Page 219 - Le Storie Dei Profeti

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Furono 73 gli abitanti del Madina che nell’occasione del pellegrinaggio si recarono
ad incontrare l’Inviato di Allah.
Fu definito tra loro un nuovo patto detto
"seconda
Aqaba
", in base al quale dodici capi dei clan degli Aws e dei Khazraj si impegnarono
a difendere il Profeta e promisero di proteggerlo e di sostenerlo se si trasferisse nella
loro città.
La prima conseguenza pratica di questo accordo fu l’inizio dell’emigrazione dei
Musulmani da Mecca verso Yathrib, quella che ormai stava diventando la Medina
(città) del Profeta.
L’emigrazione verso Madina:
A piccoli gruppi i credenti cominciarono ad emigrare
verso Yathrib. Il viaggio era lungo e pericoloso, ma con l’aiuto di Allah tutto si
svolgeva senza incidenti di rilievo. Partirono Hamza, lo zio del Profeta, e Othman il
suo genero, e Omar il suo amico, e Zaid con mogli e figli. In poco tempo la maggior
parte dei compagni del Profeta emigrò, anche Abu Bakr chiese il permesso di partire,
ma Muhammad lo invitò ad aspettare.
Nel giro di due mesi più di 150 Musulmani lasciarono Mecca, il Profeta rimase a
Mecca con pochi dei suoi seguaci. I Coreisciti si accorsero del piano di fuga, avevano
paura che Muhammad potesse fuggire al Madina e raggiungere i suoi nuovi alleati in
modo di poter formare una forza che potesse minacciare la loro esistenza. Così
decisero di ucciderlo, per loro era il momento ideale, essendo solo senza i suoi
seguaci.
L’attentato alla vita del Profeta:
Fu tenuta una grande riunione di tutti i clan di
Mecca, e si prese la decisione di un piano criminale. Avrebbero ucciso Muhammad e
lo avrebbero fatto in modo tale da evitare la vendetta tribale sull’omicida. Al
momento opportuno una banda di assassini, uno per ognuno dei clan, sarebbe
penetrata nella sua casa al calar della notte e lo avrebbe ucciso. I Bani Hashim (clan
del Profeta) non avrebbero potuto far la guerra a tutta la città e in tal modo i criminali
avrebbero ottenuto l’impunità.
In quelle stesse ore il Profeta ricevette la visita dell’Arcangelo Gabriele, che gli portò
l’ordine di lasciare la città. Muhammad si recò subito da Abu Bakr e lo informò che
sarebbero partiti insieme quella stessa notte.
Sapendo che i suoi movimenti erano spiati da quelli che si stavano preparando ad
ucciderlo, Muhammad ideò uno stratagemma. Diede ad Ali il suo mantello e gli
disse:
“Avvolgiti in questo mantello e dormi sul mio letto. Non ti faranno alcun
male”.
Poi recitò una parte del Corano:
“Poi li avvolgeremo affinché non vedano
niente"
(Corano)
. La casa del Profeta fu assediata da questi giovani assetati di sangue