per ossequiarlo e felicitarsi co lui, che aveva mosso guerra e vinto Hadarezer. Tou infatti era sovente in lotta con Hadarezer. Gli mandò pure ogni sorta di oggetti d’oro, d’argento e di bronzo (I Cronache 18:9,10)

Toi o Tou, Joram o Hadoram, Hadadezer o Hadarezer?

Ma i Siriani furono messi in fuga da Israele, e David uccise 700 pariglieri di cavalli e 40.000 cavalieri. E colpì anche Shobach, capitano dell’esercito (II Samuele 10:18)

I quali (Siriani) dopo essersi battuti con lui, fuggirono davanti ad Israele. Davide uccise la loro truppa di 7.000 carri e 40.000 uomini; uccise anche Shofach capo dell’esercito (I Cronache 19:18)

700 cavalieri o 7.000 uomini?

40.000 cavalieri o uomini appiedati? Shobach o Shofach?

Ahaziah aveva 22 anni quando cominciò a regnare (II Re 8:26) Ahaziah aveva 42 anni quando cominciò a regnare (II Cronache 22:2)

Jehoiachim aveva 18 anni quando cominciò a regnare e regnò 3 mesi in Gerusalemme (II Re 24:8)

Jehoiachim aveva 8 anni quando cominciò a regnare: egli regnò 3 mesi e 10 giorni in Gerusalemme (II Cronache 36:9)

18 anni o 8 anni? 3 mesi o 3 mesi e 10 giorni?

Questi sono i nomi dei prodi di David: Isbaal, il Tachmonita, capo dei tre, egli vibrò la sua asta contro 800 e li abbatté in una volta sola (II Samuele 23:8)

Ecco l’elenco dei forti di David: Isbaal, l’Achmonita capo dei tre, il quale brandì la sua lancia contro 300 uomini e li abbatté in un solo combattimento (I Cronache 11:11)

Tachmonita o Achmonita? 800 o 300?

L’ira del Signore si accese di nuovo contro gli Israeliti e istigò David contro di loro, dicendo: “fa il censimento di Israele e di Giuda” (II Samuele 24:1)

Ora Satana si levò contro Israele e indusse David a fare il censimento degli Israeliti (I Cronache 21:1)

Allora il signore di David era Satana??!! Che Dio ce ne scampi!!

E Michal, figlia di Saul, non ebbe figli finché morì (II Samuele 6:23)

E prese i due figli di Resfa, figlia di Aia, che ella aveva partoriti a Saul, Armoni e Meribaal, e i 5 figli di Michal, figlia di Saul, che ella aveva partoriti ad Adriel, figlio di Barzilai di Mehola (II Samuele 21:8)

Michal ebbe figli oppure no?

(nota: il nome Michal che si trova in II Samuele 21:8 è ancora presente nella versione della Bibbia di re Giacomo, e in quella usata dai Testimoni di Geova, mentre è stato sostituito dal nome Mekab nella nuova versione concordata del 1973).

C – Non mi ero mai accorto prima di questi errori. Ce ne sono altri? M – Ne vuole conoscere altri? Non sono sufficienti per negare la sacralità della Bibbia? Legga:

Allora il Signore disse: “Il Mio Spirito non rimarrà per sempre nell’uomo: per la loro caduta Egli è carne. I suoi giorni saranno 120 anni” (Genesi 6:3)

Ma quanti anni aveva Noè (pace su di lui) quando morì? Più di 120 anni.

Tutto il tempo che visse Noè fu di 950 anni e poi morì (Genesi 9:29)

Confronti questi versetti!

E Noè aveva 500 anni (Genesi 5:32) E Noè aveva 600 anni quando il diluvio inondò la terra (Genesi 7:6)

I Cristiani credono che Dio creò l’uomo a Sua immagine e somiglianza: la Sua immagine qual è? Nero, bianco, mulatto, maschio, femmina?

Secondo la Genesi:

E Dio disse: facciamo l’uomo a Nostra immagine, secondo la Nostra somiglianza (Genesi 1:26)

Ma questo contraddice Isaia:

A chi farete somigliare Dio e di quale paragone vi servirete a Suo proposito?... a chi mi somiglierete e a chi mi paragonerete? Dice il Santo (Isaia 40:18,25)

Legga anche i Salmi:

Chi infatti è uguale al Signore nei cieli? (Salmi 89:7)

E Geremia:

Nessuno è come Te oh Signore!... ed in tutti i loro regni non vi è alcuno a Te pari (Geremia 10:6,7)

C – Ma questi esempi sono nell’Antico Testamento M – Allora passiamo al Nuovo Testamento.

Voi non avete mai sentito la Sua voce, né visto il Suo volto (Giovanni 5:37) Chi ha visto Me, ha visto il Padre (Giovanni 14:9) Se io rendo testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non è vera (Giovanni 5:31) Gesù replicò loro: sebbene io renda testimonianza a me stesso, vale sempre la mia

testimonianza! (Giovanni 8:14)

Queste sono solo alcune delle contraddizioni contenute nel Nuovo Testamento. Ne troverà altre, allorché discuteremo della veridicità delle moderne dottrine cristiane quali la trinità, la divinità di Gesù Cristo, la divina figliolanza di Gesù, il peccato originale e l’espiazione dei peccati, per non parlare dell’umiliazione nella Bibbia di molti Profeti descritti come adoratori di false divinità, e accusati di incesto, stupro e adulterio.

M – Noè viene descritto ubriaco al punto da denudarsi in presenza dei suoi figli adulti:

Ma Sem e Jafet presero un mantello, se lo misero sulle spalle, e camminando all’indietro coprirono le nudità del loro padre, e siccome avevano la faccia voltata indietro, non videro la nudità del loro padre. Quando Noè si fu svegliato dal vino venne a sapere che cosa gli aveva fatto il suo figlio minore (Genesi 9:23,24)

La Bibbia accusa Salomone non solo di adorare delle false divinità:

Perciò il Signore si sdegnò contro Salomone... e gli aveva dato questo comando di non adorare gli dei stranieri, ma egli non aveva osservato quello che il Signore gli aveva comandato (I Re 11:9,10)

Aronne, il Profeta che accompagnò suo fratello Mosè da Faraone, è accusato di aver foggiato il vitello d’oro che gli Israeliti adorarono:

Ed egli (Aronne) prese i loro orecchini d’oro dalle loro mani, ne fuse l’oro e ne formò un vitello ed essi esclamarono: “Oh Israele, questi sono i tuoi dei che ti hanno liberato dall’Egitto” (Esodo 32:4)

Potrà leggere dell’incesto che il Profeta Lot (su di lui la pace) secondo la Bibbia avrebbe compiuto con le sue due figlie:

Così le due figlie di Lot rimasero incinte del loro padre (Genesi 19:36)

E un altro Profeta fu accusato di adulterio:

E David mandò a prenderla (Betsabea, moglie di Uriah), ed essa venne, ed egli giacque con lei, ed ella si purificò della sua immondezza e poi tornò a casa sua. E la donna ingravidò e mandò a farlo sapere a David e disse: “Sono gravida” (II Samuele 11:4,5)

La mia domanda è: come può essere accettato David nella genealogia di Gesù, quando la stessa comincerebbe, secondo la Bibbia, con una persona che commette adulterio? Allah ce ne scampi!! Questo non contraddice forse il Deuteronomio?

Un bastardo non entri nella Assemblea del Signore neppure alla decima generazione e i suoi non entrino nell’assemblea del Signore (Deuteronomio 23:2)

C’è un altro episodio di incesto e stupro che Ammon, figlio di David, avrebbe commesso con la sua sorellastra Tamar secondo la Bibbia:

Ma egli (Ammon) non volle ascoltare la sua voce, ed essendo più forte di lei (Tamar) la violò giacendo con lei (II Samuele 13:14)

Ancora un altro stupro collettivo si suppone sia stato commesso da Assalonne ai danni delle concubine di David:

Fu dunque drizzato per Assalonne un padiglione sul terrazzo, ed egli entrò dalle concubine di suo padre alla vista di tutto Israele (II Samuele 16:22)

Ed egli (Giuda) glieli dete (il suo sigillo, il suo cordone e il suo bastone), si unì a lei ed ella concepì (Genesi 38:18)

Nessun Musulmano, però, oserebbe scrivere un libro accusando un Profeta Israelita come Giuda, David, Gesù (pace su tutti loro) di stupro, adulterio, incesto e prostituzione.

Tutti i Profeti furono inviati da Allah per guidare l’umanità. Pensa forse che Dio avrebbe potuto mandare gente simile come guida?

C – No, non credo. Ma voi non credete nella Bibbia?

M – Noi crediamo in tutte le divine Scritture, ma solo nella loro forma originaria. Dio ha mandato ad ogni nazione un Profeta come ammonitore, ed alcuni di essi portarono una scrittura come guida, solo per quella particolare nazione: as-Suhuf (i Rotoli) di Abramo, la Torah (parte dell’Antico Testamento) di Mosè, az-Zabur (parte dei Salmi) di Davide e l’Injil (Vangelo) che Gesù predicò. Nessuna di queste scritture è stata conservata nella sua forma originaria.

Infine come parte del disegno originario di Allah, Egli inviò Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) come sigillo di tutti i Profeti con il Sublime Corano, come guida per tutta l’umanità e per tutti i tempi.

Gesù stesso disse che egli era stato mandato solo per il popolo di Israele:

Non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa di Israele (Matteo 15:24)

Essa darà alla luce un figlio e tu gli porrai nome Gesù. Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati (Matteo 1:21)

Egli disse anche di non essere venuto per cambiare, ma per completare:

Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a completare. In verità vi dico che fino a quando il cielo e la terra non passeranno, non scomparirà dalla Legge neppure uno iota o un apice, finché non sia tutto adempiuto (Matteo 5:17,18)

C – Ma Gesù disse:

Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo a tutta la creazione (Marco 16:15)

M – Ciò contraddice quello che si menziona in Matteo 15:24 e Matteo 1:21, come abbiamo detto prima.

I versetti 9-20 del Vangelo secondo Marco sono stati aboliti da molte Bibbie (ad esempio la Nuova Bibbia americana concordata mette questa parte tra virgolette dicendo che in molte antiche edizioni questa parte viene omessa. I versetti 9-20 sono stati omessi Ciò significa anche che la descrizione della resurrezione descritta in Marco 16:9 non è corretta.

C – Ma Gesù dice:

Andate dunque e fate miei discepoli tutte le nazioni (Matteo 28:19)

M – “Tutte le nazioni” si può spiegare con le 12 Tribù di Israele; d’altronde ciò contraddice sempre Matteo 15:24 e Matteo 1:21 Ricordi che si nominavano spesso le 12 nazioni di Israele. Cosa ne pensa ora della Bibbia?

C – La mia fede in essa è stata scossa! M – Sono convinto che lei crederà nell’autenticità dell’Islâm dopo che avremo discusso le nostre differenze.

La dottrina della Trinità

M – Lei crede nella Trinità?

C- Certamente. È scritto nell’Epistola di Giovanni:

Perciò sono tre che rendono testimonianza in Paradiso: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. E questi tre sono uno, poiché sono tre che rendono testimonianza in terra: lo Spirito e l’acqua e il sangue, e i tre sono concordi (I Lettera di Giovanni 5:7,8)

(nota: Nella versione della Bibbia in italiano del 1972 la prima parte, cioè tutto il versetto 7, manca completamente).

M – Questo si trova nella versione di Re Giacomo (King James), autorizzata nel 1611, e questa sarebbe l’unica prova a sostegno della dottrina della Trinità. Ma la parte: “il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Questi tre sono uno” è stata eliminata nella versione del 1952 e in quella del 1971 e in molte altre Bibbie (comprese le versioni italiane del 1972 e del 1982, ndt), poiché si trattava di un’interpolazione, un commento introdotto nel testo greco.

Secondo la nuova versione americana (così come in quella italiana, ndt) si legge quanto segue:

Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché sono tre che rendono testimonianza, lo Spirito e l’acqua e il sangue, e i tre sono concordi (I lettera di Giovanni 5:7,8)

È così anche la versione dei Testimoni di Geova.

