Il Bollettino Islamico Notiziario Edizione 2

Pagina 1 Il Bollettino Islamico Numero 25 Numero 25 Vol. XXII, No. 27 In questo Bollettino Lettere all’editore ........................... 2 L’Islam in Colombia. ........................... 3 Lo scopo della vita............................ 5 Innalilahi Wa Inna Ilayhi Rajioon..... 7 Chiedeteglielo e lui darà................ 7 Come ho abbracciato l’Islam.......... 8 Tre persone speciali . ......................... 11 Come fare Salaatul Janazah .......... ........12 L’angolo dello chef........................... 29 Riflessioni su Surah Al-Asr . .......... 29 Il passato è scomparso per sempre....... 30 Parlando di tempo.............................. 31 Leggi dietetiche islamiche.............. 31 Le storie dei Sahabas. ........................ 33 Dichiarazioni del Profeta (SAW)....... 34 Il Bollettino Islamico Pubblicato da Comunità islamica di California del Nord Una società senza scopo di lucro Casella postale 410186 San Francisco, CA 94141-0186 E-Mail: info@islamicbulletin.org Sito web: http://www.islamicbulletin.org Asalamu Alaikum e benvenuti alla Newsletter Islamica! Il Ramadan è un momento in cui la misericordia di Allah è diretta verso di noi in piena misura. Siamo veramente fortunati che Allah ci ha davvero benedetto, permettendoci di assistere di nuovo a questo mese santo del Ramadan. Quindi promettiamoci che questo Ramadan compenserà tutti i peccati e le mancanze che sono state commesse dal Ramadan precedente. Il Ramadan è il mese che unisce l’Ummah, porta felicità e gioia, eccitazione e sollievo! Il mese che Allah ha scelto per noi per rimetterci in carreggiata, pentirci dei nostri peccati, ricostruiamo il nostro resoconto delle buone azioni e aumentiamo il nostro Iman. Durante il mese del Ramadan, prepariamo un piano per la nostra vita. Deciamo che da questo momento diventeremo più regolari che mai con la nostra salah Inoltre, dovremmo impegnarci a essere più regolari con l’esecuzione di salah con jamaat. Fanne una ferma intenzione! Inoltre, il Ramadan è il periodo dell’anno in cui torniamo all’introspezione silenziosa e verbale e ricarichiamo le nostre batterie spirituali, prendendo la ferma decisione di prendere il consiglio e applicarlo alla nostra vita. Solo allora il Ramadan diventerà un punto di svolta nella nostra vita e ci incoraggerà a cambiare. Che Allah ci dia l’opportunità di godere di questo Ramadan. Che Egli ci benedica anche con molti altri Ramadan. Non dobbiamo pensare: “Beh, l’anno prossimo possiamo cambiare. “Dovremmo trattare tutti i Ramadan come se non sapessimo se avremmo un’altra opportunità dopo questa. Non si tratta solo di sapere se vivremo prima del prossimo Ramadan, ma anche di una questione di buona salute, di prospettive di sfortuna, eccetera. Abu Huraira (R) ha detto che il Profeta (SAW) ha detto: “Il tempo tra le cinque preghiere, due preghiere consecutive del venerdì e due Ramadan consecutivi sono espiazioni per tutto ciò che è accaduto durante quel periodo, a condizione che si siano evitati i peccati gravi”. “Allora approfittiamo pienamente di questa grande opportunità che ci attende! In questo numero del Bollettino Islamico, abbiamo incluso tutti i favoriti e molto altro ancora. Soprattutto, speriamo che vi piaccia questo episodio di “Come ho abbracciato l’Islam” - la conversione all’Islam di una nonna di 70 anni. La delicatezza speciale di questo numero da provare è un delizioso dessert, Khameer, di Hadramout, che speriamo vi piaccia. E quale momentomigliore per gustare questo dessert che durante il Ramadan! In questo numero sono inclusi anche grandi omaggi da utilizzare negli anni a venire: - Una tabella di preghiera, poster Dua; impara come eseguire e correggere il tuo Wudhu e altre guide per bambini e adulti, come i 25 Profeti (la pace sia su di loro) menzionati nel Sacro Corano. Imparare i loro nomi in arabo, inglese e spagnolo. (Ottimo modo per educare gli altri sull’Islam.) - Come eseguire Salat Tasbeeh, che è una preghiera che dobbiamo pregare almeno una volta nella nostra vita, anche se dovremmo abituarci regolarmente a pregare perché è una preghiera piena di molte virtù e benefici. - Una guida per Salatul Janazah (in matematica Shafi’i e Hanafi) - Così la prossima volta sai come eseguire l’imam che guida la preghiera. Prenditi il tempo di imparare questa preghiera perché un giorno altri la pregheranno per te. - L’undicesima edizione dei luoghi di preghiera della California. Speriamo che vi piaccia e troverete le nostre pagine del centro colore estrattivo. La versione del sito ha le mappe di Google e Google Earth che permettono di accedere alla moschea e di accedere al masjid. Non dimenticate di portare con voi la lista per non perdervi le vostre preghiere. Felice Ramadan, Eid Mubarak e felice lettura! - Il personale del Bollettino Islamico

Pagina 2 Il Bollettino Islamico Numero 25 Pagina 3 Il Bollettino Islamico Numero 25 Caro redattore, Ho trovato questa parte molto toccante sul rapporto tra un padre e suo figlio. Spero che possiate includerlo nella vostra prossima newsletter. Farid Mirza Fairfield, CA Caro Farid, Che la pace sia con te. Grazie mille. Anche gli editori hanno trovato questo articolo molto toccante. Siamo sicuri che anche i nostri lettori ne trarranno beneficio. Quando avevo 4 anni, mio padre era il migliore. Quando avevo 6 anni, mio padre sembrava conoscere tutti. Quando avevo 10 anni, mio padre è eccellente, ma è a basse temperature. Quando avevo 12 anni, mio padre era gentile quando ero piccolo. Quando avevo 14 anni, mio padre ha iniziato ad essere troppo sensibile. Quando avevo 16 anni: mio padre non riesce a stare al passo con i tempi moderni. Quando avevo 18 anni, mio padre divenne meno tollerante con il passare dei giorni. Quando avevo 20 anni: è troppo difficile perdonare mio padre, come poteva mia madre sostenerlo in tutti questi anni? Quando avevo 25 anni: mio padre sembra opporsi a tutto quello che faccio. Quando avevo 30 anni: èmolto difficile essere d’accordo conmio padre, mi chiedo semio nonno fosse turbato damio padre quando era giovane Quando avevo 40 anni: Mio padremi ha cresciuto conmolta disciplina, devo fare lo stesso Quando avevo 45 anni, Ero perplesso, come ha fatto mio padre a crescere tutti noi Quando avevo 50 anni: è piuttosto difficile controllare i miei figli, quanto ha sofferto mio padre per l’educazione e per proteggerci? Quando avevo 55 anni: Mio padre era lontano e aveva grandi progetti per noi, era gentile ed eccezionale. Quando ho compiuto 60 anni: mio padre è IL MIGLIORE. Si noti che ci sono voluti 56 anni per completare il ciclo e tornare al punto di partenza “Mio padre è il migliore”. Lettere all’editore Facciamo del bene ai nostri genitori prima che sia troppo tardi e preghiamo Allah che i nostri figli ci trattino meglio di come abbiamo trattato i nostri genitori. Allah dice: “Il tuo Signore ha decretato che tu non adori altro che Lui e mostri gentilezza ai genitori. Se uno o entrambi raggiungono la vecchiaia con te, allora non dire “uff! a loro né respingili, ma rivolgete loro parole rispettose. “Corano: Surah Al-Isra 17: Ayah (versetto 23) “O nostro signore, perdonate me e i miei genitori e (tutti) i credenti, nel Giorno in cui sarà stabilita la Scrittura! “Corano: Surah Ibrahim 14: Ayah 41} “Omio Signore, abbi pietà di loro (genitori) così come mi hanno cresciuto quando ero