Page 199 - Le Storie Dei Profeti

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Quell’uomo che stava per nascere era Muhammad, il Signore Misericordioso lo
scelse per riformare e guidare l’intera umanità. Lo storico inglese Welles disse:
Il mondo visse il periodo più buio e peggiore del sesto secolo d.c.,il
mondo sembrava un uomo paralizzato incapace di muoversi finché arrivò
Muhammad
”.
Le religioni in Arabia
:
l’idolatria,
In quel tempo il politeismo, cioè il culto degli idoli, era praticato dalla
maggior parte della popolazione. La religione eterna ereditata da Abramo –
l’adorazione di un Solo Dio – da molto tempo era stata dimenticata e quasi come
seppellita insieme al pozzo di Zamzam. Col passare degli anni, il popolo degenerò
nell’idolatria, nella superstizione e nel politeismo.
Quasi 360 idoli e statue che rappresentavano finti dèi, erano stati eretti dentro e
intorno alla Casa Santa (la Kaaba). Molti di questi dèi avevano nomi femminili come
Lat, e Uzza. Avevano spesso anche nomi propri di persone pie vissute nel periodo del
Profeta Noè come Wadd, Suwaa, e Nasr, che erano state divinizzate dopo la loro
morte. La sacra Kaaba era divenuta un santuario di idoli e la religione di Abramo
s’era trasformata in idolatria. Segno di questa grave corruzione fu la scomparsa di
Zamzam che si perse nei cavità della terra.
Ai tempi in cui nacque il Profeta Muhammad soltanto pochissimi abitanti della
Mecca avevano mantenuto il puro culto del
monoteismo di Abramo
e Ismaele;
questo periodo di decadenza viene chiamato “epoca dell’ignoranza”
(al-jahiliyyah).
Le comunità cristiane.
Il Cristianesimo nei primi secoli dell’era Cristiana, si era
diffuso rapidamente in tutto il vicino Oriente e molte tribù di beduini si convertirono
al Cristianesimo
che erano concentrate con maggior numero nello Yemen. Era
arrivato nell’Arabia tramite i preti cappuccini che presero rifugio nel deserto
scappando dalla Chiesa Romana che li perseguitava, e lì hanno diffuso la loro
religione spesso con maggior successo tra gli schiavi e le classi più basse della
società.
L
a maggior parte di loro conosceva solo superficialmente la propria
religione; si trattava di persone semplici, soprattutto commercianti, fabbri,
robivecchi,vinai, macelli, schiavi, ecc. Non c’era una comunità organizzata, mancava
preti e chiese. Era una religione popolare che si riduceva ad alcune preghiere e alla
conoscenza approssimativa di alcune storie dell’ Antico e del Nuovo Testamento.
Le comunità ebraiche:
Nell’anno 70 d.C. dopo la caduta di Gerusalemme e la
distruzione del Tempio gli Ebrei si erano stabiliti in tutta l’Arabia e si erano adattati
alla lingua ed allo stile di vita arabo pur conservando la propria fede ed il culto di
Mosè.
E
rano ben organizzate, compatte e avevano le loro scuole in cui studiavano il