Capisco che lei non sappia che questa parte importante sia stata tolta, ma mi chiedo perché molti preti e predicatori non ne siano al corrente.

La Trinità non è biblica. La parola Trinità non c’è nella Bibbia, né nell’Enciclopedia Biblica. Non fu mai insegnata da Gesù, e non fu mai nemmeno menzionata. Non c’è nessun fondamento o prova qualunque nella Bibbia per l’accettazione della Trinità.

C – Ma nel Vangelo secondo Matteo troviamo ancora:

...battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (Matteo 28:19)

Questo versetto non è stato eliminato. Non è una prova della Trinità?

M – No! Se lei parla di tre persone sedute o che mangiano insieme, questo significa forse che essi formino una sola persona? No.

La formulazione della dottrina della Trinità di Atanasio, un diacono egiziano di Alessandria, fu accettata dal Concilio di Nicea nel 325 d.C., più di tre secoli dopo Gesù.

Il Sabbath fu cambiato in domenica, il 25 dicembre, che era la festa della nascita del loro dio-sole, Mithra, fu adottato quale data di nascita di Gesù, e da ciò derivarono poi le celebrazioni del Natale, nonostante tali pratiche fossero state chiaramente predette e proibite dalla stessa Bibbia:

Non abituatevi ai costumi delle nazioni, e non abbiate paura dei segni del cielo, anche se quelle nazioni li temono, poiché le sculture delle genti sono cosa vana, perché non sono altro che un legno del bosco tagliato, lavorato con le mani di chi lavora con l’ascia. Lo si abbellisce con l’argento e l’oro, con chiodi e martelli lo si assicura affinché non si muova. Gli idoli sono simili a palme, non possono parlare, bisogna portarli perché non camminano. Non li temete perché non possono nuocere, né hanno il potere di fare il bene (Geremia 10:2,5)

Per il fatto che i Cristiani deviarono molto dagli insegnamenti originari, Allah inviò, come parte del suo disegno originario, il Suo ultimo Profeta, Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui), come restauratore per rovesciare tutte le deviazioni: il calendario romano per calcolare l’era cristiana; il permesso di mangiare carne di porco; la circoncisione abolita da Paolo:

Ecco, io Paolo vi dico che, se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà in nulla (Lettera ai Galati 5:2)

Il Sublime Corano ammonisce:

Sono certamente miscredenti quelli che dicono: “In verità Allah è il terzo di tre”. Mentre non c’è dio all’infuori del Dio Unico! E se non cessano il loro dire, un castigo doloroso giungerà ai miscredenti (Corano V. Al-Mâ’ida, 73)

C – Ma Dio e Gesù sono uno solo:

Credete a me, che io sono nel Padre e il Padre è in me (Giovanni 14:11)

M – Legga allora Giovanni:

Affinché essi ( gli apostoli) siano tutti una cosa sola come Tu sei in me, o Padre, ed io in Te, affinché anche loro siano una sola cosa con noi! (Giovanni 17:21)

È chiaro qui che Dio e Gesù sono una sola cosa ma anche che gli apostoli son una cosa sola in Gesù e in Dio, così tutti loro sono, così come Gesù, “in Dio”.

Se Dio, Gesù, lo Spirito Santo formassero una cosa sola, nell’unità della trinità, allora includendo anche gli apostoli formerebbero un’unità divina di 15 persone...

C – Ma Gesù è Dio secondo Giovanni:

Chi ha visto me, ha visto il Padre (Giovanni 14:19)

M – Guardi il contesto ora, cosa c’è prima e dopo:

Gesù gli disse: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, o Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. E come puoi tu dire: mostraci il Padre?” (Giovanni 14:19)

Alla fine Gesù chiese a Filippo come fosse possibile mostrare l’apparenza di Dio ai discepoli.

Bisogna credere in Dio ammirando la Sua creazione: il sole, la luna, tutta la creazione; e Gesù stesso (pace su di lui) che fu creato da Dio. Egli disse:

Dio è spirito (Giovanni 4:24)

E:

Voi non avete mai sentito la Sua voce, né visto il Suo volto (Giovanni 5:37)

Come si può vedere uno spirito? Quindi ciò che essi vedevano era Gesù, e non Dio. Anche Paolo disse:

... che nessun uomo ha mai veduto, né può vedere (I Timoteo 6:16)

Quindi ciò che lei può vedere non sarà mai Dio. Il nostro Sublime Corano dice:

Gli sguardi non Lo raggiungono, ma Egli scruta gli sguardi. È il Perspicace, il Ben informato (Corano VI. Al-An’âm, 103)

C – Ad esser sinceri, è difficile rinnegare ciò che ci è stato insegnato fin da piccoli

M – Forse la prossima domanda le farà comprendere meglio cosa si intenda per Trinità: Che cos’è lo Spirito Santo? C – Lo Spirito Santo è anch’esso Dio. Ci è stato insegnato: il Padre è Dio, il Figlio è Dio e

lo Spirito Santo è Dio. Non ci è permesso dire “tre”, bensì Un Unico Dio. M – Legga Matteo 1:18 C – Però la nascita di Gesù Cristo avveniva così: Maria, sua madre, essendo promessa

sposa a Giuseppe, si trovò incinta dello Spirito Santo (Matteo 1:18)

M- Lo confronti ora con Luca 1:26,27

C – Sei mesi dopo, l’Angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, ad una vergine, promessa sposa di un uomo di nome Giuseppe, della casa di David. Il nome della vergine era Maria (Luca 1:26,27)

M – Quindi riguardo alla nascita di Gesù, viene menzionato l’Angelo Gabriele. Quindi cos’è lo Spirito Santo?

C – Quindi lo Spirito Santo è l’Angelo Gabriele?

C – Quindi Dio è Dio, lo Spirito Santo è l’Angelo Gabriele, e Gesù è...

M – Mi permetta di aiutarla: Gesù è un Profeta, figlio di Maria.

C – Come può risolvere ciò che noi chiamiamo un mistero?

M – Noi usiamo il Sublime Corano come fondamento per correggere le false interpretazioni ed i cambiamenti apportati dagli uomini nelle precedenti Scritture rivelate. Se lei ora può credere in Un Unico Dio, ed in un Gesù, figlio di Maria, come un Profeta, perché non fare un passo avanti ed accettare Muhammad come l’ultimo Messaggero? Legga con me la “Shahâdah”, la Testimonianza di fede, prima in inglese e poi in arabo.

C – Io attesto che non c’è altra divinità eccetto Allah, che non ha consimili, e (attesto) che Muhammad è Suo servo e Messaggero.

Ash-hadu an lâ ilâha illâ Allâh, wahdahu, lâ sharika lah. Ash-hadu anna Muhammad ‘abduHu waRasûluHu.

Ma ora che ne è dei miei antenati? Non voglio voltare loro le spalle, erano tutti Cristiani.

M – Abramo (pace su di lui) lasciò genitori e antenati quando la Verità, cioè l’Islâm, gli fu rivelata. Ognuno è responsabile per se stesso. Forse la verità non giunse ai suoi antenati tanto chiaramente quanto lo è per lei ora.

Il Sublime Corano dice:

Chi segue la retta via, la segue a suo vantaggio; e chi si svia lo fa a suo danno. E nessuno porterà il peso di un altro. Non castigheremo alcun popolo senza prima inviar loro un Messaggero (Corano XVII. Al-‘Isrâ’, 15)

Così la verità è giunta a lei e le sta di fronte.

C – Non è possibile accettare entrambi, Islâm e Cristianesimo?

M- Non c’è costrizione nella religione. Lei può fare tutto ciò che vuole. Però se mischia entrambe le dottrine, lei non si è ancora sottomesso ad Allah. Lei è ancora un miscredente, come Egli afferma:

In verità coloro che negano Allah e i Suoi Messaggeri, che vogliono distinguere tra Allah e i Suoi Messaggeri, dicono: “Crediamo in uno e l’altro neghiamo” e vogliono seguire una via intermedia; sono essi i veri miscredenti,e per i miscredenti abbiamo preparato un castigo umiliante. Quanto invece a coloro che credono in Allah e nei Suoi Messaggeri e non fanno differenza alcuna tra loro, ecco, presto essi avranno la loro mercede. Allah è Perdonatore, Misericordioso (Corano IV. An-Nisâ’, 150-152)

C – Non sarebbe meglio se non pronunciassimo nessuna professione di fede o Shahâdah, così non saremmo impegnati in qualcosa?

Allah non creò questo mondo senza scopo.

Egli l’ha provvista, come tutti noi, di organi in grado di distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Egli ha inviato molti Profeti come ammonitori. Noi siamo stati creati per adorarLo ed inoltre possiamo competere con gli altri uomini, in questo mondo, nelle buone azioni.

Signore, non hai creato tutto questo invano, Gloria a Te! (Corano III. Âl-‘Imrân, 191)

Non ho creato i jinn e gli uomini se non perché Mi adorassero (Corano LI. Adh-Dhariyat, 56)

Ogni azione compiuta per il compiacimento di Allah è un atto di adorazione.

In verità abbiamo voluto abbellire la terra di tutto quel che vi si trova per verificare chi di loro opera al meglio (Corano XVIII. Al-Kahf, 7)

M – Gesù è Dio? C – Sì. Nel Vangelo:

In principio era la Parola, e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio (Giovanni 1:1)

M – Noi abbiamo concordato che una Sacra Scrittura non può contenere contraddizioni. Se ci dono due versetti contraddittori, allora uno solo è quello vero, o entrambi sono falsi. Non potranno mai essere entrambi veri, al massimo possono essere entrambi falsi.

Gesù sarebbe Dio secondo Giovanni 1:1. Quindi quanti dei ci sarebbero? Almeno due.

Questo è in contraddizione con molti passaggi della Bibbia:

Il Signore è Dio lassù nel cielo e quaggiù sulla terra, e non ce n’è alcun altro (Deuteronomio 4:39)

Ascolta Israele: il Signore, Iddio nostro, è l’Unico! (Deuteronomio 6:4)

Affinché voi mi conosciate e crediate in me e comprendiate che Io sono Colui che è. Prima di Me non furono formate divinità e dopo di Me non ce ne saranno (Isaia 43:10,11)

Così dice il Signore... Io sono il Primo e Io sono l’Ultimo e all’infuori di Me non vi è Dio (Isaia 44:6)

Perché così dice il Signore, Che ha creato i cieli, Egli che è Dio, che ha formato la terra e l’ha fatta e l’ha stabilita, che non l’ha creata per essere un caos, ma perché fosse abitata: Io il Signore e all’infuori di Me non ce n’è altri (Isaia 45:18)

Da Isaia 45:18 possiamo concludere che soltanto Dio fu il Creatore e nessun altro, neppure Gesù, partecipò alla creazione.

Se vuole confronti pure Deuteronomio 4:35, Esodo 8:10, II Samuele 7:22, I Re 8:23, I Cronache 17:20, Salmi 86:8 ; 89:6 e 113:5, Osea 13:4, Zaccaria 14:9.

C – Ma tutti questi esempi sono nell’Antico Testamento. Può trovare esempi nel Nuovo Testamento?

M – Certamente. Legga Marco 12:29 e quello che Gesù stesso disse:

Gesù rispose: “Il primo comandamento è questo: ascolta Israele! Il Signore, Iddio nostro, è l’Unico Signore” (Marco 12:29)

E legga la Lettera ai Corinzi:

Noi sappiamo che un idolo nel mondo è nulla e che non c’è alcun Dio, fuorché Uno Solo (I

Corinzi 8:4) Infatti Un Solo Dio, uno solo anche il mediatore di Dio e di uomini, l’uomo Gesù Cristo (I Timoteo 2:5)

Consideri l’espressione: “l’uomo Gesù Cristo”. Ora non potrà più dire che Giovanni 1:1 è corretto, se sono veri tutti gli altri versetti. C – Questo è davvero difficile da giudicare M – Vediamo ora dal punto di vista coranico, e questo corrisponde a ciò che Gesù stesso

è riportato che abbia detto nel Nuovo Testamento. Gesù è menzionato varie volte nel Corano come “una Parola (proveniente) da Allah”.

Gli angeli lo chiamarono (Zaccaria) mentre stava ritto in preghiera nel Santuario: “Allah ti annuncia Giovanni, che confermerà una Parola di Allah, sarà un nobile, un casto, un Profeta, uno dei devoti” (Corano III. Âl-‘Imrân, 39)

Nella stessa Sûrah, è nuovamente menzionato nell’ayah 45:

Quando gli angeli dissero: “O Maria, Allah ti annuncia la lieta novella di una Parola da Lui proveniente: il suo nome è il Messia, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell’Altro, uno dei più vicini” (Corano III. Âl-‘Imrân, 45)

In entrambi i versetti del Sublime Corano, Gesù è chiamato “una Parola di Allah”, cioè una parola da Allah proveniente o che appartiene ad Allah, in corrispondenza con quanto si legge nella Lettera ai Corinzi:

Ma voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio (Corinzi 3:23)

Il versetto Giovanni 1:1 potrebbe essere stato originariamente così: “E la Parola era di Dio”.

L’errore potrebbe essere stato commesso durante la trascrizione dall’aramaico al greco, deliberatamente oppure no. Nella lingua greca, “Thèos” significa “Dio”, ma “Theo” significa “di Dio” (cfr. Il dizionario greco, la Bibbia greca, “Muhammad nella Bibbia” del prof. Abdul Ahad Dawud).

La differenza di una sola lettera può comportare gravi conseguenze.

C – Perché Gesù viene chiamato “una Parola di Dio” in entrambe le Scritture?

M – La creazione di Gesù nel grembo di Maria non avvenne per mezzo del seme maschile, ma solo per decreto di Allah: “Sìì”.

Come è detto nella Sûrah della famiglia di ‘Imrân:

Ella disse: “Come potrei avere un bambino se mai un uomo mi ha toccata?”. Disse:“È così che Allah crea ciò che vuole: quando decide una cosa dice solo: “Sìì”, ed essa è (Corano III. Âl-‘Imrân, 47).

M – Perché non prende in considerazione altra gente che era piena di Spirito Santo? Negli Atti degli apostoli si legge:

Poiché egli (Barnaba) era un uomo dabbene, pieno di Spirito Santo e di fede: ed una folla assai numerosa si unì al Signore (Atti 11:24)

E ancora:

E noi siamo testimoni di tutto questo insieme allo Spirito Santo,che Dio ha dato a tutti quelli che l’obbediscono (Atti 5:32)

Può vedere anche, se vuole, Atti 6:5, II Pietro 1:21, II Timoteo 1:14, I Corinzi 2:16, Luca

1:41. C – Ma Gesù fu pieno di Spirito Santo già mentre era nel grembo di sua madre. M – Lo stesso fu per Giovanni Battista, come è riportato da Luca:

Ma l’angelo gli disse: “Non temere Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita, e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni. Sarà grande davanti al Signore, e non berrà vino né bevanda inebriante, e sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre (Luca 1:13,15)

C – Ma Gesù poteva compiere miracoli. Sfamò 5.000 persone con solo 5 pani e 2 pesci. M – Lo stesso fu compiuto da Eliseo ed Elia. Eliseo sfamò 100 persone con 20 pani d’orzo ed alcune spighe di grano:

Li mise loro davanti, mangiarono e ne avanzò, secondo la parola del Signore (II Re 4:44)

Eliseo assicurò l’aumento dell’olio di una vedova e le disse:

“Va’, vendi quell’olio e paga il tuo debito; e con quel che resterà camperai tu e i tuoi figli” (II Re 4:7)

Legga anche:

Il recipiente della farina non si vuotò ed il recipiente dell’olio non scemò, secondo la parola che il Signore aveva detto per mezzo di Elia (I Re 17:16)

Ed i corvi gli portavano (ad Elia), la mattina, pane e carne, e la sera pane e carne, e dal torrente egli beveva (I Re 17:6)

C – Ma Gesù poteva guarire la lebbra. M – Bene; Eliseo disse a Naaman, che era un lebbroso, di lavarsi nel fiume Giordano:

Allora egli (Naaman) scese e si tuffò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell’uomo di Iddio (Eliseo), e la sua carne tornò fresca come quella di un bambino e fu mondato (II Re 5:14)

C – Ma Gesù poteva curare il cieco. M – Anche Eliseo lo fece:

Ed Eliseo pregò e disse: “Signore, ti prego, apri gli occhi a questo mio servo, perché vedano!”. Ed il Signore aprì i loro occhi, ed essi videro e videro che erano in mezzo ai Samaritani (II Re)

Ad Eliseo fu anche attribuito il potere di causare la cecità:

Gli Aramei si mossero contro Eliseo ed egli pregò il Signore, dicendo: “Ti prego, colpisci d’abbaglio gli occhi di questa gente!”. Ed il Signore li accecò, secondo la parola di Eliseo (II Re 6:18)

C – Gesù poteva resuscitare il morto M – Confronti questo con Elia:

Ed il Signore esaudì la voce di Elia, e l’anima del fanciullo ritornò in lui e rivisse (I Re 17:22)

Legga anche di Eliseo:

Salì poi (Eliseo) sul letto e si distese sopra il fanciullo: pose la bocca sopra la sua bocca, gli occhi sopra i suoi occhi, le palme sopra le sue palme, e si distese tutto sopra di lui ed il corpo del fanciullo (morto) si riscaldò (II Re 4:34)

Perfino le ossa di Eliseo potevano restituire la vita ad un corpo morto:

Avvenne che mentre alcuni stavano seppellendo un morto, ecco videro una di quelle bande di uomini, gettarono quell’uomo nel sepolcro di Eliseo, e fuggirono. E il morto, appena toccate le ossa di Eliseo, resuscitò e si levò in piedi (II Re 13:21)

C – Ma Gesù camminò sulle acque M – Mosè stese le sue braccia sul mare:

E i Figli di Israele entrarono in mezzo al mare sull’asciutto e le acque furono per loro come un muro a destra e a sinistra (Esodo 14:22)

C – Ma Gesù poteva cacciare i demoni. M – Gesù stesso ammise che altre persone potevano liberare dai demoni:

Ma se io caccio i demoni per mezzo di Belzebù, i vostri figli per mezzo di chi li cacciano? Per questo essi saranno i vostri giudici (Matteo 12:27, Luca 11:19)

I falsi discepoli potevano cacciare i demoni come Gesù disse in Matteo 7:22: Perfino falsi profeti possono compiere prodigi, come profetizzò Gesù stesso:

Perché sorgeranno dei falsi Cristi e dei falsi profeti, che faranno dei grandi portenti e dei prodigi da sedurre anche gli eletti, se fosse possibile (Matteo 24:24)

C – Ma Elia ed Eliseo fecero prodigi solo dopo aver pregato il Signore M – Anche Gesù compì i suoi miracoli solo per grazia di Dio, come egli stesso disse:

Io non posso fare nulla da me stesso (Giovanni 5:30)

Ma se io caccio i demoni col dito di Dio, dunque è giunto in mezzo a voi il regno di Dio (Luca 11:20)

Tutti i miracoli compiuti da Gesù (pace su di lui) furono compiuti anche da Profeti precedenti, da discepoli e persino da non credenti. D’altra parte, Gesù non poteva nulla laddove c’era miscredenza:

Né poté fare lì alcun miracolo, se non che guarì pochi malati imponendo loro le mani e si meravigliava della loro incredulità. E percorreva i villaggi circonvicini, insegnando (Marco 6:5,6)

C – Ma Gesù risorse tre giorni dopo la morte.

Parleremo dopo della sua crocifissione, poiché ci sono molte controversie a riguardo. Dirò ora soltanto brevemente che si trattava del vangelo di Paolo, che non vide mai Gesù Cristo durante la sua vita terrena:

Ricordati che Gesù Cristo, nato dalla stirpe di Davide, resuscitò dai morti secondo il mio Vangelo (II Timoteo 2:8)

La storia della resurrezione in Marco 16:9, 20 è stata tolta in molte versioni della Bibbia. In molte altre, è scritta in nota piccola o tra due virgolette e con la spiegazione (veda ad esempio la Nuova versione americana della Bibbia e la Traduzione per il Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova).

Lasci che le chieda una cosa: Gesù proclamò mai di essere Dio o disse forse: “Sono io il vostro Dio, adoratemi!!”?

C – No, ma egli è Dio e uomo.

M – Ma lo disse mai?

C – No.

M – Al contrario, profetizzò che la gente lo avrebbe invano adorato ed avrebbero creduto in dottrine non provenienti da Dio, ma fatte da uomini:

Dalle parole stesse di Gesù, come riportate nel Nuovo Testamento, è chiaro che egli non sostenne mai di possedere la qualità divina o una qualsiasi uguaglianza con Dio.

Io non faccio nulla da me (Giovanni 8:28) Il Padre è più grande di me (Giovanni 14:28) Il Signore, Iddio nostro, è Un Unico Signore (Marco 12:29) Mio Dio, mio Do, perché mi hai abbandonato? (Marco 15:34) Padre, nelle Tue mani affido il mio spirito (Luca 23:46) Quanto poi a quel giorno e a quell’ora, nessuno ne sa nulla neppure gli angeli in cielo, né il

figlio, ma solo il Padre (Marco 13:32)

Gesù fu chiamato Profeta, un insegnante venuto da Dio, un servo di Dio, il Messia, e solo più tardi fu elevato a Figlio di Dio, e ancora dopo a Dio stesso!

Usiamo la nostra ragione: come potrebbe Dio essere nato attraverso un essere mortale, come ogni altro mortale?

Gesù dormiva, mentre Dio non dorme mai:

No, non si assopirà, né dormirà, il Custode di Israele (Salmi 121:4)

Dio dovrebbe essere potente, ma allora come potrebbero degli uomini sputargli addosso

o crocifiggerlo come sostengono? Comepotrebbe Gesù essere Dio se egli adorava Dio come ogni altro mortale?

Ma egli si ritirava in luoghi solitari e pregava (Luca 5:16)

Gesù fu tentato ad Satana per quaranta giorni (cfr. Luca 4:1,13)

Ma Giacomo dice: “...Dio non può essere tentato dal Diavolo”; come potrebbe dunque Gesù essere Dio? Possiamo discutere su questo punto razionalmente ancora a lungo. C -Sì, io stesso non riesco a capirlo, ma noi dobbiamo accettarlo come una parte della

fede.

M – Ma questo non contraddice la Bibbia stessa, la quale domanda che le cose siano analizzate prima di venir accettate? Paolo dice:

Esaminate tutto e ritenete ciò che è buono (I Tessalonicesi 5:21)

Come potete accettare ciò che non può essere provato? C – Effettivamente, ciò crea confusione. M – Ma nella prima Lettera ai Corinzi si dice:

Perché Iddio non è un Dio di confusione, ma un Dio di pace (I Corinzi 14:33)

Le dottrine inventate dagli uomini creano confusione.

La dottrina della divina figliolanza di Gesù

M – Gesù è Figlio di Dio? C – Sì. Legga nel Vangelo secondo Matteo, quando venne battezzato da Giovanni:

Ed ecco una voce dai cieli che dice: “Questo è il Mio figlio, nel quale Io mi compiaccio” (Matteo 3:17)

M – Lei non deve interpretare la parola “figlio” in senso letterale, poiché molti Profeti e altre persone furono chiamati “figli” di Dio nella Bibbia. Legga Esodo 4:22

C – E tu (Mosè) dirai a Faraone: “Così dice il Signore: Israele è Mio figlio, il Mio proimogenito” (Esodo 4:22)

M – Qui Giacobbe (Israele) è il “primogenito” di Dio. Legga ora II Samuele 7:13,14 oppure I Cronache 22:10

C – Egli (Salomone) costruirà una casa al Mio nome, ed Io renderò stabile il suo trono reale. Sempre Io gli sarò padre ed egli Mi sarà figlio

M – Resterà confuso se leggerà Geremia:

Io sono per Israele un padre, ed Efraim è il Mio primogenito (Geremia 31:9)

Poco fa, abbiamo visto che in Esodo 4:22 anche Israele era stato chiamato primogenito.

