Page 315 - Le Storie Dei Profeti

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- I proprietari del giardino
In un villaggio di nome Seruan nello Yemen, viveva un vecchio Ebreo con i suoi
cinque figli. Aveva un podere con un vasto terreno pieno di alberi
di frutta e palmi di datteri. Era un uomo generoso; al momento
della raccolta, lasciava che i poveri prendessero una parte dei
frutti.
Un giorno si ammalò e sentendo arrivare la sua ora riunì i suoi
figli raccomandandogli di continuare a fare beneficienza come
faceva lui. Ma dopo la sua morte la maggioranza dei figli decise di
non continuare a dividere il raccolto dei frutti tra loro e i poveri e
dissero: “Nostro padre aiutava i poveri perché ormai era diventato vecchio e non
capiva più quello che faceva. Possiamo diventare ricchi se teniamo tutto il raccolto
per noi”.
Il fratello più piccolo provò a contraddirli dicendo: “Se i nostri alberi producono così
tanti frutti, è grazie alla beneficenza che faceva nostro padre, perché Dio premia
sempre i benefattori”. I fratelli si arrabbiarono con lui minacciando di picchiarlo se
continuava a fare questi discorsi. E si accordarono di raccogliere i datteri e i frutti al
mattino presto prima dell’arrivo dei poveri per non dargli nulla.
Allah li punì devastando la loro piantagione durante la notte con un uragano. Il giorno
dopo i fratelli uscirono di nascosto appena sorse il sole dicendo tra loro: “Noi non
dobbiamo più far entrare nessun povero nel nostro podere, tutto il raccolto sarà
nostro, lo raccogliamo tutto e poi lo vendiamo. Diverremo ricchi e così potremmo
comprare un altro podere”. Il fratellino ribadì la sua predica ma nessuno l’ascoltò.
Arrivando al podere videro il disastro del loro podere, al momento non lo
riconobbero e pensarono di aver sbagliato strada, ma poi dovettero prendere atto della
loro rovina e se ne pentirono. Allah dice nel Corano:
Venne un uragano, proveniente
dal tuo Signore, mentre dormivano: e al mattino fu come se [il giardino] fosse stato
falciato. L'indomani si chiamarono gli uni con gli altri, di buon mattino: «Andate di
buonora alla vostra piantagione, se volete raccogliere». Andarono parlando tra loro a
bassa voce: «Che oggi non si presenti a voi un povero!». Uscirono di buon'ora, in
preda all'avarizia, pur avendo i mezzi [per fare l'elemosina]. Quando poi videro [quel
che era avvenuto], dissero: «Davvero abbiamo sbagliato [strada]! [Ma poi
convennero:] Siamo rovinati» Il più equilibrato tra loro disse: « Non vi avevo forse
avvertito di rendere gloria ad Allah?». Dissero: «Gloria al nostro Signore, invero
siamo stati ingiusti». Si volsero poi gli uni agli altri, biasimandosi a vicenda. Dissero: