Page 191 - Le Storie Dei Profeti

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Senza il continuo sostegno politico dei Sionisti cristiani in America, e un appoggio
economico significativo del governo americano, è poco probabile che lo Stato di
Israele fosse sopravvissuto dal 1948.
Ma oggi, questa enorme base aiuta anche finanziariamente le formazioni sioniste più
estreme, allo scopo di “accelerare” la fine dei tempi: più presto gli Ebrei annientano i
Musulmani e ricostruiscono il Tempio, e più presto scenderà dal cielo Gesù!!.
Tanti
slogan
in America che appoggiano questa ideologia: Israele è lo Stato sacro
della promessa, stiamo vivendo i tempi ultimi, “Mettersi contro Israele è mettersi
contro Dio”.
Lo Stato d'Israele ha riconosciuto ufficialmente il Sionismo cristiano, dando il suo
assenso all'apertura, fin dal 1980, di una “Ambasciata cristiana internazionale” a
Gerusalemme. Il compito principale che questa “ambasciata” si è dato consiste nel
cercare di ottenere il consenso delle chiese cristiane nel mondo a favore di Israele.
Enorme la raccolta di fondi: questa ambasciata ha raccolto denaro per pagare gli
Ebrei che emigrarono in massa in Israele, raccoglie fondi per la ricostruzione del
Tempio, e finanzia gli insediamenti ebraici più estremisti in Cisgiordania.
Sarebbe sufficiente che finalmente il Sionismo venisse apertamente rifiutato dalla
maggioranza degli Ebrei, seguendo l’esempio degli Ebrei Anti sionisti, e finalmente
considerato dal resto dell’umanità per quello che è: un movimento intollerante e
razzista, causa di morte e devastazioni.
Ed è davvero incredibile come questa visione non susciti indignazione in un
occidente che non perde occasione per vantarsi dei propri valori di “
fratellanza ed
eguaglianza
”, un occidente che sulla carta prova orrore al pensiero che qualcuno
possa pretendere maggiori diritti in quanto appartenente a qualche etnia o a qualche
credo religioso.
Una indignazione che viene meno nei confronti del pensiero sionista, che si fonda
apertamente sulla purezza del sangue e sul rifiuto del diverso.