Quindi chi è il primogenito? Israele o Efraim? Anche persone comuni possono essere detti figli di Dio: Legga Deuteronomio 14:1 C – Voi siete i figli del Signore, Iddio vostro (Deuteronomio 14:1) M – Anche persone comuni vengono chiamate primogeniti, legga la Lettera ai Romani

8:29

C – Coloro infatti che egli preconobbe, li ha pure predestinati ad essere conformi all’immagine del Suo figlio, affinché egli (il preconosciuto da Dio, il credente) sia il primogenito fra molti fratelli (Romani 8:29)

M – Se tutti sono “primogeniti”, allora Gesù cos’è? C – Egli è l’unico generato figlio di Dio M – Molto prima della nascita di Gesù, Dio disse a Davide:

Promulgherò il decreto del Signore. Egli mi disse: “Figlio Mio sei tu (Davide), oggi ti ho generato” (Salmi 2:7)

Quindi anche Davide sarebbe “figlio generato” da Dio? Il significato dell’espressione “figlio di Dio” non è letterale, ma metaforico. Chiunque sia amato da Dio è chiamato “Suo figlio” nella Bibbia. Gesù disse inoltre che Dio non è solo suo padre, ma anche tuo padre (Matteo 5:45,48) C – Affinché siate figli del Padre nostro... siate dunque perfetti come è perfetto il Padre

vostro celeste (Matteo 5:45,48)

M – Quindi troverà l’espressione “figlio di Dio” in molti passaggi della Bibbia col significato di amore, affetto e vicinanza a Dio. Non è attribuito solo a Gesù.

Leggerà di figli e figlie di Dio nella Bibbia, ad esempio nella Lettera ai Corinzi:

E sarò per voi Padre e voi mi sarete figli e figlie, dice il Signore Onnipotente (II Corinzi 6:18)

Alla luce di questo e di altri passaggi della Bibbia non c’è alcuna ragione per cui Gesù dovrebbe essere considerato come figlio di Dio in senso letterale ed unico.

C – Ma egli non ha padre; per questo è Figlio di Dio.

M – Allora perché non considerate anche Adamo come figlio di Dio? Egli non aveva né padre né madre, ed è anche chiamato figlio di Dio nel Vangelo secondo Luca:

Set, figlio di Adamo, figlio di Dio (Luca 3:38)

Legga ora Ebrei 7:3

C – Senza padre, senza madre, senza genealogia, che non ha principio di giorni né fine di vita, assimilato quindi al figlio di Dio, rimane sacerdote di continuo (Ebrei 7:3)

M – Di chi si tratta? La risposta è nella Lettera agli Ebrei:

Melchisedec, re di Salem, sacerdote di Dio Altissimo, che andò incontro ad Abramo (Ebrei 7:1)

Egli è ancora più eccezionale di Gesù o di Adamo. Perché non è preferito lui come figlio di Dio o come Dio stesso? C – Allora voi come chiamate Gesù? M – Noi Musulmani lo chiamiamo Gesù figlio di Maria. C – Nessuno può negarlo.

C – Da molti uscivano pure i demoni, gridando e dicendo: “Tu sei il figlio di Dio!”. Ma egli li minacciava e non permetteva loro di dire tal cosa, poiché sapevano che egli era il Cristo (Luca 4:41)

M – È chiaro qui che egli rifiutò di farsi chiamare figlio di Dio. Egli rifiutò nuovamente in Luca 9:20 e 21 e lo proibì loro.

C – Egli (Gesù) domandò loro (ai discepoli): “E voi, chi dite che io sia?”. Pietro, rispondendo, disse: “Il Cristo di Dio”. Ma egli proibì loro severamente di dirlo a qualcuno (Luca 9:20-21)

M – Gesù che era l’atteso Messia, un Profeta, fu trasformato da insegnante a figlio di Dio, a Signore, ed infine a Dio stesso. Leggiamo nel Vangelo secondo Giovanni:

Egli andò da Gesù di notte e gli disse: “Rabbi, noi sappiamo che tu sei venuto da Dio, come maestro” (Giovanni 3:2)

E:

Ora quegli uomini, visto il prodigio fatto da Gesù, dicevano: “Questi è davvero il Profeta che deve venire nel mondo” (Giovanni 6:14)

Gesù è chiamato “Profeta” anche in Giovanni 7:40; Matteo 21:11; Luca 7:16; Luca 24:19. Leggiamo negli Atti degli Apostoli:

E subito egli (Paolo) si mise a predicare, nell Sinagoghe, Gesù, che egli è il figlio di Iddio”.

Lei può concludere da questo versetto che i primi Cristiani usavano ancora le Sinagoghe, a più tardi, quando la Cristianità deviò dagli insegnamenti originari di Gesù, furono costruite le Chiese.

Paolo, Barnaba ed i Gentili furono cacciati dalle Sinagoghe perché accusati di bestemmia e contaminazione. Veda ad esempio Atti 17:18 e 21:28.

Nel Vangelo secondo Luca si legge:

Oggi vi è nato nella città di David, il Salvatore, che è Cristo il Signore” (Luca 2:11)

E nel Vangelo secondo Giovanni possiamo vedere come Gesù fu alla fine elevato a Dio stesso:

In principio era la Parola, e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio (Giovanni 1:1)

M – Il Sublime Corano afferma che Gesù non fu crocifisso:

E (gli Ebrei) dissero: “Abbiamo ucciso il Messia, Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!”. Invece non l’hanno né ucciso ne crocifisso, ma così parve loro” (Corano

IV. An-Nisâ’, 157)

Lei crede ancora che morì sulla croce? C – Sì, morì, e poi risorse. M – Noi tutti concordiamo che nessuno vide il momento in cui avvenne la resurrezione.

Essi trovarono il sepolcro di Gesù vuoto e conclusero che era risorto, poiché i discepoli ed altri testimoni lo videro vivo dopo la presunta crocifissione. Non potrebbe essere come dice il Corano, che egli non morì sulla croce?

C – Allora dov’è la prova? M – Vediamo alcuni passaggi della Bibbia che supportano questa tesi. Lei dà più peso alle parole di Gesù o ai “sentito dire” dei discepoli, apostoli o altri

testimoni? C – La testimonianza di Gesù è certamente superiore. M – Questo concorda con ciò che Gesù disse secondo quanto è riportato da Matteo:

Il discepolo non è superiore al maestro, né il servo superiore al suo padrone (Matteo 10:24)

C – Ma Gesù stesso disse che egli sarebbe rinato dalla morte, nel Vangelo secondo Luca:

E (Gesù) disse loro: “Così sta scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe resuscitato dai morti il terzo giorno” (Luca 24:46)

M – La sofferenza è spesso resa in modo esagerato nella Bibbia, è chiamata anche “morte”, come disse Paolo nella Lettera ai Corinzi:

Tutti i giorni io muoio (cioè io soffro tutti i giorni), ve lo giuro per la gloria che voi siete per me in Cristo (I Corinzi 15:31)

Qui ci sono alcune prove: 1) Sulla croce, secondo i Vangeli, Gesù implorò Dio di aiutarlo:

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Matteo 27:46)

Inoltre: 2) La preghiera di Gesù di non morire sulla croce fu accettata da Dio, secondo Luca, Ebrei e Giacomo. Quindi come potrebbe essere morto sulla croce?

Gli apparver quindi un Angelo dal cielo per confortarlo (Luca 22:42)

Significa che un Angelo gli assicurò che Dio non lo avrebbe lasciato senza il Suo aiuto.

E Gesù, nei giorni della sua carne, avendo offerto preghiere e suppliche a Colui Che poteva salvarlo dalla morte, insieme a forte grido e lacrime, fu esaudito per la sua pietà (Ebrei 5:7)

Le preghiere di Gesù furono ascoltate, il che significa che ricevettero risposta positiva da Dio.

...La preghiera fervente del giusto ha una grande efficacia (Giacomo 5:16)

Gesù stesso disse:

Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede, riceve, chi cerca trova, e a chi bussa, verrà aperto. E qual è quell’uomo fra voi che darà una pietra a suo figlio che gli chiede del pane? O se chiede un pesce, gli dia una serpe? (Matteo 7:7-10)

Se dunque tutte le preghiere di Gesù furono accettate, compresa quella di non morire sulla croce, come potrebbe poi essere morto sulla croce?

3) Le sue gambe non furono spezzate dai soldati romani, secondo il Vangelo di Giovanni:

I soldati dunque andarono e ruppero le gambe al primo e all’altro che erano stati crocifissi con lui. Quando fu la volta di Gesù, vedendo che era già morto, non gli ruppero le gambe (Giovanni 19:32-33)

Si può fare affidamento sulla testimonianza di questi soldati, riguardo alla sua morte, oppure essi vollero salvare Gesù poiché lo ritenevano innocente?

4) Se Gesù fosse morto sulla croce, il suo sangue si sarebbe raggrumato, e non avrebbe potuto sgorgare fuori dal suo corpo quando il suo fianco fu trafitto.

Ma il Vangelo dice che sangue e acqua uscirono, secondo Giovanni:

Ma uno dei soldati con una lancia gli aprì il costato e subito ne uscì sangue e acqua (Giovanni 19:34)

5) Quando i Farisei chiesero a Gesù un segno della sua vera missione egli rispose, secondo il Vangelo:

Infatti, come Giona stette tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il figlio dell’uomo starà tre giorni e tre notti nel cuore della terra (Matteo 12:40)

Trascuri ora il fattore tempo, poiché non si tratta di tre giorni e tre notti, bensì un giorno (sabato,la giornata soltanto) e due notti (venerdì notte e sabato notte)... Giona era vivo nel ventre della balena?

C – Sì. M – E Giona era ancora vivo quando fu vomitato fuori dal ventre della balena? C – Sì. M – Allora Gesù era ancora vivo come aveva profetizzato. 6) Gesù stesso affermò che egli non era morto sulla croce, domenica mattina presto,

quando Maria Maddalena si recò al sepolcro, che era vuoto. Ella vide qualcuno in piedi che sembrava un giardiniere. Ella riconobbe in lui Gesù e voleva toccarlo. Gesù disse:

“Non mi toccare: ancorainfatti non sono asceso al Padre” (Giovanni 20:17)

“Non sono ancora asceso al Padre” significa che egli era ancora vivo, non era morto, poiché se qualcuno muore, ritorna al Creatore... Questa è la prova più forte offerta da Gesù stesso. 7) Dopo la presunta crocifissione, i discepoli pensarono che egli non fosse più un

mortale,bensì uno spirito, poiché i corpi risorti sono spiriti. C – Un momento, come può essere sicuro chei corpi risorti siano resi spiriti M – Questo è ciò che Gesù stesso disse, secondo la Bibbia: che essi sono uguali agli

Angeli. C – Dove, nella Bibbia? M – Nel Vangelo di Luca:

Gesù rispose loro: “I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito, ma coloro che saranno giudicati degni di prendere parte all’altro mondo, e alla resurrezione dei morti, non prenderanno né moglie né marito. Non possono infatti più morire, poiché sono uguali agli Angeli e sono figli di Dio essendo figli della resurrezione (Luca 20:34-36)

Quindi Gesù li convinse lasciando che essi toccassero le sue mani e i suoi piedi, per mostrare loro che era la stessa persona.

Poiché essi ancora non gli credevano, chiese del cibo per mostrare loro che egli ancora mangiava come ogni altro vivente. Legga Luca 24:36-43.

C – Mentre (i discepoli) parlavano di queste cose, Gesù apparve in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Essi sbigottiti e pieni di timore credevano di vedere uno spirito. Ma egli disse loro: “Perché siete così turbati? E perché dei ragionamenti sorgono nei vostri cuori?

Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Palpatemi e osservate! Uno spirito, infatti, non ha carne e ossa come vedete che ho io”. E dicendo questo, mostrò loro le sue mani e i suoi piedi. Ma poiché nella loro gioia esitavano ancora a credere ed erano pieni di meraviglia, chiese loro: “Avete qui qualcosa da mangiare?”. Essi gli presentarono del pesce arrostito. Egli ne prese e ne mangiò alla loro presenza (Luca 24:36-43)

8) Se lei crede ancora che egli morì sulla croce, in questo caso Gesù sarebbe stato un falso profeta e maledetto da Dio (che Allah ci protegga da ciò!), secondo questo passaggio del Deuteronomio:

Quel Profeta o sognatore sia messo a morte (Deuteronomio 13:6)

Quando uno avrà commesso un delitto passibile di morte, e viene messo a morte, lo appenderai a un albero. Il suo cadavere non rimarrà tutta la notte sull'albero, ma lo seppellirai senza indugio lo stesso giorno, perché il cadavere appeso è maledetto da Dio, e tu non contaminerai la terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà come eredità (Deuteronomio 21:22-23)

Credere alla morte di Gesù sulla croce significa gettare discredito sulla sua missione profetica.

I Giudei sostennero di aver ucciso Gesù sulla croce e di conseguenza lo dipinsero come un uomo falso quando sosteneva di essere un Profeta.

I Cristiani credono che la crocifissione sia necessaria per la loro redenzione dal peccato e di conseguenza devono accettare anche che Gesù sia definito “una maledizione”.

Questa credenza cristiana è l’opposto dell’insegnamento della Bibbia contenuto in Osea:

Poiché gradisco la pietà e non il sacrificio, la conoscenza di Iddio più degli olocausti (Osea 6:6)

È l’opposto anche degli insegnamenti di Gesù stesso come si legge nel Vangelo secondo Matteo:

Andate dunque e imparate che cosa significa: misericordia voglio e non sacrificio (Matteo 9:13)

E ancora Gesù disse:

Se voi aveste compreso che cosa significa: “misericordia voglio e non sacrificio”, non avreste condannati degli innocenti (Matteo 12:7)

C – Allora perché la gente crede nella resurrezione?

M – Fu Paolo che introdusse la dottrina della resurrezione:

E alcuni (Ebrei) dicevano: “Che cosa vuol dire questo ciarlatano?”. E altri sentendo che (Paolo) annunciava Gesù e la resurrezione dicevano: “Sembra che sia un banditore di dèi stranieri” (Atti 17:18)

Ricordati che Gesù Cristo, nato dalla stirpe di Davide, resuscitò dai morti, secondo il mio Vangelo (II Timoteo 2:8).

Egli fu anche il primo a dichiarare Gesù “figlio di Dio”:

e subito egli (Paolo) si mise a predicare Gesù, che egli è il figlio di Iddio (Atti 9:20)

Quindi il Cristianesimo non è basato sull’insegnamento di Gesù, ma di Paolo. C – Ma Marco dice che Gesù fu elevato in Paradiso e sedette alla destra di Dio:

Il Signore Gesù, dunque, dopo aver loro parlato, fu assunto al cielo e siede alla destra di Dio (Marco 16:19)

M – Come le ho già detto nella nostra discussione della Sacra Bibbia, i versetti (16:9-20)

del Vangelo di Marco sono stati eliminati da molte Bibbie. Se lei ancora crede che Gesù sia divino perché assunto al cielo, come mai non accetta che altri Profeti siano divini, dato che anch’essi furono assunti al cielo?

C – E chi furono? M – Leggiamo in II Re:

...Ed Elia salì al cielo in un turbine. Ed Eliseo lo vide e gridò... poi non lo vide più (II Re 2:11-12)

Anche Enoch fu portato da Dio in Paradiso secondo la Genesi:

Ed Enoch camminò davanti a Dio, poi non fu più veduto, perché Iddio lo prese (Genesi 5:24)

Questo è anche ripetuto in Ebrei 11:5:

Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte; e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio (Ebrei 11:5)

La dottrina dell’espiazione e del peccato originale

C – Quindi Gesù non insegnò la dottrina della redenzione dal peccato originale attraverso la crocifissione?

M – Questa è la dottrina dell’espiazione creata dalla Chiesa 3-4 secoli dopo che Gesù lasciò la terra. Contraddice la Bibbia stessa, come dimostrano i seguenti passaggi:

Non si facciano morire i padri per la colpa dei figli, né i figli per la colpa dei padri; ciascuno sia fatto morire per il suo peccato (Deuteronomio 24:16)

Ma ognuno morrà per il suo delitto (Geremia 31:30)

L’anima che pecca, morrà: il figlio non sconta l’iniquità del padre, né il padre l’iniquità del figlio. Al giusto sarà computata la sua giustizia e all’iniquo la sua iniquità (Ezechiele 18:20)

Quindi Adamo ed Eva furono responsabili per il loro peccato (furono perdonati da Allah secondo il Corano). C – Ma questi versetti sono nell’Antico Testamento.

M – Legga quello che Gesù stesso disse in Matteo 7:1-2. C – Non giudicate per non essere giudicati. Perché secondo il giudizio col quale giudicate, sarete giudicati; e colla misura colla quale misurate sarà misurato a voi (Matteo 7:1-2)

M – Legga la Lettera ai Corinzi 3:8

C – Colui che pianta e colui che innaffia sono una stessa cosa; tuttavia ciascuno riceverà la sua ricompensa secondo il proprio lavoro (I Corinzi 3:8)

Ma noi crediamo nel peccato originale! M – Ma io posso provare che i bambini sono nati senza peccato. Legga Matteo 19:14 C – Ma Gesù disse loro: “Lasciateli fare, i bambini, e non impedite loro di venire a me. Di

coloro, infatti, che sono tali è il regno dei cieli” (Matteo 19:14)

M – Quindi ognuno è nato senza peccato e tutti i bambini appartengono al regno dei cieli. Lei sa che fu Paolo ad abolire la Legge di Mosè, legga Atti 13:39.

C – Da tutto quanto voi non poteste essere giustificati dalla Legge di Mosè; chiunque crede in lui è giustificato (Atti 13:39)

M – Lasci che le domandi una cosa. Perché crede nella resurrezione se Paolo stesso, che non vide mai Gesù vivo, ammette che questo era il suo Vangelo?

C – Dov’è scritto?

C – Ricordati che Gesù Cristo, nato dalla stirpe di Davide, resuscitò dai morti, secondo il mio Vangelo (II Timoteo 2:8)

Allora perché dovremmo credere che fu crocifisso e risorse? M – Sì, questo è esattamente ciò che non riesco a capire. L’Islâm è basato sulla ragione ed è il puro, originario insegnamento di tutti i Profeti di

Allah, e non è contaminato da paganesimo o superstizione. C – Questo è quello che sto cercando! M – Perché non prende in considerazione l’idea di fare Shahâdah, prima in inglese e poi

in arabo? Lasci che la aiuti a pronunciarla. C – Sì, desidero rendere testimonianza! Testimonio che non vi è altra divinità eccetto Allah, che non ha associati nella Sua

qualità divina, e testimonio che Muhammad è Suo servo e Messaggero.

Ash-hadu an lâ ilâha illa Allâh, Wahdahu, lâ sharika laHu, waAsh-hadu anna Muhammadan ‘abduHu waRasûluHu Quindi la venuta del Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) fu profetizzata

nella Bibbia? M – Sì, ma non è necessario per un Musulmano saperlo dalla Bibbia. Poiché lei ha già studiato la Bibbia in passato, ne discuteremo brevemente la prossima volta.

(Dopo la professione di fede, il resto della conversazione avviene tra due Musulmani, M1 e M2)

MUHAMMAD NELLA BIBBIA

CAPITOLO 1

Ismaele e Isacco furono entrambi benedetti

M1 – Perché Ismaele e sua madre Hagar lasciarono Sarah?

M2 – Dopo che Isacco fu svezzato, sua madre Sarah vide che Ismaele gioiva, e non volle che Ismaele fosse erede insieme a suo figlio Isacco.

Il bambino crebbe e fu divezzato; e nel giorno che Isacco fu divezzato, Abramo fece un gran convito. E Sarah vide il figlio partorito ad Abramo da Hagar, l’egiziana, che ne gioiva. E disse ad Abramo: “Caccia via questa serva e il suo figliolo, perché il figlio di questa serva non deve esser erede col figlio mio, Isacco” (Genesi 21:8-10)

M1 – Isacco aveva circa due anni quando fu svezzato. Ismaele aveva quindi 16 anni, poiché Abramo aveva 86 anni quando Hagar partorì Ismaele e aveva 100 anni quando gli nacque Isacco, secondo la Genesi:

Abramo aveva 86 anni quando Hagar gli partorì Ismaele (Genesi 16:16)

Abramo aveva 100 anni quando gli nacque Isacco, suo figlio (Genesi 21:5)

Genesi 21:8-10 è dunque in contraddizione con Genesi 21:14-21, che ritrae Ismaele come un bambino portato sulle spalle da sua madre, chiamandolo “fanciullo” e “giovinetto”:

Abramo dunque si alzò di buon mattino, prese del pane e un’otre d’acqua e li diede a Hagar; glieli diede sulle spalle e le diede anche il fanciullo (sulle spalle)... ed ella gettò il fanciullo sotto uno di quegli arboscelli... (e Dio disse:) “Non temere, perché Iddio ha udito la voce del fanciullo. Alzati, prendi il fanciullo e sìì la sua guida sicura (lett.: tienilo per mano)” (Genesi 21:14-21)

Questo è il profilo di un bambino, non di un adolescente. Quindi Ismaele e sua madre Hagar lasciarono Sarah molto prima della nascita di Isacco.

Secondo il Corano, che è coerente al 100% nel riportare il racconto, Abramo prese Ismaele e Hagar e si insediò a Mecca, chiamata nella Bibbia “Paran” (Genesi 21:21), secondo le istruzioni divine date da Abramo e facenti parte di un piano da Dio stabilito. Hagar corse sette volte tra due colline – Safa e Marwa – in cerca di acqua; questa corsa divenne poi un rito dell’annuale pellegrinaggio a Mecca compiuto da milioni di Musulmani provenienti da tutto il mondo.

Il pozzo d’acqua menzionato in Genesi 21:19 è ancora presente a Mecca, e si chiama Zamzam. Abramo e Ismaele, più tardi, costruirono insieme la Sacra Ka’abah a Mecca. Il posto esatto in cui Abramo era solito compiere la preghiera vicino ala Ka’abah è segnato ancora ai giorni nostri, ed è chiamato “Maqam Ibrahim”, cioè la stazione di Abramo. Durante i giorni del Pellegrinaggio (Hajj), i pellegrini a Mecca e i Musulmani in tutto il mondo commemorano il sacrificio di Abramo e Ismaele, sgozzando un montone, che viene distribuito poi ai bisognosi.

M2 – Ma la Bibbia afferma che Isacco stava per essere sacrificato.

M1 – No, il Corano dice che il patto tra Dio, Abramo e il suo unico figlio Ismaele fu stretto e suggellato quando si presumeva che Ismaele dovesse essere sacrificato. E lo stesso giorno Abramo e Ismaele e tutti i maschi della famiglia furono circoncisi, mentre Isacco non era ancora nato.

Abramo aveva 99 anni quando circoncise la sua carne, e Ismaele suo figlio 13 anni quando fu circonciso. In quel medesimo giorno fu circonciso Abramo, e Ismaele suo figlio, come pure gli uomini di casa sua, sia quelli nati in casa, sia quelli comprati con denaro dagli stranieri. Tutti furono circoncisi con lui (Genesi 17:24-27)

Un anno dopo nacque Isacco e fu circonciso quando aveva 8 giorni:

Abramo circoncise Isacco, suo figlio, all’età di 8 giorni, come Iddio gli aveva ordinato. Aveva Abramo 100 anni quando gli nacque Isacco, suo figlio (Genesi 21:4-5)

Quindi, quando il patto fu istituito e suggellato (circoncisione e sacrificio) Abramo aveva 99 anni e Ismaele 13 anni. Isacco nacque un anno dopo quando Abramo aveva 100 anni.

