Page 209 - Le Storie Dei Profeti

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Khadija chiamò subito il suo cugino, un uomo saggio di 90 anni, che si chiamava
Waraqah ibn Nawfal
e che conosceva molto bene la Torah e il Vangelo. Dopo che
Muhammad gli ebbe descritto quello che era successo quella notte, l’anziano, senza
esitare, disse che quello era stato un incontro con l’Angelo Gabriele, proprio lo stesso
che Dio aveva mandato a Mosè ed a Maria madre di Gesù. Egli aveva compreso che
il Profeta menzionato nei Libri sacri era arrivato.
L’inizio:
Q
ualche giorno dopo Muhammad udì una voce che gli disse: “O
Muhammad, tu sei il Messaggero di Allah e io sono Gabriele”. Muhammad guardò il
cielo e vide l’Angelo: la sua immagine occupava tutto l’orizzonte in qualsiasi
direzione volgesse lo sguardo. Così cominciò la missione dell’ultimo dei Profeti.
La prima a credere al Profeta fu sua moglie, Khadijah, che non esitò a destinare tutte
le sue ricchezze alla causa dell’Islam. Fu seguita dal cugino di Muhammad, Alì, il
figlio di Abu Taleb, e poi Abu Bakr il suo migliore amico. In poco tempo un gruppo
di meccani tra gli amici più intimi e le persone più vicini, tra i quali alcuni notabili,
aprirono completamente i loro cuori e aderirono all’Islam.
La missione profetica a Mecca può essere classificata in due periodi:
La chiamata privata:
Inizialmente la chiamata all’Islam era rivolta ai parenti stretti.
Per tre giorni consecutivi Muhammad discusse col suo clan, Beni Hascem, ma senza
successo; alcuni di loro lo derisero ed altri rimasero in silenzio. Soltanto il giovane
cugino ‘Ali lo appoggiò, si levò in piedi dichiarandosi apertamente e levandosi in
piedi dicendo:
“Testimonio che Muhammad è il Messaggero di Allah”.
Di nascosto, Muhammad continuò ad incontrare persone per invitarle all’Islam. Col
tempo, il gruppo dei devoti Musulmani intorno a lui aumentò. Così il Profeta cercò
un luogo isolato e segreto per riunirsi con loro, ed insegnarli i principi dell’Islam e i
versetti del Corano che gradatamente gli venivano rivelati.
La chiamata pubblica:
Dopo tre anni di missione semisegreta, il Profeta
Muhammad ricevette l’ordine Divino di estendere la sua predicazione al resto della
città, di proclamare in pubblico il messaggio dell’Islam e di rendere noti a tutti i
versetti che gli erano stati rivelati.
Un giorno il Profeta salì sulla cima della colle più alta di Mecca “Safa” e parlò al suo
popolo, agli abitanti di Mecca. Mentre si radunavano intorno a lui, gli fu chiesto
quale fosse la ragione del suo discorso. Muhammad rispose:
“Ditemi voi, gente di
Mecca, se io vi dicessi che dietro la collina c’è un esercito che si dirige contro di noi,
voi mi credereste?
Certo, - risposero tutti, - perché noi ci fidiamo di te, tu non menti
mai.”