piccolo. “ {Corano: Surah Al-Isra: 17 ayah (versetto) 24} Cari lettori Il nostro scopo è quello di portarvi articoli rilevanti e messaggi edificanti sull’Islam, per ricordarvi cos’è una religione autentica e religiosa dell’Islam. Con tutte le negatività pubblicate sulla nostra religione, spesso è facile sentirsi intimiditi; vogliamo fare il contrario. Se sei un primo visitatore dell’Islam, ci auguriamo che il tuo interesse sia diverso inmodo che tu possa scoprire la bellezza e la verità di questa religione. Se sei un musulmano che deve ritrovare la via del ritorno all’Islam, speriamo che qualcosa in questo numero ti inviti a ricordare la pace che l’Islam può offrire. Grazie a tutti voi per aver reso il Bollettino Islamico la meravigliosa pubblicazione che è! Per finire, il team del messaggio è ancora alla ricerca di “sangue nuovo” per aiutare la rivista a continuare a crescere, Inshallah. Se siete disposti a dedicare il vostro tempo per chiedere il piacere di Allah, contattateci. Lascia che le tue capacità vadano a beneficio di un’intera comunità! Con il tuo aiuto,Se Dio vuole, il Bollettino potrà avere ancora più successo e raggiungere più persone. Abbiamo dedicato un inno video in inglese e arabo. Guarda questo video e pensa alle parole. In Inshallah, dobbiamo tutti dare una buona visione d’insieme degli stili di vita che guidiamo. Il Profeta (SAW) ha spiegato che le azioni sono secondo la loro fine, quindi fate attenzione a come sarà la vostra fine. Nessuno di noi ha la garanzia che il Paradiso ci aspetta. Ora è il momento, specialmente durante il Ramadan, di pentirsi con Allah e iniziare a condurre uno stile di vita islamico vero, Insha’Allah (Se Dio vuole). A pagina 20, concludiamo concludiamo questo numero del “Bollettino islamico” con l’ultimo sermone del Profeta (SAW) prima della sua morte. A questo proposito, il Profeta (SAW) ha affrontato diversi problemi: Libertà e giustizia per tutti Sfruttamento e monopolio Santità di vita, ricchezza e proprietà Diritti degli altri Diritti e doveri delle donne L’uguaglianza di tutte le razze. Il Profeta (SAW) ha rivolto il suo discorso a tutta l’umanità. Ha usato il termine “O gente” sette volte. Ha usato una volta il termine “o uomini”. Nel discorso d’addio, il Profeta (SAW) non ha usato la terminologia “o musulmano” oppure “o credente”. Il Profeta (SAW) si è rivolto a tutte le persone a prescindere dalla religione, dai colori o dai tempi. Contiene consigli per tutte le generazioni future..... Noi! Siamo grati ai volontari per il loro aiuto con il Bollettino Islamico. Volevano rimanere anonimi, perciò chiediamo ai nostri lettori di ricordarli in entrambi i vostri Mesi santi. Che Allah conceda loro Jannatul Firdous (il più alto livello del Paradiso). Felice Ramadan, Eid Mubarak e felice lettura! Hai bisogno di contattarci? Indirizzo Web: www.islamicbulletin.org E-Mail: info@islamicbulletin.org Editore, Bollettino Islamico P.O. Box 410186 San Francisco, CA 94141-0186, USA Per il Gruppo San Francisco Nel corso degli anni, abbiamo viaggiato in diversi paesi del mondo per far rivivere gli sforzi del Profeta Muhammad(SAW) e ricordare ai musulmani le loro responsabilità e le loro buone qualità. La parola “dawah” (invito) è in realtà un termine che risale a tutti i profeti dell’umanità e al Profeta Muhammad(SAW). Più volte, i musulmani che si sono trasferiti in altri paesi hanno dimenticato l’Islam. Così, visitando questi paesi, speriamo di correggerci, ricordare ai musulmani locali di stabilire le 5 attività e reintrodurre la maggior parte dell’Islam, e di essere musulmani migliori e stabilire lo sforzo locale. Anche se molti fratelli di diverse etnie hanno avuto la fortuna di prendere parte a questo sforzo per visitare e diffondere la Parola di Allah, io ho fatto parte del gruppo in viaggio in Colombia, che comprendeva sette fratelli della Bay Area. Per i successivi 40 giorni, questi fratelli ed io avremmo creato un legame. Condividemmo lo stesso spazio vitale, cucinammo insieme, mangiammo insieme, provammo le stesse prove e tribolazioni e, lungo il cammino, forgiammo un’amicizia e una fraternità che sarebbe potuta durare tutta la vita. Così, quando abbiamo finalmente ottenuto i visti e gli orari, io e i fratelli abbiamo salutato le nostre famiglie. Siamo partiti da San Francisco per il Messico e siamo arrivati in Colombia. Siamo stati il primo gruppo della Bay Area a visitare la Colombia, quindi eravamo un po’ preoccupati. Non avendo informazioni di contatto o percorsi precedenti verso la nostra destinazione, eravamo pienamente consapevoli del fatto che la Colombia abbia un enorme cartello della droga che pattuglia le strade. Il nostro diverso aspetto era di sicuro notato. Ma noi confidammo in Allah che tutto sarebbe andato bene. Da quando abbiamo avuto la nostra parte di discriminazione negli Stati Uniti, non siamo stati rapidi nel condannare un popolo con le azioni di pochi. Giudicare il paese colombiano da parte dei cartelli della droga era sbagliato, e non ci siamo lasciati pregiudicare dalla paura. Le statistiche sull’Islam in Colombia stimano una popolazione musulmana totale di 10.000 abitanti, che rappresentano lo 0,02% della popolazione. Ci sono diverse organizzazioni islamiche in Colombia, tra cui i centri islamici di San Andrés, Bogotá, Maicao, Guajira, Nariño e Santa Marta. Ci sono anche scuole primarie e secondarie islamiche a Bogotà e Maicao. A Maicao si trova la seconda moschea più grande del continente, la Moschea Omar Ibn Al-Khattab. La presenza musulmana in Colombia è vasta e variegata. Una grande ondata di immigrati è arrivata dal MedioOriente negli anni ‘40, facendo la loro casa permanente nella città di Maicao, nel nord della Colombia. Questi immigrati erano per lo più musulmani e sono stati attratti dal successo commerciale della città, che ha beneficiato del vicino sussidio petrolifero venezuelano. Si stima che ci siano 840.000 immigrati libanesi in Colombia. Dopo essere arrivati a Bogata alle 23:00, abbiamo preso un taxi e siamo andati al masjid locale. Con nostro dispiacere, abbiamo trovato il masjid chiuso. La moschea di Bogotà è in realtà una zona di vendita al quarto piano nel centro della città, un quartiere commerciale molto frequentato. Con il masjid chiuso e non avendo modo di raggiungere l’ingresso, abbiamo trovato un albergo locale e abbiamo trascorso la notte; sono grato che la prima parte del nostro viaggio sia andata così bene. La mattina dopo, andammo alla moschea. E’ qui che abbiamo trascorso i successivi 5 giorni del nostro viaggio. I giorni qui coinvolti attivamente in visita alla comunità musulmana locale. Oltre ai musulmani colombiani di origine mediorientale, c’erano anche musulmani indo-pakistani e colombiani. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare e fare amicizia con Fratel Nelson, convertito colombiano, presidente del Centro Islamico di Bogata. Fratel Nelson è stato un ospite estremamente accogliente, ci ha mostrato la città e ci ha portato a conoscere i musulmani che conosceva. Un altro convertito colombiano, un insegnante di inglese di nome Fratel Luis, è stato la nostra guida durante il nostro soggiorno in Colombia. Quando nella comunità si diffuse la notizia dell’arrivo dei visitatori, musulmani dall’America, musulmani da vicino e da lontano erano ansiosi di venire ad ascoltare l’Islam e rivitalizzare lo sforzo del Profeta (S). Altri musulmani delle città vicine ci hanno invitato a visitarli. Così abbiamo affittato un grande furgone e abbiamo deciso di recarci a Medellin. Si è deciso che Fratel Nelson e altri tre colombiani locali si sarebbero uniti a noi nel nostro viaggio; eravamo grati di avere Fratelli che conoscevano il paese per percorrere il cammino. I fratelli locali ci hanno avvertito che il problema della guerriglia era molto reale, che dovevamo muoverci di giorno in giorno per evitare ogni pericolo e che il governo doveva chiudere molte strade e autostrade al tramonto per proteggere ulteriormente i cittadini. Ci siamo preparati a partire la mattina dopo la preghiera. Nel complesso, abbiamo avuto molto successo nel nostro breve soggiorno a Bogata. Oltre ad incontrare e fare amicizia con una grande comunità musulmana, quattro colombiani si sono convertiti all’Islam, tra cui un leader del gruppo Flamingo David (Dawud) e una nonna settantenne. Poco prima di partire, un giovane colombiano che aveva recentemente accettato l’Islam è venuto in moschea con suo padre. Questo padre ha detto che da quando suo figlio si è convertito all’Islam, suo figlio ha cominciato a rispettarlo e a comportarsi in modo diverso - più gentile e più riflessivo. Il padre ha detto di aver voluto vedere di persona le ragioni di questo cambiamento nel figlio. Questo giovane uomo finì per viaggiare con noi durante il nostro viaggio e, alla fine del nostro viaggio, fu così grato per le conoscenze acquisite e per l’esperienza che lo ha reso una persona più paziente - le qualità che, secondo lui, sono state sicuramente gradite da suo padre. Ad accompagnare il nostro gruppo mentre viaggiavamo c’erano Nelson e altri quattro fratelli colombiani. Ora eravamo un gruppo di 12 fratelli in viaggio in furgone verso la città di Medellin. Anche se abbiamo guidato il più velocemente possibile, non siamo riusciti a raggiungere il limite della città al tramonto e abbiamo dovuto dormire la notte alla periferia della città. Poiché non avevamo previsto di farlo, non sapevamo dove dormire la notte. Era buio, quindi parcheggiammo fuori da un nightclub. Alcuni fratelli hanno dormito nel furgone, mentre altri hanno messo i sacchi a pelo fuori e hanno dormito. Quando ci siamo svegliati e ci siamo preparati a partire, un cliente è venuto da noi e ci ha detto che lo avevamo spaventato a morte: - pensava che fossimo angeli ed eravamo qui per togliergli la vita. L’Islam in Colombia

Pagina 4 Il Bollettino Islamico Numero 25 Pagina 5 Il Bollettino Islamico Numero 25 Abbiamo continuato il nostro viaggio e abbiamo visto un cartello che diceva San Francisco. Venendo dalla Bay Area, eravamo tutti d’accordo che la città di San Francisco era dove volevamo fermarci a pregare e mangiare un boccone. Vedendo alcuni dei fratelli vestiti di bianco, il proprietario del ristorante ci ha spiegato che sua moglie, che era incinta di quasi 9 mesi, la metteva a disagio e ci hanno consigliato di non mangiare lì. Ci era stato detto che potevamo pregare fuori. Abbiamo pregato fuori e quando abbiamo finito, il proprietario del ristorante è venuto a dirci che sua moglie ha sentito tanta pace guardandoci pregare. Stavamo per partire, ma loro hanno insistito perché prenessimo un “café con leche” (caffè al latte) e si sono scusati per il loro comportamento precedente. San Francisco, una piccola città di montagna, non aveva mai incontrato musulmani o sentito parlare dell’Islam. Ad Alhamdullilah, Fratel Nelson ha tenuto un discorso introduttivo sull’Islam e poi ha parlato della gravidanza di Maria (Maryam) nel Corano. Avevamo distribuito i datteri, portati dagli Stati e offerti agli abitanti. Nelson ha donato il Corano spagnolo al proprietario del ristorante che aveva espresso interesse a leggerlo. Sua moglie ha mangiato alcuni datteri e ha voluto scegliere un nome dal Corano per il loro bambino appena nato. Ci hanno chiesto di tornare nella loro città tra qualche anno per poter parlare con i loro figli per spiegare l’importanza del nome che hanno scelto. Siamo andati in macchina in un’altra città, perché abbiamo visto un cartello per del delizioso pesce fresco. Ci siamo fermati a mangiare in questo ristorante vicino a un lago. Dopo aver mangiato un delizioso piatto di pesce fritto e insalata, abbiamo deciso di pregare. Dopo aver pregato, gli abitanti ci hanno chiesto di pregare per loro. Abbiamo detto loro che preghiamo Dio direttamente e che anche loro possono fare lo stesso. Un genitore ha insistito affinché si preghi per il suo bambino malato che è stato malato per molti giorni. Non eravamo pronti per questo, ma il nostro amico (leader) ci ha detto che tutti insieme avremmo potuto fare dua’a per questo bambino. Abbiamo fatto dua’a e letto Surat al Fatiha perché c’è un cambiamento (cura) in questa surah. Quando abbiamo finito di fare dua’a, altre persone si sono radunate intorno a noi chiedendoci di pregare anche per loro. Abbiamo detto loro che eravamo persone normali che cercavano l’aiuto di Dio. Abbiamo spiegato loro l’unità di Allah e i principi fondamentali dell’Islam. Due persone volevano prendere il loro shahada. Abbiamo dato loro materiale islamico in spagnolo e li abbiamo indirizzati alla comunità musulmana più vicina. Siamo finalmente arrivati nella città di Medellin. Il nostro soggiorno a Medellín è stato un ricordo molto piacevole per molti fratelli. Siamo stati accolti calorosamente dai musulmani locali che erano così felici di avere un gruppo straniero in visita. Dammo l’addio a fratello Nelson che dovette tornare al lavoro e alla famiglia. Il nostro soggiorno a Medellin è stato un’intensa attività di visita alla comunità musulmana, composta da famiglie caraibiche e da alcuni pakistani nativi, oltre che da colombiani nativi. La comunità di Medellin è molto attiva. Durante il nostro soggiorno qui, un colombiano si era convertito all’Islam e il giorno dopo portò sua moglie la quale era anche pronta a convertirsi, Alhamdulillah (grazie a Dio). Abbiamo proseguito in furgone sulla strada per Cartagena e mentre ci siamo fermati ad un cartello stradale nella città di Bucaramanga, la gente vendeva quelle che sembravano arachidi arrostite. I colombiani locali che viaggiano con noi volevano fermarsi a comprare questi spuntini, offrendocele con entusiasmo. Ci è stato detto che erano deliziose, era naturale che eravamo ansiosi di provare questo spuntino lungo la strada. Tuttavia, a un esame più attento, non sembravano arachidi; sembrano più scure di quelle che abbiamo negli Stati Uniti. Ci hanno invitato ad andare avanti e ad assaggiarle. Ci chiedevamo cosa fossero. Se vi diciamo cosa sono, non li mangerete mai. Questo era il nostro indizio per non mangiarli! “Avanti, prendi unmorso e facci sapere cosa ne pensi?”. Ci hanno detto che il delizioso snack sapeva come popcorn bruciato ed era super croccante. Ad ogni morso, c’è un suono crepitante. Rendendosi conto che non ci saremmo uniti a loro nel mangiare questo spuntino, ci hanno finalmente detto cosa stavano mangaindo, “hormigas culonas” (formiche regina arrostite)! Abbiamo deciso di trasmettere questo salume, mentre gli altri musulmani locali ridevano ad ogni boccone. Sembra che i colombiani mangiano le formiche da secoli. Siamo finalmente arrivati a Cartagena e poi abbiamo portato piccole canoe alla vicina isola di Playa Blanca, abitata da pescatori musulmani. Siamo rimasti sorpresi di vedere come l’Islam ha raggiunto quest’isola in Colombia. L’isola era bellissima, con il riflesso del sole splendente che specchiava sulla sabbia e sul mare. L’oceano aveva i colori blu più sorprendenti che abbiate mai visto. Su quest’isola c’era una piccola casa che era stata trasformata in moschea. Situato su quest’isola, c’era una piccola casa che era stata convertita in una moschea. Fratel Carlos era così forte nei suoi sforzi dawah che aveva introdotto nell’Islam quaranta case intorno alla moschea. Era stato persino intervistato dalla televisione locale; frate Carlos ha detto che il modo in cui attirava la gente verso l’Islam era il modo in cui trattava i suoi vicini. E se una persona aveva buone qualità ed era onesta e generosa, i tuoi amici e vicini di casa guarderanno a quelle qualità e vorranno imitarle. La sua casa era troppo piccola per accogliere la crescente popolazione musulmana, così costruì un luogo di preghiera più grande (musala). Abbiamo visitato i pescatori musulmani locali, che erano così felici di vederci; il fatto che fossimo venuti a trovarli da lontano li aveva davvero toccati. Ci hanno costantemente fornito noci di cocco fresco e altri deliziosi frutti tropicali. Abbiamo trascorso le calde serate riunendoci con i musulmani locali, sorseggiando un delizioso succo di cocco e ricordando ai musulmani i loro doveri e obblighi per mantenere attivo l’Islam. La maggior parte degli abitanti di quest’isola erano pescatori professionisti e persone molto umili. La loro dieta principale era composta da pesce. Poiché eravamo considerati i loro ospiti speciali, hanno attraversato l’isola solo per riportare la carne halal in modo da non stancarci di mangiare pesce. Come un trattamento speciale per i fratelli, l’amir (leader) del nostro gruppo ci ha permesso di nuotare nell’oceano azzurro. Deve averci visto sudare nella stagione calda e senza bevande fredde e ghiacciate. E’ stata un’esperienza che non dimenticheremo mai. Poco prima di lasciare l’isola, un fratello musulmano ha donato un refrigeratore d’acqua elettrico, come incentivo a rimanere più a lungo o per il prossimo gruppo di visitatori. . Quando ce ne siamo andati, i pescatori erano in lacrime e ci hanno chiesto di restare più a lungo, ma i giorni rimanenti erano pochi e avevamo già prolungato il nostro soggiorno sull’isola di Cartagena. Abbiamo detto: “Ojalá, torneremo. “InshAllah (Se Dio vuole) torneremo. “Ojalá è un termine usato nella lingua spagnola, originario dei musulmani di Spagna circa 800 anni fa. La frase spagnola, ojalá (che), e la frase portoghese, oxalá (che), che significa “spero che”, “sarebbe (quello)”, “a Dio”, ecc, sono entrambi derivati dall’arabo insha’Allâh. Alla domanda sul perché usano la parola “Ojalá”, diranno che in futuro la useranno come espressione per qualcosa. “Ojalá, ricevo lavoro, casa, macchina, ecc. “Quando gli spagnoli gridano “olé” al torero o al ballerino di flamenco, fanno eco all’invocazione musulmana di Dio, Allah! Infatti, migliaia di parole spagnole hanno origine nella lingua dei musulmani il cui soggiorno in Spagna è durato otto secoli. Esempi che possono essere facilmente apprezzati senza molta conoscenza dello spagnolo sono lo zucchero, l’azoto, inizialmente assukar; e il cotone, in cotone spagnolo, da al-qutun. L’oliva in spagnolo è olio d’oliva e olio d’oliva, dall’arabo all’oliva, alzeitun. Quando gli spagnoli si salutano e dicono “Hasta mañana” sono, inconsapevolmente come la maggior parte di queste parole, usando l’arabo hattá che significa ancora quello che ha fatto nel Medioevo quando è entrato in spagnolo - “fino a”. Molti fratelli sono rimasti sorpresi di scoprire che il popolo colombiano ha usato così tante parole nella loro lingua. Da Cartagena, si prevedeva di visitare i musulmani a Maicao. Ci sono circa 10.000 arabi, musulmani e cristiani in questa città. Tuttavia, a causa dei limiti di tempo, non siamo stati in grado di visitarli. Abbiamo dovuto pensare di tornare a Bogotà, a circa 1046 km da dove eravamo. Abbiamo fatto gite di un giorno limitate e blocchi di polizia, così abbiamo fatto Mashura (consultazione) e abbiamo deciso di dirigersi a sud e fermarci a Barranquilla. Abbiamo superato i controlli di sicurezza; il governo ha istituito questi programmi volti a sradicare la droga. Anche se il 90% della cocaina che entra negli Stati Uniti viene trasformata in Colombia, la Colombia ha fatto progressi reali per indebolire l’organizzazione del traffico di droga. Durante il nostro viaggio, i musulmani colombiani sono state persone magnifiche, amichevoli e ospitali.. La qualità islamica di onorare gli ospiti non è stata sicuramente persa in questo bellissimo paese. Siamo stati accolti, abbracciati e fatti sentire a casa. Dalla nostra meravigliosa esperienza in Colombia, ora abbiamo un amore e un attaccamento alla Colombia e non vediamo l’ora di tornare! Questo è un consiglio per tutti sullo scopo della vita. Vi chiedo di pensare a quello che sto per dirvi come un consiglio, non una lezione. Le informazioni che voglio condividere con voi possono sembrare un po’ estese. Se si considera la capacità del cervello umano e la quantità di informazioni che è in grado di memorizzare e decifrare, alcune pagine di informazioni, ne sono certo, non vi sovraccaricheranno. Ho la responsabilità di affrontare i temi della nostra discussione: “Qual è lo scopo della nostra vita? “E poniti anche una domanda: “Cosa sai dell’Islam? “Voglio dire, cosa sai veramente dell’Islam? Non quello che avete sentito dire dell’Islam, non quello che avete visto nelle azioni di alcuni musulmani, ma che cosa sapete dell’Islam? Vorrei iniziare dicendo che avete tutti la stessa responsabilità. E questa responsabilità è quella di ascoltare con un cuore aperto e una mente aperta. In un mondo pieno di pregiudizi e condizionamenti culturali, è molto difficile trovare persone che possano prendersi un momento per pensare. Pensate oggettivamente alla vita, e cercate di arrivare alla verità su questo mondo e sul vero scopo della nostra vita. Purtroppo, quando si chiede alla maggior parte delle persone, “qual è lo scopo della nostra vita? “una domanda così fondamentale e importante, non ti diranno cosa hanno concluso attraverso l’osservazione o il ragionamento analitico. Piuttosto, nella maggior parte dei casi, vi diranno semplicemente quello che qualcun altro ha detto. O ti diranno quello che gli altri credono comunemente. Quello che mio padre ha detto è lo scopo della vita, quello che il ministro della Chiesa ha detto è lo scopo della vita, quello che mi ha detto il mio insegnante a scuola, quello che hanno detto i miei amici. Se chiedo a qualcuno qual è lo scopo di mangiare, perché stiamo mangiando? La maggior parte della gente dirà, in un modo o nell’altro, se è per la nutrizione, perché la nutrizione nutre la vita. Se chiedo alle persone perché lavorano, diranno che è necessario sostenere se stessi e le loro famiglie. Se chiedo alle persone perché dormono, perché si lavano, perché si vestono, etc., risponderanno che è una necessità comune a tutti gli esseri umani. Possiamo seguire questa linea di domande con un centinaio di domande e ricevere risposte uguali o simili da persone, in qualsiasi lingua, in qualsiasi parte del mondo. Semplice. Ora vi faccio la seguente domanda: “Qual è lo scopo e lo scopo della nostra vita? “E abbiamo cosi’ tante risposte diverse. Questo perche’ le persone sono confuse. In realta’ non lo sanno. Cadono nel buio. E invece di dire “Non lo so”, propongono semplicemente una risposta a cui sono stati programmati a rispondere. Beh, pensaci adesso. Il nostro scopo in questo mondo è semplicemente mangiare, dormire, vestire, lavorare, acquisire cose materiali e divertirsi? E’ questo il nostro obiettivo? Perché siamo nati? Qual è lo scopo della nostra esistenza e qual è la saggezza della creazione dell’uomo e di questo enorme universo? Pensa a quella domanda. Alcuni sostengono che non ci sono prove di origine divina, non c’è verità che c’è un dio, non c’è verità che questo universo deriva da uno scopo divino. Dicono che forse questo mondo è successo per caso. Un big bang e tutto questo grande popolo, con tutte le sue orchestrazioni, si è riunito. Essi sostengono che la vita non ha uno scopo preciso e che non c’è nulla che possa essere dimostrato sia dalla logica o dalla scienza che c’è un dio o uno scopo, o qualsiasi ragione divina dietro questo mondo. Vorrei citare alcuni versetti del Corano che affrontano questo argomento. Lo scopo della vita

Pagina 6 Il Bollettino Islamico Numero 25 Pagina 7 Il Bollettino Islamico Numero 25 “In verità, nella creazione dei cieli e della terra e nell’alternarsi del giorno e della notte, ci sono certamente segni per coloro che hanno intelletto, che in piedi, seduti o coricati su un fianco, ricordano Allah e meditano sulla creazione dei cieli e della terra dicendo: - Signore, non hai creato tutto questo invano. Gloria a Te! Preservaci dal castigo del fuoco!” (Sacro Corano, 3:190-191) Nei versi appena letti Allah viene menzionato inmaniera molto chiara, innanzitutto attirando la nostra attenzione sulla creazione del nostro essere. Le diverse posture del corpo umano, i vari comportamenti delle persone. Il firmamento, le stelle, le costellazioni.. E poi ci dice che Egli non ha creato tutto questo senza alcun senso! Perché quando vedrete il suo disegno, vi renderete conto che è molto potente e preciso. Qualcosa di così potente e preciso che va oltre ai nostri calcoli e alla nostra immaginazione – non può essere senza senso né essere soltanto messo insieme a caso. Se avessimo 10 palline, ciascuna delle quali fosse numerata da 1 a 10 e avessero colori diversi. E se poi queste 10 palline fossero poste in un sacchetto e mescolate. E poi, chiudendo i vostri occhi mettete la mano all’interno del sacchetto , se io vi dicessi “Estraete la pallina numero uno. Poi estraete la pallina numero due, poi la numero tre, tutte in ordine.” Che probabilità pensate potremmo avere di tirare fuori tali palline una per una in ordine senza guardare? Sapete che probabilità ci sarebbe? Una sola possibilità su 26 milioni. E allora qual è la probabilità che i cieli e la terra siano venuti fuori dal Big Bang e ordinati tali quali sono?! Quale pensate sia la probabilità che ciò sia avvenuto? Miei rispettabili lettori, dobbiamo porci un ulteriore quesito. Quando si osservano un ponte, un edificio o un’automobile, automaticamente pensate alla persona o alla società che l’ha costruito. Quando si osservano un aeroplano, un missile, un satellite o una grossa nave, pensate a quanto siano straordinari. Quando si osservano un impianto nucleare, una stazione spaziale orbitante o un aeroporto internazionale equipaggiato di tutto, e se considerate tutte le altre meravigliose strutture esistenti, rimanete impressionati profondamente dalle dinamiche ingegneristiche che vi sono coinvolte. Eppure, queste sono solamente delle cose che sono state costruite e fabbricate dagli esseri umani. Ma allora che dire del corpo umano con i suoi numerosi e complessi sistemi di controllo? Pensateci. Pensate al cervello: come pensa, come funziona, come analizza, ordina e recupera informazioni, così come le distingue e le categorizza in unmilionesimo di secondo! e per giunta di continuo. Pensate per un momento al cervello. Questo è il cervello che ha permesso di costruire l’automobile e la navicella spaziale, le navi e tutto il resto. Pensate al cervello e a chi lo ha creato! Pensate al cuore. Pensate a come pompa di continuo per 60 o 70 anni (raccogliendo e distribuendo sangue attraverso tutto il corpo) mantenendo questa precisione costante per tutta la vita di una persona. Pensate ai reni e alle diverse funzioni che svolgono. Sono strumenti atti a purificare il corpo che compiono centinaia di complesse analisi chimiche simultaneamente assicurando che i livelli di tossicità del corpo siano sempre sotto controllo. Tutto ciò si svolge automaticamente con una precisione perfetta. Pensate agli occhi, la macchina fotografica umana che regola l’immagine, la mette a fuoco, la interpreta, la valuta, discerne il colore automaticamente, si regola e si aggiusta naturalmente in base alla luce e alla distanza. Tutto automaticamente! Pensateci! Chi li ha creati? Chi li domina? Chi li pianifica? Chi li regola? Gli esseri umani stessi? No, assolutamente no. E allora l’Universo? Riflettete su questo argomento. Questa terra è un pianeta nel nostro sistema solare. Il nostro sistema solare è uno dei sistemi nella Via Lattea. La Via Lattea, è una delle costellazioni in questa galassia. Ci sono milioni di galassie come la Via Lattea e sono tutte in ordine e accurate. Non collidono l’una con l’altra. Non sono in conflitto l’una con l’altra. Esse ruotano lungo un’orbita che è stata disegnata per loro. Hanno per caso gli esseri umani messo tutto ciò in moto e sono in grado di mantenere questa precisione? No, certo che no. Pensate agli oceani, ai pesci, agli insetti, agli uccelli, alle piante, ai batteri, e agli elementi chimici che non sono stati neppure ancora scoperti e non possono essere percepiti neppure con gli strumenti più sofisticati. Eppure ciascuno di essi ha una legge che li regola. Tutta questa sincronizzazione, equilibrio, armonia, varietà, progetto, mantenimento, messa in opera e numerazione infinita si è creata così per caso? E tutto ciò funziona perpetuamente e perfettamente per caso? Si riproduce e si sostiene per caso? No, certo che no. Sarebbe totalmente illogico e inutile pensare in questo modo! Per lo meno egli intende indicare che tutto ciò che è successo è al di fuori delle capacità umane. Siamo tutti d’accordo su ciò. L’essere che è degno di lode e gratitudine è l’onnipotente – Dio (Allah). Il Creatore di tutto ciò che ha la sapienza di progettare e proporzionare, che è responsabile del mantenimento di tutte queste cose. Pertanto è l’Unico e il Solo che merita lode e gratitudine. Se io dovessi dare a ciascuno di voi cento dollari senza alcuna ragione, voi direste almeno grazie. Che dite allora dei vostri occhi, dei vostri reni, del vostro cervello, della vostra vita, della vostra nascita, dei vostri figli? Chi vi ha dato tutto ciò? Non merita lode e ringraziamenti? Non merita la vostra preghiera e riconoscimento? Fratelli e sorelle miei, in poche parole, eccovi l’obbiettivo e il proposito della vita. Allah Altissimo dice nel Sublime Corano: “Non ho creato i jinn, gli spiriti, e il genere umano se non per lo scopo di venerarMi” (corano 51:56) Questo è ciò che disse l’Onnipotente Allah. Quindi il fine della nostra vita è quello di riconoscere il Creatore, di sottometterci a Lui e obbedire alle leggi che ha ordinato. Ciò significa che venerarLo è il fine della nostra