I credenti discendenti di Ismaele, tra cui il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) così come tutti i Musulmani, rimangono fedeli fino ad oggi a questo patto di corconcisione. Nelle loro preghiere, almeno 5 volte al giorno, i Musulmani includono la preghiera ad Abramo ed ai suoi discendenti assieme alla preghiera a Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) ed ai suoi discendenti.

M2 – Ma in Genesi 22 è scritto che era Isacco che doveva essere sacrificato!

M1 – Lo so, ma può riconoscervi la contraddizione. Troverai menzionato:

Il suo unico figlio Isacco

Non dovrebbe esservi scritto “Il suo unico figlio Ismaele”, dato che Ismaele aveva 13 anni quando Isacco non era ancora nato?

Quando nacque Isacco, Abramo ebbe 2 figli. A causa del razzismo, gli Ebrei sostituirono il nome di Ismaele con quello di Isacco in tutto il capitolo 22 di Genesi, ma evidentemente Dio ha preservato la frase “il suo unico figlio” per mostrarci la verità: Ismaele doveva essere sacrificato.

Le parole “moltiplicherò la tua progenie” in Genesi 22:17 furono applicate prima ad Ismaele in Genesi 16:10, quindi Genesi 22 non potrebbe essere riferito totalmente a Ismaele? “Farò di lui una grande nazione” viene ripetuto due volte ad Ismaele in Genesi

17:20 e Genesi 21:18, e mai riferito ad Isacco.

M2 – Gli Ebrei ed i Cristiani sostengono che Isacco era superiore ad Ismaele poiché Hagar era semplicemente una schiava.

M1 – Questo è ciò che dicono loro, ma non quello che dice la Bibbia.

Legga Genesi 15:4:

Ma subito la parola del Signore gli fu rivolta (ad Abramo) dicendo: “No, non sarà lui (Eliezer di Damasco) il tuo erede, ma anzi, colui che uscirà dalle tue viscere, egli sarà il tuo erede” (Genesi 15:4)

Quindi, anche Ismaele era erede.

Nella Genesi troviamo:

Poi l’angelo del Signore soggiunse a lei (Hagar): “Io moltiplicherò tanto la tua progenie che, per la sua moltitudine, non si potrà contare” (Genesi 16:10)

Anche per Ismaele Io ti ho esaudito. Ecco Io l’ho benedetto, lo renderò felice e lo moltiplicherò in modo stragrande, genererà dodici principi e lo farò diventare un popolo grande (Genesi 17:20)

Anche del figlio di questa serva Io farò un popolo, perché egli è seme tuo (Genesi 21:13)

Alzati, prendi il fanciullo (Ismaele) e sìì la sua guida sicura, perché Io farò di lui un grande popolo (Genesi 21:18)

Il Deuteronomio afferma:

Se un uomo ha due mogli, una amata e l’altra odiata, e tanto l’una che l’altra gli hanno partorito dei figli, ma il primogenito è di quella odiata, nel giorno in cui egli dividerà fra i suoi figli i beni che possiede, non potrà costituire primogenito il figlio dell’amata, anteponendolo al figlio dell’odiata che è il primogenito, ma dovrà riconoscere come primogenito il figlio dell’odiata, assegnandogli una parte doppia di quanto possiede, perché egli è la primizia della sua forza e a lui appartiene il diritto di primogenitura (Deuteronomio 21:15-17)

L’Islâm non nega la benedizione di Dio su Isacco e sui suoi discendenti, ma il figlio della promessa è Ismaele da cui più tardi discenderà Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam), il “sigillo di tutti i Profeti”.

M2 – Ma Cristiani ed Ebrei accusano Ismaele di essere un figlio illegittimo.

M1 – Questo è ciò che dicono loro, non ciò che dice la Bibbia.

Come potrebbe un grande Profeta come Abramo avere una moglie illegale, ed un figlio al di fuori del vincolo matrimoniale?

Un matrimonio tra due stranieri, un Caldeo e una Egiziana, è meno legittimo di un matrimonio tra un uomo e la figlia di suo padre? Che fosse una bugia oppure no, così è scritto nella Genesi:

Però è vero che lei (Sarah) è mia sorella, figlia cioè di mio padre ma non di mia madre, ed è diventata mia moglie (Genesi 20:12)

Il nome Ismaele, inoltre, fu scelto da Allah stesso, come riporta la Genesi:

E le disse (ad Hagar) ancora l’Angelo del Signore: “Ecco tu sei incinta, e partorirai un figlio, e lo chiamerai di nome Ismaele, perché il Signore ha ascoltato la tua afflizione” (Genesi 16:11)

Ismaele significa “Iddio ascolta”. E dove, nella Bibbia, sta scritto che Ismaele era un figlio illegittimo?

M2 – In nessun posto, nella Bibbia.

M1 – Molto prima che entrambi, Ismaele e Isacco, nascessero, Allah (Gloria a Lui, l’Altissimo) fece un patto con Abramo, come riportato nella Genesi:

...Dicendo: “Io do alla tua progenie questa terra, dal fiume d’Egitto fino al grande fiume, l’Eufrate” (Genesi 15:18)

La maggior parte dell’Arabia non si estende forse tra il Nilo e l’Eufrate, dove più tardi si stabilirono tutti i discendenti di Ismaele? M2 – Intendi dire che nessuna terra fu promessa ad Isacco ed ai suoi discendenti? M1 – Noi Musulmani non abbiamo mai negato che anche Isacco fu benedetto. Leggiamo nella Genesi:

Darò a te e ai tuoi discendenti (Isacco) dopo di te la terra dove ora abiti come forestiero, tutta la terra di Canaan in possesso perpetuo, e sarò loro Dio (Genesi 17:8)

Anche Abramo era chiamato “straniero” a Canaan, ma non tra la terra del Nilo e l’Eufrate. Come Caldeo apparteneva più alla stirpe araba che a quella ebrea.

M2 – Ma il patto fu stipulato con Isacco secondo la Genesi:

Ma il Mio patto lo stabilirò con Isacco, che Sarah ti partorirà l’anno prossimo, proprio in questo tempo (Genesi 17:21)

M1 – Questo esclude Ismaele? Dove nella Bibbia si dice che Allah (Gloria a Lui, l’Altissimo) non avrebbe stretto alcun patto con Ismaele?

M2 – Da nessuna parte

Il criterio del “Profeta” secondo Geremia

Leggiamo Geremia:

Il Profeta poi, che profetizza la pace, solo all’avverarsi delle sue predizioni si deve riconoscere per Profeta inviato veramente dal Signore (Geremia 28:9)

La parola “Islâm” significa anche tranquillità e pace; pace tra il Creatore e le Sue creature.

Questa profezia di Geremia non può essere applicata a Gesù, poiché egli stesso proclamò che non era venuto per la pace:

Credete che io sia venuto a mettere pace sulla terra? No, io vi dico; ma la divisione. Perché d’ora in poi, cinque persone in una casa saranno divise, tre contro due e due contro tre saranno divisi, il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia e la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera (Luca 12:51-53)

Si può confrontare anche con Matteo 10:34-36

Fino alla venuta di Shiloh

Questo era un messaggio di Giacobbe ai suoi figli prima di morire:

Quindi Giacobbe chiamò i suoi figliuoli e disse: “Adunatevi che voglio annunziarvi ciò che vi accadrà nei tempi che verranno” (Genesi 49:1)

“Non sarà tolto lo scettro da Giuda, né il bastone del comando di tra i suoi piedi, finché non venga Shiloh, al quale appartiene e verso di lui sarà l’obbedienza dei popoli” (Genesi 49:10)

Shiloh è il nome di una città, ma il suo vero significato è pace, tranquillità, riposo, cioè “Islâm” (in arabo).

Questa parola non può essere riferita ad una città in questo contesto; ma se Shiloh viene riferita ad una persona, potrebbe essere una forma corrotta di “Shaluah” (Elohim), cioè Messaggero (di Allah).

Quindi la stirpe profetica israelita secondo la discendenza di Isacco si sarebbe fermata con la venuta di Shiloh. Questo corrisponde a quanto dice il Corano:

Forse eravate presenti quando la morte si presentò a Giacobbe ed egli disse ai suoi figli: “Chi adorerete dopo di me?”. Risposero: “Adoreremo la tua divinità, la divinità dei tuoi padri Abramo e Ismaele e Isacco, il Dio Unico al Quale saremo sottomessi” (Corano II. Al-Baqara, 133)

Il passaggio della missione profetica ad un’altra nazione fu minacciato in Geremia:

Se venissero a cessare queste leggi dinanzi a me, dice il Signore, anche la stirpe di Israele cesserà d’essere un popolo dinanzi a me, per sempre (Geremia 31:36)

Anche Gesù accennò a questo nel Vangelo secondo Matteo:

Per questo vi dico: vi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato ad una nazione che ne produca frutti (Matteo 21:43)

Baca è Mecca

La Sacra Ka’bah costruita da Abramo e da suo figlio Ismaele si trova a Mecca.

Il nome “Mecca” (Makkah) è menzionato una volta nel Sublime Corano nella Sûrah “Al-Fath” (n° XLVIII), ayah 24.

Un altro nome di Mecca è “Bakkah”, anche questo è menzionato nel Corano, Sûrah “Āl‘Imrân” (n° III), ayah 96:

La prima Casa che è stata eretta per gli uomini è certamente quella di Bakka*, benedetta, guida del creato (Corano III. Āl-Imrân, 96)

Abbastanza sorprendente, la parola Bakkah fu nominata anche dal Profeta Davide (su di lui la pace) nei suoi Salmi:

Quelli che attraversano l’arida valle di Baca, la trasformano in luogo pieno di fonti, e le prime piogge la rivestono di benedizioni (Salmi 84:6)

La fonte è il pozzo di Zamzam, tutt’oggi presente vicino alla valle.

La Casa della Mia Gloria

Leggiamo in Isaia i versetti:

Sorgi e risplendi, perché è giunta la tua luce, e la gloria del Signore brilla sopra di te (Isaia 60:1)

E confrontiamolo con quanto è scritto nel Corano:

O tu (Muhammad) che sei avvolto nel mantello, alzati e ammonisci, e il tuo Signore magnifica (Corano LXXIV. Al-Muddaththir, 1-3)

Le tenebre ricopriranno la terra e l’oscurità le nazioni, ma sopra di te risplenderà il Signore e la Sua Gloria si manifesterà sopra di te (Isaia 60:2)

L’avvento del Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) corrispondeva ad un periodo di oscurità spirituale: il mondo aveva dimenticato l’Unicità di Dio come era stata insegnata da Abramo e da tutti gli altri Profeti, incluso Gesù (pace su tutti loro).

I popoli (i gentili) cammineranno alla tua luce e i re allo splendore che emana da te (Isaia 60:3)

Gira intorno gli occhi e guarda: tutti costoro si sono radunati e vengono a te... (Isaia 60:4)

In meno di 23 anni, l’intera Arabia fu inificata sotto la bandiera “non c’è divinità eccetto Allah e Muhammad è il Suo Messaggero”

...Si riverserà sopra di te la moltitudine della gente del mare e le schiere dei gentili verranno a te (Isaia 60:5)

In meno di un secolo l’Islâm si diffuse in Spagna in occidente, ed in India e Cina in oriente.

Il nordafrica, il cuore dell’Impero Cristiano (dei gentili) abbracciò l’Islâm.

Cammelli numerosi ti copriranno, ed i dromedari di Madian e di Efa; tutti verranno da Saba, portando oro e incenso, e annunzieranno le lodi del Signore (Isaia 60:6)

Tutte le greggi di Kedar si raduneranno presso di te, i montoni di Nebaioth ti serviranno, saliranno ben accetti sopra il Mio altare, per glorificare la casa della Mia Gloria (Isaia 60:7)

È un fatto che i villaggi di Kedar (l’attuale Arabia Saudita) comprendano l’unico paese al mondo che è sempre rimasto impenetrabile a qualsiasi influenza da parte della Chiesa.

Restino aperte le tue porte sempre, né di giorno, né di notte siano chiuse, per far venire a te la moltitudine dei popoli, con i loro re alla testa (Isaia 60:11)

La Moschea che circonda la Sacra Ka’bah a Mecca è sempre rimasta aperta giorno e notte da quando fu liberata dagli idoli dal Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam), 1400 anni fa.

