Page 431 - Le Storie Dei Profeti

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Infine, il nostro Profeta conquistò la Mecca senza spargimento di sangue e in un
spirito di tolleranza. Se avesse voluto, avrebbe potuto vendicarsi dei leader pagani
della città. Invece egli non danneggiò nessuno di loro, li perdonò e li trattò con la
massima tolleranza. I pagani che si sarebbero più tardi convertiti all’Islam, di
propria spontanea volontà, non poterono fare a meno di ammirare il carattere nobile
del Profeta.
Il Significato del termine Jihad
:
La parola jihad deriva da verbo"jahada"che
significa " lottare" contro l' ingiustizia. L'Islam come le altre religioni, permette
l’autodifesa e la lotta contro la tirannia, lo sfruttamento e l` oppressione, e incoraggia
i suoi credenti a fare del loro meglio affinché essi riuscissero a stabilire la pace e la
giustizia intorno a sé
"Perché mai non combattete per la causa di Allah e dei più
deboli tra gli uomini, le donne e i bambini che dicono: "Signore, facci uscire da
questa città la gente cattiva; concedici da parte Tua un patrono, concedici da parte
Tua un alleato"
(Corano).
Martin Luther King ha detto:"
Non ho paura della cattiveria
dei malvagi, ma del silenzio degli onesti.
"
D’altro canto l’Islam è una religione più realistica del Cristianesimo, in quanto
riconosce che la guerra è inevitabile e qualche volta si configura come un dovere
positivo per opporsi ad oppressioni e sofferenze. Il Corano insegna che la guerra deve
essere condotta nel modo più umano possibile.
La moralità della guerra nell’Islam
: L’Islam non giustifica una guerra aggressiva,
totale o di sterminio, come si fa invece nei primi cinque libri della Bibbia. Il Sacro
Profeta Mohammad nella sua lotta contro i suoi nemici raccomandò i suoi discepoli
di lottare coraggiosamente per la causa di Dio, ma con umanità. Non dovevano
molestare i preti, i monaci e le monache né le persone incapaci di combattere: donne,
bambini e anziani. Non dovevano compiere alcun massacro di civili, non dovevano
tagliare un singolo albero né abbattere alcun edificio. Tutto questo era molto diverso
dalle guerre di Joshua (Giosuè)” descritta nella Bibbia.
Anche il periodo dell’Impero Ottomano fu segnato dalla tolleranza e dalla giustizia
dell’Islam. Come è noto, gli Ebrei che furono espulsi dalla Spagna Cattolica
trovarono la pace che essi cercavano nelle terre dell’Impero Ottomano, dove si
rifugiarono nel 1492. Anche il Sultano Muhammad, il conquistatore di Istanbul,
concesse agli Ebrei e ai Cristiani la libertà religiosa. Riguardo l’atteggiamento
tollerante e giusto dei Musulmani, lo storico A. Miquel affermò: “I Cristiani furono
governati da un sistema Statale così efficientemente amministrato da non avere eguali
nel mondo Bizantino o Latino. Essi non furono mai sottoposti ad una sistematica