Page 348 - Le Storie Dei Profeti

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I motivi di questa tassa:
- Il Corano vi fa riferimento
“Che assolvono la Preghiera
e pagano la Tassa coranica e fermamente credono nell’Altra vita, e che seguono la
guida del loro Signore: questi sono coloro che prospereranno”
.
(Corano)
La storia
dell’Islam ha dimostrato come l’imposta coranica, quando applicata secondo le
regole islamiche, abbia ridistribuito la ricchezza ed eliminato la povertà. In
nessun’altra religione esiste qualcosa di simile. I tentativi di suddivisione della
ricchezza messi in atto in molte società moderne, non sono riusciti a risolvere il
problema della povertà.
- Col versamento annuale dell’imposta coranica ai ricchi, Dio impone il dovere di
dividere i loro beni a favore dei poveri, obbligandoli a non praticare metodi immorali
di sfruttamento, a non acquisire le ricchezze con mezzi illeciti, a non ammucchiarle e
accumularle.
-
I nostri beni sono purificati tenendone da parte una piccola quantità per quelli che
ne hanno bisogno e, come la potatura delle piante, questo taglio bilancia e incoraggia
nuova crescita. Il Sacro Profeta Muhammad disse
:“Dio ha reso obbligatoria la Zakah
semplicemente per purificare ciò che vi resta”.
- La ridistribuzione della Tassa coranica, secondo la regola islamica, si propone di
liberare la società dai problemi sociali che l’affliggono, come le differenze sociali,
il classismo, la rivalità, e la corruzione.
L'applicazione del Zakah:
Questa tassa è obbligatoria sul denaro, sul commercio,
sul’agricoltura e sul bestiame. Le regole relative differiscono alquanto.
Quelle riguardanti il bestiame e l’agricoltura, per esempio, sono molto più precisate
e dettagliate: al di sopra di una certa entrata minima,
il contadino
deve consegnare
un decimo del raccolto, solo se l’irrigazione avvenga con la pioggia, l’acqua
sorgiva o quella di un fiume o di un bacino. Se l’acqua è invece presa da pozzi
lontani e trasportata con fatica e mezzi costosi, solo la metà di questa tassa è da
versare.
L’Imposta coranica sul denaro, il commercio, l’industria, lo sfruttamento
minerario, 2,5%, deve essere prelevata dopo che ogni spesa sia stata inclusa e
considerata nel bilancio totale.
La percentuale citata è l’obbligo minimo, ma non esiste un tetto massimo. Il
Musulmano non deve però privarsi dell’essenziale o sottrarre il necessario alla
propria famiglia, affinché le sue necessità basilari siano sempre salvaguardate.
Oltre l’obbligo minimo prescritto, più lui versa, più grande è il beneficio che lui e il
beneficiario otterranno.