I re come i sudditi vanno al Pellegrinaggio.

Gente che cavalca asini e gente che cavalca cammelli

Consideriamo la visione i Isaia riguradante i due cavalieri:

E vide dei cavalieri, e cavalieri a coppia, uno montato su un asino e uno montato su un cammello (Isaia 21:7)

Chi era il cavaliere sull’asino?

Ogni allievo della scuola domenicale lo sa: si tratta di Gesù, come viene detto nel Vangelo secondo Giovanni:

E Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come è stato scritto (Giovanni 12:14)

Chi è, dunque, l’atteso cavaliere sul cammello? Questo potente Profeta è sfuggito agli occhi dei lettori della Bibbia. Costui è il Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui). Se non fosse stata

indirizzata a lui, allora la profezia dovrebbe ancora compiersi. Si spiega così anche perché Isaia, più avanti nello stesso capitolo, dice:

Vaticinio sull’Arabia (Isaia 21:13),

intendendo con ciò la responsabilità degli Arabi Musulmani, e ovviamente ora di tutti i Musulmani, di diffondere il Messaggio dell’Islâm.

Sempre in Isaia si legge:

Abitanti della terra di Tema, andate incontro al fuggiasco portando pane, incontro all’assetato portate acqua! (Isaia 21:14)

Tema è probabilmente Medina, dove il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) ed i suoi Compagni emigrarono. Ogni emigrato fu affiliato ad un abitante di Medina e fu saziato con cibo e bevande.

Isaia continua:

Essi infatti sono fuggiti davanti alle spade, alle spade affilate, e davanti agli archi tesi e all’incalzar della guerra (Isaia 21:15) Sì, così mi ha detto il Signore: Fra un anno, come un anno di mercenario, cesserà tutto lo splendore di Kedar (Isaia 21:16)

Un anno dopo l’Hijrah (emigrazione), gli Arabi pagani (le tribù di Kedar) furono sconfitti dai Musulmani nella battaglia di Badr. Infine:

E il resto degli arcieri fra i prodi dei figli di Kedar sarà quanto mai esiguo, perché Iddio di Israele ha parlato (Isaia 21:17)

Kedar è il figlio di Ismaele (Genesi 25:13) da cui discende il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam).

All’inizio della missione profetica di Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui), i figli di Kedar combatterono Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) ed i suoi Compagni, ma più tardi quasi tutti accettarono l’Islâm, il numero dei figli di Kedar ostili al Messaggio diventò esiguo.

In alcuni versetti della Bibbia, Kedar è sinonimo di Arabia in generale, come in Ezechiele:

L’Arabia, e tutti i principi di Kedar... (Ezechiele 27:12)

Il Profeta “come Mosè”

Dio si rivolse a Mosè (pace su di lui):

Io susciterò loro un Profeta, come te, di mezzo ai loro fratelli, e metterò le Mie parole sulla sua bocca, ed egli annunzierà loro tutto quello che Io gli avrò comandato (Deuteronomio 18:18)

1) I “fratelli” degli Israeliti (cioè i discendenti di Abramo attraverso Isacco) sono gli Ismaeliti (cioè i discendenti di Abramo attraverso Ismaele). Gesù non poteva essere il Profeta promesso in Deuteronomio 18:18, poiché era anch’egli Israelita. Altrimenti ci sarebbe stato scritto: “Un Profeta tra voi”.

2) Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) non è forse “come Mosè”? Se questo non viene accettato, la promessa è ancora incompiuta.

Confronto MOSÈ (pace su di lui) MUHAMMAD (pace e benedizioni di Allah su di lui) GESÙ (pace su di lui)
Nascita Normale Normale Eccezionale
Vita familiare Sposato con figli Sposato con figli Celibe senza figli
Morte Normale Normale ? Misteriosa
Carriera Profeta e Capo di Stato Profeta e Capo di Stato Profeta
Emigrazioni forzate in età adulta A Madyan (Median) A Medina Nessuna
Scontri coi nemici Persecuzioni, battaglie Persecuzioni, battaglie Nessuno scontro simile
Risultato degli scontri Vittoria morale e militare Vittoria morale e militare Vittoria morale
Scrittura della Rivelazione Durante la sua vita (Torah) Durante la sua vita (Qur’ân) Dopo la sua (presunta) morte
Natura degli insegnamenti Spirituale e legale – nuova Legge Spirituale e legale – nuova Legge Puramente spirituale
Accettazione del comando (da parte del suo popolo) Rifiutato poi accettato Rifiutato poi accettato Rifiutato dalla maggioranza degli Israeliti

3) Il Deuteronomio (18:19) specifica che Dio porrà le Sue parole “nella sua bocca”; così infatti le rivelazioni di Dio giunsero attraverso Gabriele, e Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) ripeté la Rivelazione (le parole di Dio stesso) ai suoi Compagni, senza aggiungere, togliere o cambiare una sillaba.

Il Deuteronomio dice anche: Nel Corano, 113 capitoli (Sure) su 114 cominciano con “Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, Colui che dona misericordia”. Inoltre, nel lavoro di tutti i giorni, i Musulmani cominciano ogni azione in questo modo.

I Musulmani non dicono “Nel Nome di Dio”, ma seguono il comandamento contenuto in Deuteronomio 18:19 che specifica “in Nome Mio”, ed il Suo Nome è Allah.

Ed essendo il Suo Nome proprio, esso non è soggetto a genere, come “dio” o “dea”, né a plurale, come “dio” e “dèi”. I Cristiani dicono: “Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

Si può notare che coloro che non ascolteranno il Profeta promesso in Deuteronomio 18:18, o coloro che lo negheranno, verranno puniti.

Questo corrisponde ad alcuni passaggi del Sublime Corano, ad esempio:

Invero, la religione presso Allah è l’Islâm (Corano III. Āl-‘Imrân, 19)

Chi vuole una religione diversa dall’Islâm, il suo culto non sarà accettato e nell’Altra vita sarà tra i perdenti (Corano III. Āl-‘Imrân, 85)

Il Mio servo, Messaggero ed eletto

Un chiaro adempimento della Profezia di Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) si trova nel Libro di Isaia:

Ecco il Mio servo che Io sostengo, il Mio eletto, nel quale si compiace la Mia anima, ho effuso il Mio spirito su di lui: egli apporterà giustizia ai popoli (lett. ai Gentili) (Isaia 42:1)

È anche chiamato “il Mio Messaggero” al versetto 19.

Senza dubbio tutti i Profeti furono definiti servi, Messaggeri ed eletti di Allah. Ma nessun Profeta è universalmente chiamato con questi titoli specifici come Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam); egli è chiamato: ‘AbduHu waRasuluHu-l-Mustafa, cioè: Suo servo, e Suo Messaggero, l’eletto.

La testimonianza di una persona quando accetta l’Islâm è: “Rendo testimonianza che non vi è altra divinità eccetto Allah, che non ha condomini nella sua qualità divina, e rendo testimonianza che Muhammad è Suo servo e Messaggero”.

La stessa formula viene ripetuta cinque volte al giorno dai minareti come richiamo alla preghiera, ed altre cinque volte al giorno, immediatamente prima dell’inizio di ogni preghiera; poi altre nove volte al giorno nel Tashahhud durante le preghiere strettamente obbligatorie, e molte altre volte se un Musulmano compie le raccomandate preghiere supererogatorie.

Il titolo più comune per indicare il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) è RasululLah, cioè: il Messaggero di Allah.

Egli non grida, né alza la voce, né la fa udire nelle strade (Isaia 42:2)

Il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) era descritto come qualcuno che parlava sempre a bassa voce e consigliava ai Musulmani di non alzare la voce.

...Fedelmente egli apporterà la giustizia (Isaia 42:3)

Perfino gli Arabi pagani riconobbero Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) come il più degno di fiducia tra loro.

Anche gli Ebrei i Medina chiedevano il suo giudizio in molti casi, perché egli era considerato il giudice più onesto. In alcuni casi, Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) decise di dar ragione da un Ebreo contro un Musulmano.

Inoltre, una delegazione cristiana da Najran (nel sud dell’Arabia) visitò Medina durante l’epoca del Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) e restarono così impressionati dall’onestà e dalla sincerità dei Musulmani che chiesero al Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) di poter nominare un Musulmano come giudice nel loro paese.

Non vacillerà, né verrà infranto, fino a che non abbia dato la giustizia alla terra, infatti le isole attendono il suo insegnamento (Isaia 42:4)

Confrontiamo con Gesù, che non prevalse sui suoi nemici e rimase deluso a causa del rifiuto opposto al suo Messaggio da parte degli Israeliti. Questo versetto non può essere riferito a lui.

Io, il Signore, ti ho chiamato per l’equità, ti ho preso per mano, ti ho tenuto, ti ho formato perché fossi alleanza con il popolo, luce ai Gentili (Isaia 42:6)

La frase “ti ho tenuto” indica che nessun altro Profeta verrà dopo di lui, ed i miscredenti non potranno fargli alcun male.

In breve tempo molti Gentili furono guidati all’Islâm.

Perché tu aprissi gli occhi ai ciechi, perché strappassi dalle catene i prigionieri, dalla prigione coloro che dimorano nelle tenebre (Isaia 42:7)

La cecità e le tenebre indicano qui la vita pagana.

Io, il cui Nome è il Signore, non cederò ad altri la Mia Gloria, né la Lode a Me dovuta agli idoli (lett. immagini scolpite) (Isaia 42:8)

Cantate al Signore un canto nuovo, cantate la Sua Lode dai confini della terra... (Isaia 42:10)

La rivelazione che questo Profeta riceve è un nuovo canto, non in lingua ebraica o aramaica, ma in arabo.

La preghiera islamica è salmodiata cinque volte al giorno in milioni di moschee in tutto il mondo.

Levate la voce, deserto e città, luoghi dove dimora Kedar; cantino gli abitanti di Sela (della roccia) dalla cima dei monti risuonino voci acclamanti (Isaia 42: 11)

Dal monte Arafat vicino alla Mecca, i pellegrini intonano ogni anno: Eccomi, Allah (al Tuo servizio), eccomi. Non c’è altra divinità eccetto Te, eccomi. Oh Allah, eccomi a Te, eccomi. Non c’è altra divinità eccetto Te, eccomi. In verità Tue sono le Lodi, le Benedizioni e la Sovranità, non c’è altra divinità all’infuori di Te.

Tributino Gloria al Signore e nelle isole annuncino la Sua Lode (Isaia 42:12)

L’Islâm si diffuse anche nelle piccole isole lontane come quelle al largo dell’Indonesia e nel mar dei Caraibi.

Contro i Suoi nemici manifesta la Sua forza (Isaia 42:13)

Per un breve periodo fu stabilito, con l’avvento di Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) il regno di Dio sulla terra.

Quindi il capitolo 42 del Libro di Isaia è un’accurata descrizione della missione del Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam).

Re Davide lo chiamò “mio signore”

Disse il Signore al mio signore: siedi alla Mia destra finché Io porrò i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi (Salmi 110:1)

Qui sono nominati due “signori”. Se il primo Signore (colui che parla) è Dio, il secondo signore (a cui è rivolto il discorso) non può essere anch’egli Dio, poiché David conosceva Un Solo Dio.

Dovrebbe qundi leggersi così: “Dio disse al mio signore”. A chi si riferisce Davide quando dice “il mio signore”? La Chiesa sostiene che si tratti di Gesù.

Ma Gesù stesso lo nega in Matteo 22:45; Marco 12:37 e Luca 20:41-44.

Egli esclude se stesso da questo titolo, poiché era un figlio di David.

Come potrebbe David chiamarlo “signore” se Gesù è un suo discendente?

Gesù dice nel Vangelo di Luca:

Ed egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è Figlio di Davide? Poiché Davide stesso, nel libro dei Salmi, dice:"Il Signore ha detto al mio signore: 'Siedi alla mia destra, finché io abbia messo i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi'". Davide dunque lo chiama Signore; come può essere suo figlio?» (Luca 20:41-44)

Gesù deve aver dato una risposta, non inserita nei quattro Vangeli canonici, ma menzionata esplicitamente nel Vangelo di Barnaba, spiegando che la promessa era stata stretta con Ismaele e non con Isacco.