vita. E qualsiasi cosa facciamo, mangiare, dormire, vestirci, lavorare, è consequenziale. Ma la ragione principale della nostra creazione è venerarLo. Io non penso che qualcuno che sia tanto scientifico o analitico potrebbe avere troppo da discutere riguardo alla validità di questo fine. Essi potrebbero avere altri fini personali, ma questa è una faccenda tra loro ed Allah, l’Onnipotente. Allah dice: “Innalilahi wa inna ilayhi rajioon” “Certamente siamo di Allah, ed è a Lui che ritorneremo. “(Corano Surat Al Baqarah 2:156) “Ogni anima assaporerà la morte. Allora è a Noi che verrai riportato indietro. “(Koran Surat Al Ankaboot 29:57) Diciamo: “Innalilahi wa inna ilayhi rajioon”, “Certamente apparteniamo ad Allah, ed è a Lui che torneremo” quando qualcuno muore, quando perdiamo qualcosa, o subiamo un danno o un pregiudizio. Ma..... sai cosa significa davvero? In una parola, significa che non tutto quello che abbiamo è davvero nostro. Appartiene ad Allah. Guardati intorno; Tutto quello che vedi, tutto quello che hai e tutto quello che c’è..... in te, su di te, intorno a te..... appartiene solo ad Allah. E’ Allah che vi ha dato tutte le proprietà e i beni che possedete, le auto che possedete, la casa in cui vivete, i figli con i quali vi ha benedetto, la salute che vi ha dato, il tempo che vi ha concesso di vivere su questa terra sono tutte proprietà di Allah. Anche i corpi in cui viviamo e la vita che abbiamo appartengono solo ad Allah. E’ il vero proprietario di tutti loro. “È Allah che ha l’eredità dei cieli e della terra. “(Surah Aal-Imraan: 3:180) “Solo ad Allah appartiene il regno dei cieli, della terra e di ciò che è in essi. Ed è onnipotente. “( Surah al-Ma’ida: 5:120) Ora, poiché tutto appartiene ad Allah, dobbiamo anche includere le nostre anime in questa lista. Le stesse anime che consideriamo il nostro “io”, i nostri “nafs”, il nostro “essere” - tutto ciò che volete chiamare - ciò che vi distingue dal resto del mondo, appartiene ad Allah. E questa è l’essenza stessa del concetto di sottomissione ad Allah nell’Islam. Poiché è il vero proprietario di tutto, e tutto è di sua proprietà, attribuisce ciò che vuole a chiunque voglia..... e poi lo toglie. Proprio come un amico che ti presta il suo libro. E poi, dopo qualche giorno, lui lo rispedisce e tu lo restituisci di nuovo..... nessun rimpianto..... nessun dolore..... senza fare domande. Dopo tutto, all’inizio era Allah. Poi puo’ darti qualcosa e poi riprendersela dopo un po’. Vi benedirà con un bambino prezioso che amate molto..... e poi puo’ portarlo via. Ti dara’ soldi, onore e status..... e poi puo’ toglierlo. Può darti giovinezza, vitalità e salute, e sicuramente te la porterà via. Ricordate..... l’uomo entra in questo mondo a mani vuote.... e lo tiene stretto. Ogni giorno che passa, ogni giorno che respiriamo, ogni giorno che facciamo la nostra vita, è solo un giorno più vicino alla nostra fine, più vicino al nostro ritorno al Creatore. In molte culture, la morte è qualcosa di cui non si parla. Infatti, se visitate la maggior parte dei cimiteri, sono così belli con erba e decorazioni che vi distraggono dalla realtà dell’occasione. In questo numero del Bollettino Islamico, descriviamo come pregare Salat al Janaza alle pagine 11 e 12. E mentre pregate per questa persona deceduta, non dimenticate che verrà il giorno in cui vi fermerete impotenti mentre altri pregheranno per voi. Hai pensato alla tua morte? Quando il tuo tempo è finito e non c’è niente di più che quello che hai fatto? Ogni volta che sentite parlare di qualcuno che sta morendo, sappiate che il vostro turno si avvicina e un giorno sarà il vostro turno. Pensa davvero quando preghi e chiedi perdono. Lo considero un promemoria. La morte è un fatto difficile da capire perché pensiamo che non sia per noi. Alcuni pensano che andranno da Allah quando saranno più grandi. Ma come possiamo essere sicuri che avremo un altro giorno? Il profeta Muhammed (SAW) ricordava la sua morte più volte al giorno. Dopo la morte, coloro che soffrono in questa vita vorranno certamente che possano tornare a questa vita e avere un’altra possibilità di fare del bene, e per allora sarà troppo tardi. E’ giunto il momento di cambiare il nostro stile di vita e di obbedire ad Allah. Prima che sia troppo tardi, siamo uno di quelli che saranno all’ombra di Allah. Ho chiesto forza..... e Allah mi dà difficoltà a rendermi forte. Ho chiesto saggezza..... e Allah mi ha dato problemida risolvere. Ho chiesto prosperità..... e Allah mi ha dato cervello e forza per lavorare vincermi. Ho chiesto coraggio..... e Allah ha minacciato di preoccupate per aiutare. Ho chiesto amore..... e Allah mi ha dato persone Ho chiesto favori....... Allah mi ha dato delle opportunità.- Non ho ricevuto niente di quello che volevo. Ho ricevuto tutto quello che mi serviva. Allah risponde alle mie preghiere. INNALILAHI WA INNA ILAYHI Chiedeteglielo e lui darà

Pagina 8 Il Bollettino Islamico Numero 25 Pagina 9 Il Bollettino Islamico Numero 25 La mia incredibile scoperta dell’Islam Quando qualcuno di recente mi ha chiesto come sono entrata nell’altopiano islamico, sono rimasta sorpreso . Perché non ho mai pensato al mio arrivo nell’Islam come a una svolta critica. Quando mi sono avvicinato per la prima volta al cattolicesimo? Quando ho voluto diventare musulmano per la prima volta? Le risposte a queste e a molte altre domande richiedono più riflessioni di quanto avrei immaginato. Per rispondere davvero a queste domande devo cominciare dall’inizio per farti capire il punto a cui sono arrivato nella mia vita che mi ha portato ad accettare finalmente la verità dell’Islam. Sono diventato musulmano a 67 anni, e ringrazio Dio che mi ha benedetto per essere diventato un credente nell’Islam. “Coloro che Allah vuole guidare - Egli apre il loro petto all’Islam, coloro che vuole lasciare smarrire - Egli fa il loro petto vicino e stretto, come se stesse cercando di salire in cielo. Così Allah infligge il Suo castigo a coloro che non credono. “(Corano e 6:125) Sono stata cresciuta in una rigida casa cattolica, la figlia di mezzo a tre figli. Mio padre lavorava duramente e a lungo ogni giorno. Se ne andava di mattina presto ogni giorno e tornava a tarda notte. Tutto questo perché mia madre possa stare a casa a prendersi cura di me e delle mie sorelle. Un giorno molto triste e sfortunato, mia madre ci disse che mio padre aveva avuto un incidente d’auto. E’ morto improvvisamente e tutto il nostro mondo si e’ rovesciato. Con tutti i cambiamenti che stavano avvenendo, mia madre ci ha detto che sarebbe dovuta tornare al lavoro. Mia madre, che una volta era un’infermiera, ha dovuto lavorare per sostenerci. Ha trovato lavoro nell’ospedale locale, lavorando due turni . Ma con questa nuova responsabilità, mia madre non era più in grado di controllare la nostra istruzione. E anche se ci ha mandato alla scuola cattolica, il suo lavoro le ha impedito di supervisionare le sue figlie. Così, con molto tempo da passare, mi sono ritrovata con i miei amici nei caffè locali. E’ stato allora che ho incontrato un musulmano molto carino che alla fine è diventato mio marito. Mia madre non sapeva che stavo passando del tempo con quest’uomo. Infatti, quando le ho detto che ero innamorata e volevo sposarmi, ha avvertito che provenivamo da ambienti diversi e che alla fine avremmo avuto problemi. Ha affermato che se ci fossero stati dei figli nel nostro futuro, si sarebbero indubbiamente sviluppati problemi di religione. A vent’anni, non potevo immaginare che avremmo avuto problemi nel nostro matrimonio. Ero così innamorata e mi sono sentita così felice che qualcuno si sarebbe preso cura di me. Mio marito non era un uomo molto religioso all’epoca e, in fondo, sentivo che potevo convertirlo al cattolicesimo. Per quanto riguarda il fatto che non abbiamo la stessa origine etnica, mi sono considerata più aperta e sono stata felice di abbracciare una nuova cultura. Tutto sembrava andare avanti così perfettamente per i prossimi anni. Eravamo felici e non una volta la cultura o la religione ci ha mai causato problemi. Dio ci ha benedetto con un bel figlio e diversi anni dopo con una bella figlia. Tuttavia, siamo andati avanti con la nostra vita e ho anche iniziato a portare i miei figli in chiesa con me. Mio marito non mi ha mai impedito di partecipare alla messa domenicale settimanale. Tuttavia, dopo alcune volte che ho portato i nostri figli in chiesa, cioè quando mi ha parlato del fatto che non voleva che i bambini andassero in chiesa. Francamente, ero arrabbiato e sconvolto. “Ma perché no”, mi sono opposta. “Qualsiasi religione è meglio di nessuna religione”, ho sostenuto. Non riuscivo davvero a capire il danno nel portarli in chiesa. Fino a questo punto, non avevamo mai nemmeno discusso di religione. . In realtà, non avevo mai nemmeno messo in dubbio che ci potesse essere una religione diversa dal cattolicesimo. Sono nata cattolica e ho pensato che il cattolicesimo fosse la religione giusta. Per spiegazioni su cui non riesco nemmeno a mettere un dito, sembrava che, da quel giorno in poi, così tanti problemi erano ormai ovvi. Discutevamo sempre di tutto e di tutti. Ora, le piccole cose sono diventate un grosso problema. La religione è diventata un punto di discussione tra noi. Le differenze nelle nostre culture sono diventate qualcosa su cui discutere. Abbiamo discusso sui suoceri e, purtroppo, abbiamo discusso sull’educazione dei nostri figli. Tutto ciò che mia madre ci aveva avvertito si stava avverando. L’unica pace e armonia che esisteva tra noi era la saggezza, la sincerità, la preoccupazione e l’amore che il padre di mio marito, il mio patrigno, aveva per il nostro matrimonio. Mio suocero amava suo figlio e i suoi nipoti, ma mi amava davvero come figlia. Era un musulmano molto religioso e devoto e un uomo molto saggio. A quel tempo, poiché non ero circondata dall’Islam, mio suocero fu la prima introduzione all’Islam che ho avuto. Pregava ogni preghiera, digiunava durante il mese del Ramadan ed era molto generoso verso i poveri. Ho potuto sentire il suo legame conDio. Infatti, mio suocero era così gentile con i bisognosi che ogni giorno, al ritorno dalla preghiera del Signore in moschea, invitava a pranzo chiunque ne avesse bisogno. Era ogni giorno. Fino alla sua morte, all’età di 95 anni, i genitori ricordarono che aveva continuato con questa abitudine. A mio suocero non piaceva la discussione tra me e mio marito e ci consigliò di trovare una soluzione prima che i bambini soffrissero a causa dei nostri combattimenti. Ha cercato disperatamente di aiutarci a trovare una soluzione. Avvertì suo figlio di lasciarmi spazio per praticare la mia religione, ma non si trattava più di religione. Mi sentivo frustrata e desideravo prendermi una pausa. Quando ho chiesto a mio marito di separarsi, ha accettato che forse era la cosa migliore per il nostro matrimonio. Sai il detto: “L’assenza rende il cuore più affezionato”. Beh, non nel nostro caso. Infatti, l’assenza ha portato i nostri cuori più lontano. Dopo la separazione, entrambi volevamo una separazione permanente e abbiamo deciso di divorziare. Anche se volevo disperatamente che i miei figli vivessero con me, entrambi sentivamo che sarebbe stato meglio che i figli fossero allevati dai loro padri. Era in una posizione finanziaria migliore per sollevarli e dare loro molto conforto, cosa che non potevo fare. Come li volevo tutte le sere. Quanto li desideravo ogni notte. Sono tornata con mia madre e ho continuato a vedere i miei figli ogni fine settimana. Il mio ex marito lasciava i nostri figli il venerdì pomeriggio e veniva a prenderli la domenica mattina presto. Anche se questa disposizione faceva male, era meglio di niente. Ogni sera, prima di andare a letto, leggevo la Bibbia. Quando i miei figli venivano a trovarmi, leggevo loro un passo, indipendentemente dal fatto che i miei figli capissero o meno. Dopo aver letto un brano, una notte cercavo l’aiuto di Gesù, la notte successiva dagli angeli, la notte successiva dai diversi santi, la notte successiva dalla Vergine Maria. Ma una notte, non avevamo nessun altro da chiedere, ero a corto di Santi. Così ho detto: “Ora chiederemo a Dio. » Lui Disse: “Ok, ora, chi e’ Dio?”. Io Dissi: “Ha creato te, ha creato me. E’ il nostro vicino di casa per sempre. » Così stava meditando, stava pensando a quelle parole. Per mia spiegazione, ho strofinato di nuovo la mia croce. Dissi: “Ora, grazie a Dio. “Guardò la croce e disse: “Mamma, chi è?”. Ho detto: “E’ Dio. E’ il figlio di Dio. “Mi hai appena detto per un minuto che Dio è eterno. Come poteva essere morto?”. Non l’ho mai, in tutta la mia vita, capito questo fatto. Mi ha chiesto da dove viene questo dio? E come ho detto, veniva dal grembo di Maria, dalla Vergine Maria. Ha detto: “Oh, quindi è nato prima”. Ho detto: “Bene, si’, ma lui ha detto: “Ma tu mi hai detto che lo era per sempre. “Non muore mai e non è mai nato” . Mio figlio, che aveva circa otto anni, mi ha chiesto direttamente: “Mamma, perché non chiedi aiuto a Dio?”. Sono rimasto sorpresa e ricordo di essermi sentita un po’ scioccata dal fatto che stesse mettendo in discussione la mia religione. Gli ho detto che lo stavo chiedendo a Dio. Non sapevo che questomio figlio sarebbe cresciuto fino a diventare una spina costante dalla mia parte, ricordandomi sempre la necessità di adorare l’Uno, il vero dio. Grazie Dio. Finalmente mi risposai qualche anno dopo e mi trasferii in Australia con il mio nuovo marito. Il mio ex marito, che si era risposato, trasferì la sua famiglia in Arabia Saudita. Avevo voglia di vedere i miei figli, ma alla fine è stato in Italia dove ho iniziato una nuova famiglia e sono diventatamadre di altre tre figlie. Eppure ogni sera pregavo: “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. » Gli anni passarono rapidamente e vividamente. Un’estate ero così eccitata; mio figlio e mia figlia sarebbero venuti a trovarmi. Mi sono passate così tante cose nella mente. Tante cose mi scorrevano nella mente. Sarebbero felici di vedermi dopo una così lunga assenza? Di cosa parleremo? Ho pregato per chiedere aiuto. Tutte le mie paure svanironoappena posai gli occhi sui miei figli all’aeroporto. C’è stato un legame immediato tra madre e figli e se il tempo si era ridotto al minimo. Mio figlio era il più vocale dei due. Ha fatto inmodo di ricordarmi che nonmangiano carne di maiale, né potevanomangiare cibi che contenevano alcol. Gli ho detto che ricordo la sua religione. Gli ho anche detto che non mangio carne di maiale, non bevo alcolici, un’abitudine che è rimasta dal momento in cui ero sposato con suo padre. Per quanto riguarda il vino, beh, mi assicurerai di smettere di cucinare con esso mentre loro erano a casa con me. Abbiamo passato