Page 52 - Le Storie Dei Profeti

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La pazienza nella storia umana e dal Corano, ha il nome di Giobbe,il simbolo
indiscutibile della vera e propria pazienza. E’ vero che tutti i Profeti e Messaggeri da
Noè ad Abramo e da Mosè a Gesù a Mohammad hanno lasciato all’umanità gli stessi
insegnamenti e il messaggio divino, é altrettanto vero che la storia del Profeta Giobbe
(in arabo Ayyoub) è considerata il simbolo di quella grande moralità e di quel grande
valore che è la Pazienza.
Giobbe era uno dei Profeti nominati nel Corano. Visse in Siria con sua moglie e molti
figli. Era la persona più ricca e rispettata del suo tempo, possedeva ogni delizia: una
famiglia felice, terreni e bestiame, aveva a suo servizio un enorme numero di
persone. Ma era anche un servo grato, lodava e adorava Dio come mai nessun servo
fece, ed era l’uomo più pio e più caritatevole del suo tempo.
La prova di Dio:
Giobbe ad un certo punto della sua vita cominciò a conoscere le
avversità, Dio lo mise alla prova con una serie di disgrazie, ma Giobbe mostrò di
essere davvero all’altezza
,non si perde d'animo, ma continuò ad essere sereno. Dio
dice di lui nel Corano
" Lo trovammo paziente, un servo ottimo"
.
All’inizio venne un uragano che distrusse tutta le sue ricchezze; terre, bestiame e
quant’altro. La vita di Giobbe si trasformò dalla massima ricchezza alla massima
povertà, Ma lui diceva:” Dio mi donò le delizie di questo mondo, se le ha riprese era
nel suo diritto”.
Poi, venne un terremoto, che distrusse la sua casa, colpendo a morte tutti suoi figli, e
Giobbe rassegnato rivolse il suo cuore a Dio e fu paziente.
In seguito fu colpito nel proprio corpo, si ammalò: un’infiammazione dalla testa ai
piedi così dannosa che la pelle e la carne caddero a pezzi, come per effetto della
lebbra; ma il Profeta, non lanciò alcun lamento, non diede alcun segno di dolore e
continuò sempre a lodare Allah. La malattia si diffuse su tutto il corpo, lasciando sani
solo cuore, testa, e lingua. Tutti lo abbandonarono, anche gli amici e i parenti. Solo la
moglie, rimase con lui e spese tutto quello che possedeva per aiutarlo, finché non le
rimase nulla. Poi vagò nei villaggi, chiedendo l'elemosina per cibarlo. Giobbe non
poteva muoversi, le restarono soltanto le ossa, tuttavia manteneva la pazienza e
mostrava gratitudine verso Dio lodandolo.
Satana prese le sembianze umane cercando di farlo perdere la fiducia in Dio. “Lode a
Dio, disse invece Giobbe, che mi ha dato e che mi ha tolto. Nudo sono uscito dal
ventre di mia madre, nudo ritornerò alla terra e nudo tornerò a Dio Grande Potente.