Page 91 - Le Storie Dei Profeti

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Un giorno Mosè stava tenendo una messa al suo
popolo quando uno di loro gli chiese chi fosse l’uomo
più sapiente sulla faccia della terra. Mosè rispose che era lui. Allah lo biasimò per la
sua presunzione e gli disse : “La verità che alla confluenza dei due mari c’e uno dei
miei servitori che è più sapiente di te di nome Khedr”.
“Sopra ogni sapiente, ce n’è
un altro sopra di lui
”.
Corano
Mosè chiese Dio: “Come potrò incontrarlo”. Allah rispose: “Prendi un pesce, mettilo
in una cesta, nel luogo in cui il pesce tornerà in vita troverai quell’ uomo”. Lui disse:
“non avrò pace finché non avrò raggiunto la confluenza dei due mari, dovessi
camminare per degli anni, sono così ansioso di conoscere questo uomo e dissetare la
mia anima della sua sapienza”.
Mosè prese un pesce, lo mise in una cesta e partì in compagnia del suo giovane servo
Giosuè che Dio gli donò la profezia dopo la morte di Mosè.
Quando poi giunsero alla confluenza dei due mari, Mosè era molto stanco e si
addormentò vicino a una roccia sulla spiaggia, ma Giosuè rimase sveglio,
improvvisamente vide arrivare un onda alta che bagnò il pesce il quale
miracolosamente si risuscitò. Giosuè vide il pesce muoversi camminando verso
l’acqua e gettandosi nel mare. Quello era il segno che Dio dette a Mosè per
localizzare il luogo in cui doveva incontrare l’uomo saggio. Quando Mosè si svegliò,
il ragazzo, malgrado la stranezza dell’accaduto, si dimenticò di raccontarglielo.
I due si ripresero a camminare per tutto il giorno, quando gli venne fame si misero a
mangiare, allora Mosè gli chiese del pesce, e lui si ricordò e raccontò quello che
aveva visto scusandosi.
Mosè esclamò con gioia: “Era quello che cercavamo”. Entrambi ritornarono sui loro
passi. Lì trovarono un uomo seduto sulla spiaggia, Mosè lo salutò e si presentò. Il
Khedr gli Chiese:” Cosa vuoi da me”. Mosè rispose: “Vorrei seguirti per imparare
quello che ti è stato insegnato da Dio?”.
Rispose il Khedr: “Dubito che tu potrai essere paziente in mia compagnia, alcune mie
azione potrebbero sembrarti incomprensibili. Non potresti resistere”. Mosè tornò a
insistere dicendo: “Ti prego, permettermi di seguirti ed imparare da te. Se Dio vuole
sarò paziente e non disobbedirò ai tuoi ordini”. L’uomo saggio ribadì: “Se vuoi
proprio seguirmi, non dovrai mai chiedermi nessuna spiegazione dei miei azioni
prima che io te ne parli,
 s
olo a questa condizione potrai seguirmi”. Mosè lasciò il suo
ragazzo Giosuè e andò solo in compagnia del Khedr.