una grande estate, conobbero le loro nuove sorelle, camminammo, uscimmo, nuotammo. Non volevo che finisse. Ma sapevo che avevano la loro vita in Arabia Saudita e sarebbero dovuti tornare. Ho posto a mia figlia la temuta domanda su come la matrigna la trattava, e onestamente ho sentito la felicità quando ha detto di essere trattata come una figlia. I miei figli sono venuti a trovarmi insieme altre due volte dopo quell’estate. Quando mio figlio ha compiuto 21 anni, è venuto a vivere con me per 6 mesi. Parlammo di religione; e litigammo sulla religione! Io e mio figlio siamo in qualche modo simili nella personalità, ma abbiamo le nostre differenze - e molto evidenti! Mentre io sonomolto temperata nelle dispute, mio figlio è molto più freddo, così lui tende a mantenere un senso di calma mentre io sono al limite della pazzia! Nonostante questo scontro, credo che funzioni a nostro favore in quanto possiamo trovare un equilibrio all’interno della nostra discussione. Siamo molto simili in quanto siamo persone amorevoli, generose e disponibili. Quello che ammiro di più di mio figlio è la sua dedizione a quasi tutto ciò che fa. È una persona dolce e gentile, ma ha un’etica forte e mira a raggiungere qualsiasi cosa si metta in testa, cosa che io rispetto molto. Ammiro la sua capacità di mantenere la testa a posto nelle situazioni più stressanti.E’ molto logico e non resisterà troppo a un problema. È molto logico e non si sofferma troppo a lungo su un problema. Cerca solo di trovare soluzioni e neutralizzare le situazioni il più possibile. Ho continuato a pregare perché mio figlio trovasse nel suo cuore la possibilità di convertirsi al cattolicesimo.Desideravo così tanto che sarebbe diventato un sacerdote - sentivo che sarebbe stato un ottimo predicatore. Era un bravo ragazzo, e aveva timore di Dio. Buona qualificazione per il sacerdozio. Buona qualificazione per il sacerdozio. Quando una volta gli dissi che sarebbe stato un sacerdote meraviglioso, mio figlio sorrise e rispose che sarebbe stato più probabile che sarei diventata un musulmana piuttosto che un sacerdote cattolico. Dopo 6 mesi, però, mio figlio espresse il desiderio di partire per gli Stati Uniti. Alla fine si stabilì in America e fece una casa a Miami, in Florida. Nel frattempo, sono diventata vedova con una figlia adolescente rimasta in casa. Mio figlio voleva davvero che mi unissi a lui in America, così sono partita per gli Stati Uniti con mia figlia diciassettenne. Ci è piaciuto molto in America e mia figlia ha iniziato presto a costruirsi una vita. Niente era cambiato per mio figlio e per me - abbiamo continuato a parlare di cattolicesimo e islam e nessuno di noi due “si arrendeva”. A volte, quando il tema della Trinità veniva fuori e non trovavo risposte o confutazioni nei suoi confronti, mi alzavo la mano e me ne andavo via. Mi arrabbiavo molto quando vedevo il suo attaccare la mia religione. “Perché non puoi essere come tutti gli altri? “Gliel’ho chiesto. “Gli altri musulmani mi accettano e non cercano di convertirmi. » “Non sono come tutti gli altri”, rispose. “Ti amo. Sono tuo figlio e voglio che tu venga in paradiso. » Gli ho detto che sarei andata in paradiso: sono una donna buona e onesta, che non mente, non ruba, e non imbroglia. Mi ha implorato di leggere, imparare e scoprire l’Islam. I libri sono stati portati in modo che io possa aprire la mia mente. Ho rifiutato. Nata cattolica, morirò cattolica. Per i 10 anni successivi, sono rimasto a vivere vicino a mio figlio, a sua moglie e alla famiglia. Volevo anche passare del tempo con mia figlia, che viveva ancora in Arabia Saudita. Ottenere un visto non è stato facile. Mio figlio scherzava che se avessi accettato l’Islam, sarei stato in grado di ottenere un visto Umrah. Gli ho detto severamente che non sono musulmana. Dopo un duro lavoro e alcune connessioni, mi è stato dato un visto di visita per visitare mia figlia, che ora era la madre di tre figli. Prima di andarmene, mio figlio mi stringeva in un abbraccio d’orso e mi diceva quanto mi amava, quanto voleva il Paradiso per me. Poi ha detto che aveva tutto quello che voleva in questa vita, tranne una madre musulmana. Mi disse che pregava Dio ogni giorno che mi avrebbe cambiato il cuore per accettare l’Islam. Gli ho detto che non sarebbe mai successo. Ho visitato mia figlia in Arabia Saudita e mi sono innamorata del paese, del clima e della gente. Non volevo andarmene dopo i sei mesi, così ho chiesto una proroga. Ascoltai l’Atena (chiamata alla preghiera) 5 volte al giorno e vidi fedeli chiudere i loro negozi e camminare in preghiera. Anche se è stato molto commovente, ho continuato a leggere dalla Bibbia ogni mattina e ogni sera e recitavo costantemente il rosario. Solo una volta mia figlia o qualsiasi altra persona musulmana parlò dell’Islam o ha cercò di convertirmi. Mi hanno rispettato e mi hanno permesso di praticare la mia religione. Mio figlio stava venendo in Arabia Saudita per farmi visita. Ero così felice...... Mi era mancato così tanto. Appena arrivato, mi stava di nuovo dietro, parlando di religione e dell’Unità di Dio. Ero arrabbiato. Gli dissi che ero stato in Arabia Saudita per oltre un anno e che nessuno mi aveva mai parlato di religione. E lui, la sua seconda notte qui, fu cosi’ veloce ad iniziare a predicare. Si scusò e mi disse che voleva che accettassi l’Islam. Gli ho detto ancora una volta che non avrei mai lasciato il cristianesimo. Mi ha chiesto della Trinità e come potevo credere in qualcosa che semplicemente non aveva alcun senso. Mi ha ricordato che anche io avevo delle domande su questo. Gli ho detto che non tutto aveva senso - tutto quello che doveva fare era essere autentico. Sembrava che lui accettasse questa torre e io ero felice di aver finalmente vinto una discussione sulla religione. Mio figlio mi ha poi detto di spiegargli il miracolo di Gesù. Ah, pensavo! Finalmente vado da qualche parte. Ho spiegato la nascita miracolosa di Gesù, la Vergine Maria, Gesù che muore per i nostri peccati, Dio infonde in lui il suo Spirito, Gesù come Dio, Gesù come Figlio di Dio. Era tranquillo per tutto il tempo che stavo parlando - senza confutare - mio figlio, tranquillo? Poi chiese tranquillamente: “Mamma, se Gesù morì per i nostri peccati un venerdì, e poi, come dici tu, fu risuscitato tre giorni dopo una domenica, allora chi governò il mondo per quei tre giorni? Mamma, spiegamelo?”. Ho pensato alla logica di questa domanda e in quel momento, sapevo che non aveva alcun senso. Ho detto: “Gesù era il figlio di Dio. Gesù e Dio sono gli stessi. “Mio figlio rispose: “Le mucche hanno i vitelli, o piccole mucche. I gatti hanno gattini. Gli esseri umani hanno figli, piccoli esseri umani. Quando Dio ha un figlio, cos’è? Un piccolo dio? Se sì, avete due dei? » Poi ha chiesto: “Mamma, puoi diventare un Dio?”. Che domanda ridicola, gliel’ho detto. Gli esseri umani non possono mai essere un Dio (ora mi arrabbio davvero). Poi chiese: “Gesù era un essere umano? » Dissi : “Si’.” Poi lui disse: “Perciò, non potrebbe mai essere Dio. “L’affermazione che Dio è diventato uomo è anche un’assurdità. Non è appropriato che Dio prenda le caratteristiche umane perché significa che il Creatore è diventato la sua creazione. Tuttavia, la creazione è un prodotto dell’atto creativo del Creatore. Come ho abbracciato l’islam

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