Page 104 - Le Storie Dei Profeti

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Allah gli donò
la capacità di dominare i Ginni
come soldati nell’esercito nei
tempi di guerra, e come operai nei tempi di pace. Costruivano per lui quel che voleva:
templi, palazzi, statue, e vassoi [grandi] come abbeveratoi. I Ginni si sommergevano
nei profondi dei mari per pescare perle, coralli e pietre preziose. Altri Ginni erano
incatenati, sembrano essere quelli non obbedienti che venivano costretti a servire
come prigionieri. “
e [gli sottomettemmo] tutti
i demoni
, costruttori e nuotatori di ogni
specie. E altri ancora incatenati a coppie. Lavoravano i dèmoni sotto di lui col
permesso del suo Signore. Se uno qualunque di loro si fosse allontanato dal Nostro
ordine, gli avremmo fatto provare il castigo della Fiamma. E fra i demoni alcuni si
tuffavano per lui e compivano altre opere ancora; eravamo Noi a sorvegliarli”.
Corano
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- Dio insegnò Salomone
il linguaggio degli animali e degli uccelli
. Egli riusciva a
capire il loro linguaggio, e il Corano racconta la sua storia con la formica:
“Furono riunite per Salomone le sue schiere di dèmoni, di uomini e di uccelli e
furono allineate in ranghi distinti. Quando giunsero alla valle delle formiche, una
formica disse: «O formiche, rientrate nelle vostre dimore, che non vi schiaccino
inavvertitamente Salomone e le sue truppe ». [Salomone] sorrise a queste sue parole e
disse: «Concedimi, o Signore, di esserTi grato per il favore che hai concesso a me”.
Le formiche vivevano nella loro valle. Regnava su di loro una formica-regina. Un
giorno, mentre erano al lavoro, le formiche udirono a distanza un terribile fracasso.
«Cosa sarà mai?» si chiesero agitate le formiche.
La regina guardò nella valle in direzione del rumore. Tra nubi di polvere, la regina
riuscì a individuare un enorme, splendido esercito, con soldati a piedi e a cavallo,
guidati dal grande Profeta Salomone. Il chiasso udito dalle formiche era provocato
dai loro piedi in marcia. Non c'era tempo da perdere, pensò la regina. «Stanno
venendo in questa valle il Profeta Salomone e il suo esercito!» disse alle formiche.
«Tornate di corsa ai vostri nidi, per non essere schiacciate. Siamo così piccole che i
soldati potrebbero non vederci in tempo.» Cominciarono a correre in cerca di riparo,
zampettando e strisciando di qua e di là alla ricerca di un buco o una crepa nelle
rocce. Salomone vide una fila di formiche e sentì quello che disse la loro regina. Per
non commettere reato contro nessuna creatura e nel rispetto di tutta la natura,
Salomone usò il linguaggio delle formiche e fece capire alla regina che le aveva
sentite. Egli fece un dolce sorriso e ordinò al potente esercito di interrompere la
marcia, suscitando grande meraviglia e rispetto tra i soldati, riprendendo l’avanzata
soltanto dopo che tutte le formiche ebbero attraversato la strada. E le formiche non
dimenticarono mai, il grande e pietoso Profeta Salomone che conosceva il linguaggio
di tutti gli animali, perfino delle più piccole creature di Allah.