Il “signore” di Davide era dunque Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam). Perfino il lavoro di tutti i Profeti insieme è poca cosa in confronto a quanto fece Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) in un breve periodo di 23 anni, e che è rimasto inalterato fino ad oggi.

Sei tu quel Profeta?

Gli Ebrei mandarono sacerdoti e leviti da Giovanni il Battista per interrogarlo su chi egli fosse realmente:

Egli confessò e non negò; ma dichiarò: “Non sono io il Cristo”. Ed essi gli domandarono: “Chi sei tu dunque? Elia?”. Rispose: “No”. “Il Profeta?”. “No”. (Giovanni 1:20-21)

La domanda cruciale qui è: “(Sei tu) il Profeta?”. Chi era dunque il Profeta tanto atteso dopo l’avvento di Gesù e di Giovanni Battista? Non era forse quello “come Mosè” (Deuteronomio 18:18), cioè Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam)?

Il battesimo con lo Spirito Santo e con il fuoco

Io (Giovanni il Battista) poi vi battezzo con acqua per indurvi al pentimento; ma colui che viene dopo di me, è più forte di me, ed io non sono degno di portare i suoi sandali; egli vi battezzerà nello Spirito Santo e nel fuoco (Matteo 3:11)

Se qui si alludesse a Gesù, Giovanni il Battista non sarebbe ritornato a vivere nel deserto, ma si sarebbe stretto a lui e sarebbe stato uno dei suoi discepoli, cosa che non fece.

Quindi qui si allude ad un altro potente Profeta, e non a Gesù. Colui al quale si riferisce Giovanni il Battista non potrebbe essere Gesù, poiché i due erano contemporanei, mentre Giovanni disse che questo Profeta sarebbe venuto dopo di lui. Qui di nuovo, non era dunque il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) colui cui alludeva Giovanni il Battista?

L’ultimo nel regno dei cieli

A Gesù viene attribuita l’affermazione contenuta nel Vangelo secondo Matteo:

In verità vi dico: fra quanti sono nati di donna non è mai sorto nessuno più grande di Giovanni il Battista! Tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui (Matteo 11:11)

Si può credere che Giovanni il Battista sia più grande di Adamo, Noè, Abramo, Mosè, David e molti altri Profeti? Quanti pagani convertì Giovanni il Battista e quanti seguaci aveva? Ma questo non è il punto fondamentale, qui la domanda è: chi era il più piccolo nel regno dei cieli, più grande di Giovanni il Battista? Di sicuro non Gesù, poiché al suo tempo il regno dei cieli non era ancora giunto, ed egli non era mai stato proclamato “l’ultimo”, cioè il più giovane.

Il regno dei cieli consiste in Dio come essere Supremo e tutti i Suoi Profeti.

L’ultimo o più giovane è qui il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam).

Beati sono i portatori di pace

Nel suo sermone della montagna, a Gesù viene attribuita l’affermazione, nel Vangelo secondo Matteo:

Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio (Matteo 5:9)

Islâm significa anche pace; pace tra il Creatore ed il fedele. Gesù non può essere definito rispetto alla sua Missione come un portatore di pace, poiché egli non venne per la pace:

Non crediate che io sia venuto a portar pace sulla terra. Non sono venuto a portar pace, ma la spada. Perché sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno i suoi familiari (Matteo 10:34-36)

Il Consolatore

Ed io pregherò il Padre, che vi darà un altro consolatore, perché resti con voi per sempre (Giovanni 14:16)

Noi non conosciamo l’originaria parola aramaica usata da Gesù per “consolatore”. In altre versioni della Bibbia viene usato il termine “l’avvocato”, “l’aiuto”, e nelle Bibbie greche noi troviamo la parola “paracleto”. Ci sono molte diverse spiegazioni per essa: Spirito Santo, la Parola, una persona, ecc.

Il Sublime Corano afferma che Gesù menzionò esplicitamente il nome Ahmad:

E quando Gesù figlio di Maria disse: “O Figli di Israele, io sono veramente un Messaggero di Allah a voi [inviato], per confermare la Torâh che mi ha preceduto, e per annunciarvi un Messaggero che verrà dopo di me, il cui nome sarà Ahmad”

(Corano LXI. As-Saff, 6)

Gesù menzionò il secondo nome del Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam), che letteralmente significa: colui che glorifica Allah più degli altri. Qualsiasi sia la speigazione del termine “consolatore”, noi possiamo concludere che Gesù lasciò il suo lavoro incompleto e che qualcuno doveva arrivare a completare la missione.

Esaminiamo ora alla luce della Bibbia se questo “consolatore” corrisponde al carattere del Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui)

1) “Un altro consolatore”: molti consolatori erano venuti ed un altro doveva arrivare

2) “Perché resti con voi per sempre”: perché non ci sarebbe stato più bisogno della venuta di un altro dopo di lui, perché egli era il sigillo dei Profeti. I suoi insegnamenti resteranno per sempre, resteranno intatti. Infatti il Sublime Corano e tutti gli insegnamenti del Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) sono rimasti tali e quali a 1400 anni fa.

3) “Egli convincerà il mondo riguardo al peccato” (Giovanni 16:18). Tutti gli altri Profeti, persino Abramo, Mosè, David e Salomone ammonirono quelli che stavano loro vicini e i loro seguaci riguardo al peccato, ma non il mondo intero come fece Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui).

Egli non solo sconfisse l’idolatria in Arabia in soli 23 anni, ma inviò anche delegati ad Eraclio, il governatore dell’Impero di Persia e Roma, al Negus (an-Najashi), il re d’Etiopia, e a Muqawqis, il governatore dell’Egitto.

4) “Il principe di questo mondo è giudicato” (Giovanni 16:11). Questo è riferito a Satana, come viene spiegato in Giovanni 12:31 e 14:30. Così il Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) venne ad ammonire il mondo riguardo al Giorno del Giudizio.

5) “Lo Spirito di verità” (Giovanni 16:13). Fin dalla giovinezza, il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) era chiamato “Al-Amîn”, cioè l’onesto, il degno di fede; e Gesù diceva: “vi guiderà verso tutta la verità”.

6) “Non vi parlerà da se stesso, ma vi dirà tutto quello che ascolta, e vi farà conoscere l’avvenire” (Giovanni 16:13)

Il Sublime Corano è la Parola di Dio. Non una singola parola del Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) o dei suoi Compagni vi è inclusa. L’Angelo Gabriele glielo lesse, egli lo memorizzò, e fu trascritto dai suoi segretari. I suoi insegnamenti ed i suoi detti furono invece raccolti in raccolte di “ahadîth” o “insegnamenti”.

Confrontiamo il Deuteronomio:

Metterò le Mie parole sulla sua bocca ed egli vi annunzierà loro tutto quello che Io gli avrò comandato (Deuteronomio 18:18)

con questo versetto del Corano:

Il vostro compagno non è traviato, non è in errore; e neppure parla d'impulso: non è che una Rivelazione ispirata (Corano LIII. An-Najm, 2-4)

Con i termini “il vostro compagno” si intende il Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam).

7) “E vi farà conoscere l’avvenire” (Giovanni 16:13)

Tutte le profezie del Corano si sarebbero in seguito avverate, come la vittoria di Roma sulla Persia, la morte di Abu Lahab da miscredente, la diffusione del Messaggio dell’Islâm.

8) “Egli mi glorificherà” (Giovanni 16:14)

Chiariamo:

a) Credere che Gesù sia morto sulla croce discredita la sua missione profetica, secondo il Deuteronomio:

Quel Profeta o sognatore sia messo a morte... (Deuteronomio 13:6)

b) Nel Vangelo secondo Matteo:

“...Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo 27:46)

Come potrebbe un Profeta come Gesù aver detto questo? Perfino chi non fosse stato profeta avrebbe pazientato sopportando l’agonia, sapendo che la sua morte gli avrebbe reso la qualità di martire.

Questo non è forse un insulto a Gesù e poca stima nella sua fede in Allah?

c) Noi Musulmani non possiamo credere che Gesù abbia potuto etichettare i Gentili come cani e chiamare sua madre “donna”. Allah dice nel Sublime Corano:

E la bontà verso colei che mi ha generato. Non mi ha fatto né violento né miserabile (Corano XIX. Maryam 32)

Il Vangelo riferisce che Gesù avrebbe insultato i Gentili (non Ebrei) così:

Non date le cose sante ai cani, e non gettate le vostre perle ai porci (Matteo 7:6)

Gesù avrebbe anche detto a sua madre:

...donna, che vuoi con questo da me? (Giovanni 2:4)

La Rivelazione al Profeta Muhammad

(sallAllahu ‘alayhi waSallam)

La prima Rivelazione di Allah attraverso l’Angelo Gabriele al Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) fu la parola “Iqra’”, che significa “Leggi, recita” (Corano XCVI, Al-‘Alaq, 1).

Poiché egli era illetterato, rispose: “Non so leggere”. Questa prima rivelazione era stata profetizzata nel Libro di Isaia:

Si dà allora il Libro ad uno che non sa leggere dicendogli:”leggi, ti prego, questo”; ed egli risponde: “non so leggere” (Isaia 29:12)

L’ordine temporale delle Rivelazioni non è l’ordine in cui si trovano nel Corano. In altre parole, la prima parte rivelata non corrisponde alla prima pagina, e l’ultima parte non corrisponde all’ultima pagina.

Il fatto che queste Rivelazioni siano costituite e sistemate in un certo ordine nel Corano dipende anch’esso dall’ordine di Allah, e fu anche menzionato nel Libro di Isaia:

Poiché è un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là!». Ebbene, sarà mediante labbra balbuzienti e mediante una lingua straniera che il Signoreparlerà a questo popolo (Isaia 28:10-11)

Un’altra lingua significa un altro linguaggio, non l’ebraico, non l’aramaico, ma l’arabo.

I Musulmani di tutto il mondo usano una sola lingua, che è l’arabo, per proclamare l’Unicità del Vero Dio, nelle loro preghiere, durante i riti del Pellegrinaggio, nell’augurarsi il bene gli uni gli altri.

Perfino questa unità di lingua fu profetizzata da Sofonia:

Allora io trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure, affinché tutti invochino il nome del Signore, per servirlo di comune accordo (Sofonia 3:9)

Infine, la Verità è giunta in arabo, nonostante alcuni stiano ancora aspettando che il Profeta Gesù (pace su di lui) insegni agli uomini l’adorazione di Allah in un’unica lingua nella sua seconda venuta nel mondo...

E la Lode appartiene ad Allah, Signore di tutti i mondi.

Introduzione pag. 2 Avvertenza pag. 4 Nota dell’autore pag. 5 Il primo contatto tra un Cristiano e un Musulmano pag. 6 La Sacra Bibbia pag. 7 La dottrina della Trinità pag. 24 La dottrina della divinità di Gesù Cristo pag. 29 La dottrina della divina figliolanza di Gesù Cristo pag. 36 Gesù fu crocifisso? pag. 39 La dottrina dell’espiazione e del peccato originale pag. 44

MUHAMMAD NELLA BIBBIA

Ismaele e Isacco furono entrambi benedetti pag. 46 Il criterio del “Profeta” secondo Geremia pag. 51 Fino alla venuta di Shiloh pag. 52 Baca è “Mecca” pag. 53 La Casa della Mia Gloria pag. 54 Gente che cavalca asini e gente che cavalca cammelli pag. 56 Il Profeta “come Mosè” pag. 58 Il Mio servo, Messaggero ed Eletto pag. 61 Re Davide lo chiamò “mio signore” pag. 64 Sei tu quel Profeta? pag. 65 Il battesimo con lo Spirito Santo e con il fuoco pag. 66 L’ultimo nel regno dei cieli pag. 67 Beati sono i portatori di pace pag. 68 Il Consolatore pag. 69 La Rivelazione al Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam) pag. 72